Green

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Regina Mills era sempre stata una donna riservata : definiti da tutti un pezzo di ghiaccio, era ben capace a nascondere le proprie emozioni.
Ma quando Killian Jones le disse quella frase si rese presto conto di essersi sopravvalutata.
" C.... Cosa? " chiese.
" Robin Hood. Si sentiva della tensione fra voi... Potrebbe essere lui il padre di tua figlia. " ripeté Killian.
Regina si mise le mani nei capelli, ormai stanca e sospirò.
Proprio a quello pensava mentre si trovava nell'ufficio del sindaco insieme alla salvatrice.
" Regina.... Cosa devo fare? " chiese Emma riportandola alla realtà.
" Aggiungi sangue di chimera. " rispose Regina.
Emma lo versò incerta, scatenando una mini-esplosione.
Immediatamente Emma protesse Regina con il suo corpo.
A contatto con la sua pelle, Emma sembrò avvampare e l'impulso di baciarla sembrò farla ammattire.
" Stai bene? " chiese Emma.
" Si.... Tutto bene. " rispose Regina.
Si guardarono intensamente negli occhi, solo per un momento.
" Sei un'idiota...." commentò la brunetta poi interrompendo il silenzio.
" Avevo detto cinque gocce non sette. "
" Scusa...." si giustificò Emma.
Regina sistemò la pozione, per poi appostarsi insieme a lei aspettando la strega.

Emma sorseggiava il suo caffé, osservando il municipio, mentre Regina aveva gli occhi fissi sul libro " Io e la gravidanza " : più che leggerlo in realtà osservava sorridendo l'ecografia della bambina che cresceva dentro di lei.
" Regina puoi tirarla fuori.... " disse Emma finendo il caffé.
La moretta alzò leggermente lo sguardo, limitandosi ad incrociarlo con il suo.
" Stessa pagina per venti minuti.... Trucchetto da principiante...." commentò poi facendola sorridere leggermente.
" Si vede che sto invecchiando...."
" Il tempo è fermo...." puntualizzò Emma.
" Già..." disse lei, riprendendo a guardare l'ecografia.
" Aspetta.... Cinderella è rimasta in dolce attesa per ventotto anni?!?! " esclamò Emma all'improvviso.
Regina annuì per poi commentare :
" Il destino pareggia i conti a quanto pare...."
Emma la osservò attentamente, rendendosi conto di quanto la gravidanza l'avesse resa ancora più bella : nonostante tutto Regina appariva radiosa, come una rosa appena fiorita.
Regina si accorse dello sguardo su di se :
" Che c'è? " le chiese, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
" Nulla.... È solo che...."
Non terminò la frase che la luce nell'ufficio del sindaco si accese attirando l'attenzione delle due donne.
" Resta qua. " disse Emma, scendendo dall'auto velocemente.
Ovviamente Regina non l'ascoltò, seguendola e la bionda, non avendo il tempo per discutere, prese la torcia e cercò di non far esporre Regina a qualunque tipo di rischio.
" È un incantesimo creato con la magia del sangue. Non può scappare. " spiegò Regina, mentre Emma spalancò velocemente la porta.
La strega in una nuvola di fumo verde tuttavia riuscì a dileguarsi.
" Non è possibile. Nessuno è così potente. " commentò Regina.
" Allora con chi abbiamo a che fare? " chiese Emma, preoccupata.

Passarono i giorni e sempre più abitanti mancavano all'appello, quando Hook e David scoprirono della trasformazione in scimmie volanti, dopo la scomparsa di Little John, braccio destro di Robin Hood.
Grazie al sapere di Belle e agli indizi evidenti compresero l'identità della strega : era di certo la Wicked Witch.
Il vero problema era capire cosa volesse dalla città e chi fosse tra loro, mentre molti pezzi del puzzle iniziavano a farsi strada : la strega senza volto aveva infatti preso l'elsa della spada di David, preso il cuore di Hook, l'arco di Robin ed il pugnale di Rumplestiltskin, con il quale era riuscito a catturarlo.
" Sono senza dubbio gli ingredienti di un qualche sortilegio. " iniziò Belle.
" Potrebbe essere quello delle anime o quello del tempo. Tutto dipende dall'ingrediente finale. " spiegò poi.
" Nel primo richiede il simbolo dell'immortalità come il Santo Graal.
Nel secondo il simbolo dell'innocenza come...."
" Come il bambino di Regina! " esclamò Emma preoccupata.
" È in pericolo. " affermò correndo verso la porta.

Quando Zelena aveva proposto a Regina un corso preparto, la ex-Evil Queen fu ben lieta di accettare.
A Storybrooke non c'era nessun corso in programma e lei non era certo pronta ad affrontare una cosa simile, soprattutto da sola, nonostante fossero passate settimane dal suo risveglio a Storybrooke priva di memoria.
" Respira profondamente..... Rilassata. " spiegò Zelena, lentamente mentre Regina eseguiva cercando di restare il più rilassata possibile, senza successo.
" Regina devi essere rilassata.... Non potrai essere così testa quando avrai la tua bambina. " la rimproverò la rossa.
" Scusa.... È che proprio non riesco a rilassarmi...." disse Regina riaprendo gli occhi e rialzandosi dal tappetino.
" Già.... La storia della strega deve stressarti molto. " disse Zelena, sciogliendosi i capelli legati in una coda ordinata.
Regina fece lo stesso, sedendosi lentamente sul divano e massaggiandosi la schiena.
" Non ne hai idea.... Pensare che mia figlia possa nascere con la strega in circolazione non mi lascia dormire...." rispose Regina.
" Facciamo così, ti preparo una bella tisana di mele. " propose Zelena sorridendo, senza darle il tempo di replicare.

Il cuore di Emma sembrava esploderle nel petto, mentre non si curava dei semafori rossi o di aver superato di gran lunga il limite di velocità consentito in una piccola cittadina.
Parcheggiò il maggiolino in obliquo ed usò la sua chiave per entrare in casa di Regina.
La moretta non immaginava minimamente del perché Emma fosse piombata così in casa sua, soprattutto senza avvisare.
Emma corse in cucina e vide Regina avvicinare la tazza alle labbra.
" Non berla! " urlò, facendola sobbalzare.
" Ma che... Ridammi la mia tisana!" esclamò Regina, quando Emma le strappò la tazza dalle mani.
Emma lanciò il contenuto della tazza dentro una piantina vicino alla finestra e questa iniziò a crescere velocemente, come se il tempo fosse stato accellerato.
Regina spalancò leggermente la bocca, per poi spostare lo sguardo su Zelena.
" Tu... Sei tu la strega. " la accusò Emma.
" Cosa vuoi da mia figlia? " chiese Regina, rabbiosa, posando le mani sul ventre.
" Io mi riprenderò tutto quello che mi hai rubato. " affermò Zelena, con altrettanta rabbia.
" Io non ti ho fatto niente. "
" No..... Tu sei venuta al mondo. "
A quelle parole Regina le tirò un gancio destro deciso sul mento.
Zelena si asciugò il sangue che usciva dalla ferita sul labbro con il dorso della mano, poi disse :
" Ringrazia di aspettare il bambino che mi serve. Sappi che appena quel bambino nascerà, nulla mi impedirà di distruggerti, sorellina. "
Emma spalancò la bocca per la sorpresa.
" Cosa? " chiese Regina. " Io sono figlia unica. "
" Oh no.... Non lo sei Regina. Sono la primogenita di Cora e la studentessa migliore di Rumplestiltskin. E questo lo sai già.... Solo che non lo ricordi spruzzetto di sole. " spiegò Zelena.
Regina sembrava sul punto di esplodere, quando Emma si mise davanti a lei, dopo aver riflettuto a lungo su come lanciare l'incantesimo contro Zelena.
" Sta lontana da lei. " disse con le mani che sprizzavano magia di luce da tutte le parti.
" Scusa cara non ballo con le dilettanti. " rispose Zelena.
Emma sprigionò l'energia dalle sue dita, pensando solo a proteggere la donna che amava.
Zelena finì contro il muro, battendo con forza la schiena.
" Sappi che tu sei inclusa nella lista, salvatrice. " la minacciò Zelena, sparendo in una nuvola di fumo verde.

The Queen and Her Savior Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora