CAPITOLO 6 MOVIMENTI NELL'OMBRA

7K 3.3K 1
                                    


CAPITOLO 6

MOVIMENTI NELL'OMBRA

Il monte Blad si trovava nel regno di Blackdaz, una terra illuminata dal sole solo cinque ore al giorno. Durante quelle ore le creature originarie del regno, riposavano e dormivano per poi muoversi nell'ombra. Sulla parte ovest della montagna, circa a metà altezza, c'era una fortezza: la fortezza nera, che sembrava abbandonata. Tutti pensavano che dopo la sconfitta di Blackod nessuno ci avesse messo più piede, eppure quel giorno una carrozza trainata da quattro cavalli neri si fermò al suo ingresso, da essa scesero alcuni uomini incappucciati

"Finios, fosse casa mia almeno un po' di luce provocata da scintille elettriche io l'avrei messa, tu che dici?" chiese Tros

"Si sa non siamo a Traek il nostro regno, questa è la terra oscura è normale che sia così, e poi questa..."

"Si lo so cos'è questa, non perdiamo altro tempo, entriamo. E tu Skidos seguici, voi altri due ammassi di roccia entrate ma aspettate all'ingresso"

Quando l'ultimo degli uomini incappucciati entrò nella fortez- za, la porta si chiuse da sola, la sala fu illuminata da torce di fuoco che si accesero improvvisamente

"Ma bene, un minimo di luce finalmente" disse Tros "Coraggio andiamo " disse Finios

Le torce avevano illuminato un'enorme sala con riquadri oscuri, calici e statue di creature spaventose dappertutto, più avanti c'erano due enormi scalinate che conducevano all'entrata del salone principale. Arrivati Tros ordinò a Skidos di restare fuori sull'ingresso, poi bussò quattro volte all'enorme porta

"Entrate" disse una voce rauca e forte dall'interno

Quando gli uomini fulmine entrarono videro un uomo seduto al centro del salone sul trono con al suo fianco due donne che lo adoravano: Nexia e Redora, due dei generali dell'esercito oscuro. Nexia aveva la carnagione scura, capelli neri legati e indossava pochi abiti di pelle nera che gli coprivano le forme, Redora invece aveva la pelle chiara e i capelli rossi. Tra le sue mani l'uomo teneva l'oskurt, lo scettro dell'oscurità. Blackod, anche se seduto, pareva molto alto e robusto, con occhi neri come la pece che s'intravedevano sotto il cappuccio scuro

"Vedo che se la passa bene" disse Tros all'uomo

"Non mi posso lamentare, comunque questo è niente rispetto a quello a cui ambisco" rispose Blackod

"Al suo posto, se avessi due generali dell'esercito oscuro che mi venerano non chiederei nient'altro"

"Lo so e sai perché?" "Perché?"

"Perché sei solo un semplice uomo, non riesci a vedere in grande. Io voglio potere, il potere massimo, e sta pur certo che sarà mio"

"Non ho alcun dubbio su questo"

"Adesso basta con le smancerie, veniamo al sodo.. Avete quello che ho chiesto di portarmi dalla terra di Goijara?"

"Finios, vieni avanti, srotola la stoffa e mostra il suo contenuto al nostro signore"

Finios avanzò vicino Blackod, tolse uno spago da una stoffa arrotolata, la srotolò e mostrò lo scettro dell'acqua al signore

"Ma bene, finalmente, il primo dei cinque scettri degli elementi è nelle mie mani"

"Rubarlo è stato fin troppo facile. È soddisfatto dell'esito della missione mio signore? " chiese Tros

"Restano ancora gli altri quattro da prendere, questo è solo l'inizio. Comunque delle mie fonti mi hanno dato alcune notizie" disse Blackod

"Di che si tratta?"

"Avete eliminato Manacq e questo va bene, ma so anche che avete lasciato liberi di muoversi due ragazzi, tra cui la nipote del vecchio. Ormai quei due hanno già avvisato Gard del mio ritor- no, e ora si stanno muovendo non so dove. Senza di loro avrem- mo avuto molta più libertà d'azione. Avevo ordinato ad altri miei uomini di eliminarli prima che arrivassero a Forember ma quei buoni a nulla hanno fallito, altri miei alleati sono stati sconfitti sui confini del regno di Aralia ma non so con precisione cosa sia successo in quel posto. In conclusione per colpa vostra sto avendo dei problemi, se avreste bloccato tutto a Goijara ora non avrei nessun grattacapo"

"Ma signore non sapevamo della nipote del vecchio e il ragazzo non sappiamo neanche chi sia, dietro di noi c'erano solo semplici guardie "

"Scuse, scuse e solo scuse. Per questa volta chiuderò un occhio, vedere lo scettro mi ha messo di buon umore"

I due uomini fulmine si guardarono e tirarono un sospiro di sollievo

"Per ora potete andare, ma ho già un'altra missione d'affidarvi. Domani tornate qui, ora lasciatemi in pace. Sparite dalla mia vi- sta!"

I due lasciarono la stanza e, con Skidos, scesero le scale e si fermarono nella gran sala. Blackod si alzò dal suo trono prese lo scettro dell'acqua, lo fissò per un po' di tempo poi lo inserì in un calco infine si rivolse alle due generali

"Mie signore, ammirate il primo passo verso il potere assoluto, quando tutti e cinque gli scettri saranno nei loro calchi, il loro potere sarà trasferito nell'oskurt ed io finalmente potrò sconfiggere il potere della luce e tutti i suoi alleati. A quel punto il mondo di Elelya sarà ai miei piedi. Ammirate il potere dell'acqua è già sotto il mio controllo"


L'oskurt era uno scettro dorato con un diamante viola inca- stonato, quando Blackod inserì lo scettro d'acqua nel calco, nel diamante viola apparve una nuvola di fumo azzurra che roteava in esso. Il signore, col suo scettro, lanciò un getto d'acqua distruggendo una delle finestre della stanza

"Presto sarò il supremo di tutto" esclamò Blackod, prima di sedersi sul trono tra le due signore ridendo malvagiamente.

Elelya: Il potere della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora