Erzsébet Bathory (A)

53 4 1
                                    

Real horror story

Erzsébet fu una serial killer e nobildonna ungherese, famosa per aver ucciso e trucidato ben 650 giovani donne.

Le ragioni della sua spietatezza sono da ricercare nel contesto nel quale ella viveva, l’antica Romania, nel quale le torture erano all’ordine del giorno. Tanto per inquadrare l’epoca, Erzsébet da bambina assistette all’esecuzione di un uomo che venne cucito vivo all’interno del ventre di un cavallo, ed il marito romeno della donna era solito prendere giovani donne, cospargerle di miele e lasciarle preda delle api.

La sua vena sadica venne stimolata dai frequenti viaggi del marito in guerra, che la portarono a frequentare le orge organizzate dalla contessa Karla, sua zia, durante le quali si faceva ampio uso di sadismo e magia nera.

Visto che la tortura delle serve era uno dei passatempi più frequenti, non fu difficile trovare presto un nesso fra il sangue di giovani donne e la giovinezza eterna. Un giorno la Báthory percosse una ragazza di servizio, e il sangue di questa schizzò sulla mano. La nobildonna si convinse, assecondata dai medici di corte, che la parte di pelle toccata dal sangue fosse ringiovanita.

Da allora, l’assassinio di giovani donne per berne il sangue, cospargersi il corpo ed usarlo a fini terapeutici fu continuo. Alla morte del marito Erzsébet acquisì sempre più potere, ma verrà infine tradita dalla stessa nobiltà cui apparteneva a seguito di un’inchiesta su un numero enorme di ragazze sparite. Morirà murata viva dentro al palazzo dopo 4 anni di prigionia dove l’unico contatto col mondo era un buco dove le veniva porto il cibo.

La donna, comunque, va certamente annoverata fra le più sanguinarie e diaboliche della storia.

Horror Story Meno Conosciute || COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora