CAPITOLO 22 LA VIA DEL CUORE

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CAPITOLO 22

LA VIA DEL CUORE

Mentre nel regno di Luxar continuavano i preparativi per la battaglia, tutti e sette i ragazzi terminarono, nello stesso istante, il loro allenamento nelle vie degli allievi. A tutti loro, anche se in posti differenti, i maestri superiori dissero le stesse parole:

"Il tuo percorso nella via dell'allievo termina qui. Hai supera- to varie prove, gli ambienti ostili di tutti i regni, hai fronteggiato belve e creature pericolose, sei diventato molto più abile e hai migliorato la tecnica di combattimento. Inoltre hai imparato a controllare meglio i tuoi poteri e nei combattimenti col sottoscritto hai mostrato coraggio e tenacia. Ho deciso che sei degno di essere nominato allievo superiore del tuo regno"

Tutti i ragazzi furono felici di ricevere quella nomina

"Purtroppo dalle notizie che ho, dovrai mostrare presto le tue nuove abilità, allo scontro tra la luce e l'ombra manca poco ormai. Sarà una guerra che rimarrà negli annali e da cui dipenderà il futuro di tutti noi, ora va nelle tue stanze a riposare domani partiremo diretti al monte Lux"

"D'accordo" risposero i ragazzi ai rispettivi maestri

Hyperia ripassò per l'ennesima volta le arti mediche più importanti scritte nel libro donatogli da Gard, Ilef e Nyla volarono fuori dalle loro stanze a far compagnia al cielo stellato, Louis tolse la sua armatura e prese subito sonno, Orei si stese su un'amaca e, mentre curava le sue ferite con l'orchifloa, pensava alla terra di

Forember, a sua madre e a tutto quello che era successo dopo la sua partenza. In una zona remota del regno dell'acqua, Goija raggiunta la sua stanza, non aveva nessuna intenzione di riposare. La ragazza corse a lavarsi, passò un po' di tempo davanti ad uno specchio d'acqua creato da lei poi indossò delle robe che aveva già preparato. Stando attenta a non fare rumore per non svegliare il suo maestro, balzò fuori da una delle finestre della sua stanza e raggiunse il suolo

"Ora non mi resta che trovarla" esclamò

Il luogo dove aveva svolto il suo allenamento appariva come una piccola isola in superficie ma aveva le arene e il resto della via dell'allievo dell'acqua sotto i livelli del lago. Goija perlustrò tutta la superficie dell'isola finché non esclamò:

"Eccola"

Sollevando lo sguardo verso il cielo s'intravedeva un tunnel d'aria, con i suoi poteri creò un getto d'acqua che la spinse all'interno del tunnel. Intanto nel regno di Firerer, Erif era nella sua stanza, dopo aver sistemato le armi e alcuni suoi oggetti per il giorno seguente, uscì fuori e iniziò a scalare una delle pareti rocciose di un vulcano

"Questa potrebbe essere l'ultima mia notte, non voglio perder- mela" disse a se stesso

Arrivato sul ciglio della grotta più alta scavata nel vulcano si fermò a osservare il cielo e le stelle, provò a chiedere loro che fine avessero fatto suo padre e i suoi fratelli poi, d'un tratto, vide dell'acqua scorrere davanti a se. Il getto d'acqua aumentò sempre più fino a formare una piccola cascata che ricoprì l'ingresso della grotta

"Che succede?" esclamò il giovane

Erif provò a sporgersi al di fuori inzuppandosi ma non notò niente, rientrato nella grotta con i suoi poteri sparse delle piccole fiamme sul suolo che illuminarono tutto l'interno ma anche li non c'era nulla

"Com'è possibile qui nel regno del fuoco, una cascata"

In quel momento la cascata fu attraversata da una ragazza che sembrava un tutt'uno con l'acqua che scorreva, Erif rimase incantato per qualche istante, poi esclamò:

"Goija"

"Ciao Erif" rispose la ragazza

"No, non posso crederci, sicuramente sto sognando, non può essere vero"

Il ragazzo rimase incredulo per qualche secondo poi continuò:

"Sei proprio tu, non è un sogno, ma com'è possibile? Che ci fai qui?"

"Certo che sono io, fino a pochi istanti fa ero lontanissima nel mio regno ma ora, come vedi, sono qui"

"Ma come puoi essere arrivata qui in così poco tempo?"

"Ora ti spiego, ricordi quando siamo partiti da Flylia? Quando Venair creò i tunnel dell'aria io mi avvicinai a lui e gli chiesi un piccolo favore"

"Sarebbe?"

"Gli chiesi se avesse potuto creare un tunnel che collegava le due nostre vie. Mi rispose di si ma mi fece promettere che avrei usato la sua creazione solo se avessi terminato l'allenamento e se ci fosse stata una ragione davvero importante. Ho terminato la via dell'allievo dell'acqua e la tua muscolatura e la forza che sento venire provenire da te, mi fanno intuire che non sono la sola ad aver terminato la propria via"

"Esatto anch'io ora sono un allievo superiore e domani partirò per Luxar comunque anche tu sembri avere più energia"

"È stata dura ma c'è l'ho fatta"

"Ora dimmi, hai detto che Venair ti ha concesso di usare il tun- nel solo per un motivo importante, quale sarebbe? Perché sei qui? Perché gli hai chiesto che il tunnel conducesse proprio alla mia via"

La ragazza abbassò lo sguardo e disse:

"In realtà non lo so, è stato qualcosa dentro di me a spingermi a farlo. Questi giorni che siamo stati distanti mi sei mancato ogni istante. Non so il motivo ma in ogni momento libero la mia mente pensava a te, mi bastava chiudere gli occhi e la tua immagine appariva sotto le mie palpebre"

Il ragazzo poggiò la sua mano destra sul viso della ragazza, era incantato, dentro di se provava nuove emozioni eppure decise di non ascoltare il suo cuore e disse:

"In realtà ti ho pensato anch'io ma uno come me ti farebbe solo del male, ho demoni che mi perseguitano e devo occuparmi dei miei fratelli, se ti dicessi che non provo nulla per te sarei falso ma non voglio farti star male. Un ladro come me non ti merita, con me finiresti per lacrimare un oceano"

"L'oceano è fatto del mio elemento, non avrei problemi a re- starci a galla se anche l'acqua mi sommergesse, l'importante e che tu mi sarai accanto. Se il destino ci immaginava divisi ora dovrà riscrivere le sue pagine"

D'istinto Erif baciò Goija che si strinse a lui continuandolo a baciare

"Carina l'idea delle fiammette sparse ma il prossimo tocco lo darò io" disse la ragazza

Goija, con i suoi poteri, formò un letto d'acqua dove si sdraiò, Erif senza dire parole si avvicinò e lei, la fissò negli occhi prima di accarezzarla, poi riprese a baciarla. Quella notte divenne la più calda e passionale che il ragazzo della terra del fuoco avesse mai vissuto, in quella grotta Goija ed Erif scoprirono l'amore.

Al risveglio Goija si rivestì e riprese le sue cose "È già ora" esclamò Erif

"Purtroppo si, devo andare" rispose Goija

La ragazza si avviò verso l'uscita della grotta, mentre attraversava la cascata si voltò verso il ragazzo e gli disse: "Ti amo"

"Anch'io" rispose Erif

Goija sorrise e sparì, poco dopo raggiunse il tunnel dell'aria e felice vi entrò dentro. Una volta giunta nell'isola della via dell'al- lievo dell'acqua, il tunnel creato da Venair sparì, lei si mise a letto con in testa un bivio a cui pensare: è vero c'era una battaglia imminente alle porte ma Erif le aveva sconvolto la vita.

Elelya: Il potere della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora