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Il suono della campanella interrompe l'ultima lezione della giornata e finalmente posso tornare a casa. Appena esco fuori dall'edificio vedo Drogo appoggiato al muro. Mi avvicino a lui ma non faccio in tempo a dire una sola parola che il mio telefono inizia a squillare. Lo prendo in mano e vedo che a chiamarmi è Viola.

-pronto?-
-P..Peter?-

Capisco subito che la persona dall'altro capo del telefono non è la stessa con cui ho parlato stamattina.

-chi sei? E perché hai il telefono di Viola?-

-sono Sarah...-

Solo adesso mi accorgo del tono della migliore amica di Viola, sembra spaventata. Uno strano presentimento comincia ad assalirmi.

-è successo qualcosa a Viola?-
-si, cioè non lo so. Sta fissando il vuoto da tanto tempo...io non so cosa fare-

L'improvvisa immagine di Viola che fissa il vuoto di stamattina mi ritorna in mente. Guardo Drogo e noto che anche lui sembra interessato alla nostra conversazione.

-dove siete?-
-dietro alla scuola, sotto alle finestre della biblioteca-
- ok, stiamo arrivando. Non muovetevi da lì!-

Chiudo la chiamata e dopo aver messo il telefono in tasca prendo Drogo per il braccio e comincio a correre verso il posto indicatomi da Sarah.

-aspetta Peter, che succede?-
-Viola, è successo di nuovo-
-cosa è successo?-

Visto che non rispondo mi strattona.

-insomma Peter che succede?-

Mi fermo un attimo e lo fisso negli occhi.

-la cosa di stamattina, è accaduta di nuovo. Viola sta ancora guardando il vuoto-

L'espressione che assume Drogo mi fa capire che ha finalmente compreso la situazione quindi ricominciamo a correre verso Viola e Shara.

Giriamo l'angolo e siamo costretti a fermarci di colpo. La scena che vedo è peggiore di quella di stamattina. Viola è nella stessa posizione dell'altra volta, in piedi dritta e con le braccia allungate lungo i fianchi, ma è molto più pallida e Sarah sta cercando di farla riprendere in ogni modo.

Mi avvicino immediatamente e provo a chiamarla ma purtroppo non funziona. La prendo per le spalle e provo a scuoterla ma non funziona neanche così.

-Peter devi fare qualcosa!-
-non so cosa fare Drogo, anche chiamarla non funziona a niente-
-Peter devi calmarti!-

Sono completamente nel panico ma Drogo ha ragione, devo calmarmi. Faccio dei respiri profondi e guardo il viso di Viola. Provo a concentrarmi ma non mi viene in mente niente. La guardo negli  occhi vuoti e senza anima. Il mio sguardo scende sulle sue labbra e faccio l'unica cosa che mi viene in mente.

Le alzo il mento e la bacio. Subito sento l'ansia e il panico svanire completamente. Chiudo gli occhi e mi abbandono alla morbidezza di quel bacio sperando che serva a qualcosa.

Un improvviso fremito sulle labbra di lei mia fa staccare. Apro gli occhi e la vedo. Davanti a me c'è la vera Viola, con gli occhi vivi e la pelle rosea. Resto a guardarla negli occhi fino a quando quelli di lei si chiudono. La prendo al volo prima che cada a terra e la stringo a me.

Alzo lo sguardo su Sarah e Drogo. La prima ha il viso rosso e non riesce a non guardare la sua migliore amica, il secondo ha il suo solito ghigno sulla faccia.

-sta bene?-

Guardo prima Sarah e poi Viola.

- si, è solo svenuta-

Dopo aver salutato Sarah, prendo Viola in braccio e la porto insieme a Drogo al maniero. Sono preoccupato per la sua salute ma il contatto della sua testa sul mio petto riesce a tranquillizzarmi un pochino. Mentre camminiamo velocemente verso casa né io né Drogo riusciamo a staccare gli occhi dal corpo che tengo tra le braccia. Ok, adesso c'è sicuramente qualcosa che non va!

Appena rientriamo a casa Drogo va a chiamare Nicolae e io porto Viola in camera sua. La stendo sul letto e quasi subito nella stanza entrano Nicolae e Drogo. Tra i due il primo è  quello più preoccupato.

-che cosa le è successo?-

La domanda di Nicolae mi getta di nuovo nel panico, preso dalla preoccupazione per Viola non ho neanche chiesto a Sarah come si erano svolti i fatti.

-lei e Sarah stavano camminando e chiacchierando tranquillamente quando Viola le ha chiesto se sentiva un fischio. Il tempo di girarsi e Viola era ferma a guardare il nulla. Sarah ha provato in tutti i modi a "risvegliarla" ma la cosina non rispondeva quindi ha deciso di chiedere a noi e ha preso il suo telefono-

Rimango stupito dal racconto di Drogo e lui, vedendo probabilmente la mia espressione, mi fa l'occhiolino.

-mentre tu perdevi tempo a baciarla ho raccolto delle informazioni-

Abbasso lo sguardo e i miei occhi si posano inavvertitamente su Viola. Ha delle piccole gocce di sudore che le scendono lungo la fronte e il suo respiro è accellerato.
Sento Nicolae avvicinarsi a noi e toccarle la fronte.

-accidenti, è calda. Credo che abbia la febbre-

Decidiamo di portarla all'ospedale ma proprio quando sto per alzarla il suo corpo comincia ad emettere una strana luce bianca.

Sia io che i miei fratelli restiamo congelati ai nostri posti senza capire. Tutti ci avviciniamo meglio al suo corpo.

Viola ha cominciato quasi a gemere e improvvisamente si alza a sedere sul letto. Ha il fiatone e le sue pupille sono contornate da quella strana luce bianca che continua ancora a brillarle lungo il corpo.

-ma cosa....?-

Drogo non riesce a finire la frase che lei si mette le mani alle orecchie e urla. Non facciamo in tempo a capire che la sua voce crea un'onda d'urto che ci spinge nei tre angoli opposti della sala. Io vado a sbattere contro ad una cassettiera spaccandola, Drogo finisce in bagno e Nicolae viene spinto verso la porta della stanza che si frantuma mandandolo contro il muro del corridoio.

Faccio in tempo ad aprire gli occhi che vedo la mia Viola seduta sul letto mezzo distrutto. La vedo guardarsi intorno e cadere stesa sul materasso.

Sulla stanza cala un silenzio rotto solo dallo scrosciare dell'acqua in bagno.

-state tutti bene?-

Nicolae compare dalla porta e guarda nella mia direzione. Mi alzo e annuisco di risposta. Subito dopo vediamo Drogo uscire dal bagno, ha i capelli fradici e i vestiti non sono da meno.

-mi sa che c'è qualche tubatura da riparare-

Dice indicando la stanza da cui è uscito.

Mi avvicino velocemente a Viola e la vedo in un bagno di sudore e con il fiatone. Purtroppo mi basta poco per sentirle la temperatura, va a fuoco!

Le accarezzo dolcemente una guancia mentre anche Nicolae e Drogo si avvicinano a me.

-a questo punto credo che l'ospedale non sia più una buona scelta-

La voce di Drogo è subito seguita da quella di Nicolae.

-esattamente, Peter sposta Viola nella tua stanza. A quanto pare questa non è più utilizzabile-

Mi guardo intorno e non posso fare a meno di confermare la sua decisione. A parte poche parti del letto nella stanza non c'è più neanche una sedia integra.

Faccio scivolare una mano sotto la sua nuca per tirarla su.

-Pe..ter-

La sua voce mi blocca e lo stesso accade a Nicolae e Drogo che dopo un secondo di smarrimento si avvicinano velocemente a noi due.

IS IT LOVE PETER - FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora