Death

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Regina era stata rinchiusa in quella cella da Re George da ore ormai.
La moretta era rimasta chiusa in quelle quattro mura senza magia, mentre i soldati erano disposti davanti alla sua porta.
Osservava l'anulare privo della sua fede, che ormai teneva al collo come una collana.
Sospirò e si accasciò a terra, mentre un filo di luce penetrava dalla piccola finestra.
All'improvviso la porta si spalancò mentre Re George fece capolino nella cella.
"Cosa vuoi?" chiese Regina.
"La testa della Salvatrice. O meglio il suo sangue." rispose lui. "Voglio sapere dove si trovi."
"E speri che io te lo dica?" chiese lei, con schermo.
" Finché non ti deciderai a collaborare, sarai chiusa qui dentro. " affermò lui.
" Allora potrebbe volerci un bel po'.... Serve di sicuro una scorta di cibo per l'eternità. " rispose lei.
Re George si avvicinò di scatto, stringendole la gola.
"Cosa vuoi fare uccidermi? Avanti so che non hai mai avuto il coraggio di farlo." disse con disprezzo.
Re George non si scompose, allentando leggermente la presa.
" La tua gola è troppo delicata per un cappio non trovi? " commentò, accarezzandola.
" Levami le mani di dosso. " disse con ancora maggior disprezzo.
" Altrimenti cosa farai? " rispose lui, facendo salire la sua mano sulla coscia.
Regina lo sputò dritto negli occhi, mentre lui la teneva ferma contro il muro. 
" Lasciami! " urlò lei, mentre Re George fece scivolare il suo vestito sul pavimento.

Regina fissava il soffitto sopra di sé, con sguardo spento.
Non aveva la forza di parlare o di muoversi, come se il suo cuore non stesse battendo.
Osservava il suo anello con rabbia, tanto che per un momento pensò di volerlo pestare sotto i piedi : ma quell'anello era troppo prezioso, significava troppo per lei.
Sentiva ancora le mani di quell'uomo sul suo corpo, alla sua mercé.
Una vena del collo sembrava esploderle, mentre la sua gola non voleva far uscire alcun singhiozzo : non aveva lacrime, semplicemente non sentiva più nulla, come se il plesso solare avesse smesso di funzionare.
Re George fece nuovamente il suo ingresso nella stanza.
"Ora faremo un nuovo esperimento maestà." affermò posandole un fazzoletto sul naso, facendola addormentare.

Si ritrovò in una stanza, con i polsi e le gambe legate, una luce accecante negli occhi.
"Ben svegliata Regina." disse lui.
"Cosa intendi farmi ancora?" chiese Regina.
"Diciamo solo una punizione a dovere. Ti ricordi di Odette vero?" chiese Re George.
"Non nominarla." rispose Regina.
"Peccato perché tu e Maleficent la conoscevate bene. Emma le assomiglia molto non trovi?" ribatté lui.
Regina si mosse, cercando di liberarsi.
"Ora diciamo che faremo questo piccolo esperimento." iniziò lui, iniziando a posizionarle dei fili con delle ventose lungo il corpo.
"Ogni volta che tu non risponderai questo curioso macchinario ti punirà. La mia domanda sarà sempre la stessa : Dove si trova Emma Swan?" spiegò lui.
Regina abbassò lo sguardo.
Re George abbassò la leva, dandole una scossa.

Emma faceva avanti ed indietro mentre Leroy fischiettava una canzone in cella.
Sospirò mentre il nano non faceva altro che fissarla.
"Lasciami in pace." disse lei.
"È vero quello che si dice? Le hai dato una bella lezione." commentò.
"STA ZITTO." urlò lei.
Charming e Snow arrivarono in stazione guardando Emma.
"Che succede?" chiese la bionda.
"Emma, Regina è scomparsa." disse la madre.
"Cosa?" chiese Emma con un fil di voce.
"Henry ci ha chiamati ha... ha detto che era uscita ieri mattina e ha detto che li avrebbe lasciati da soli a casa per un oretta. Poi.... non è più tornata." spiegò David.
Emma balzò in piedi.
"Dovete trovarla! Le sarà sicuramente successo qualcosa!" esclamò Emma preoccupata.
"Siamo qui proprio per questo. Serve che tu metta queste gocce negli occhi." spiegò Snow.
"Gold ha detto che può funzionare solo se lo fa la persona che Regina ama di più." puntualizzò poi.
David aprì la cella, facendola uscire.
"Sarà molto doloroso Emma.... dovr..."
Emma non fece neanche iniziare i discorsi di sua madre mettendosi le gocce da sola immediatamente.
Strinse gli occhi, mentre iniziò a piegarsi in due dal dolore.

La scarica elettrica aveva distrutto Regina, insieme al dolore, alla stanchezza.
Non aveva più la forza di lottare aveva perso tutto : Emma, Tiera, Henry e persino Maleficent le sembravano ormai lontani.
Chiuse gli occhi, mentre Re George si avvicinò nuovamente al pulsante rosso.
"Dove si trova Emma Swan?" ripeté Re George.
Dopo qualche secondo Re George si riavvicinò nuovamente al macchinario.
"Aspetta..." mormorò lei.
"Finalmente ti sei decisa." commentò lui.
"Emma, amore mio, non importa cosa sia accaduto io ti amo. Tiera, Henry siete e sarete sempre i miei dolci bambini e non smetterò mai un secondo di vegliare su di voi, anche all'Inferno. Non dirò mai a questo mostro dove si trova la vostra mamma, va bene? Neanche se dovesse uccidermi." disse lei, stringendo i pugni.
" Questa è la tua fine." disse soltanto Re George, pronto ad abbassare la leva per l'ultima volta.
Un colpo di pistola, poi l'altro. Uno contro il macchinario, uno contro la spalla del re. Emma era lì per lei, era riuscita a trovarla.
David catturò Re George, mentre Emma si affrettò a liberare Regina.
" Hey.... Hey sono qui. Sono qui. Resta con me. Devi restare con me. " le disse accarezzandole il viso.
" Emma...." mormorò Regina.
" Si. Si Regina sono io." disse lei con le lacrime agli occhi.
" Mi... mi dispiace tanto.... Ho dovuto non.... non volevo tradirti dovevo proteggere...."
Regina cercava ormai aria mentre non riusciva a respirare.
" Lo so Hey..... Lo so amore mio. Adesso devi restare con me." rispose stringendole la mano gelida.
Regina tremava non riuscendo a parlare.
" Ho tanto freddo...." disse non riuscendo a smettere di tremare.
" Adesso andiamo a casa.... Andiamo a casa...." le disse Emma accarezzandole il viso.
" Mi perdoni?" chiese Regina tremando con un fil di voce.
" Certo... certo amore mio...."
" Io ti amo." disse Regina per poi chiudere gli occhi.
Emma scoppiò in lacrime.
" REGINA!" urlò.
"Regina ti prego devi restare con me...." disse piangendo sul suo corpo.
Blue accorse togliendole il bracciale anti-magia e agitando la bacchetta che si illuminò di un'aurea turchina.
"Emma sta tranquilla." disse David, stringendole la mano.
Blue fece un piccolo sorriso soddisfatto.
" Si riprenderà?" chiese Emma al limite della preoccupazione.
" È una donna forte.... ma ha bisogno di tempo e di tanto amore." spiegò Blue.

Emma passò tutta la notte a vegliare su Regina che non si decideva ad aprire gli occhi contornati di rosso.
Tiera la osservava di nascosto preoccupata.
" Mamy...." mormorò triste.
Emma si voltò verso di lei, cercando di non mostrare la sua preoccupazione.
" Tesoro..." rispose con voce rotta, forzando un sorriso.
" Come sta la mamma?" chiese Tiera.
" Meglio piccola." rispose Emma prendendola in braccio.
" Perché non si sveglia?" chiese con le lacrime agli occhi.
" Sta riposando" rispose Emma, accarezzandole i capelli.
"Ma io voglio abbracciarla, voglio parlare con lei." protestò Tiera.
"Voglio la mia mamma." pianse poi.

Passarono sei giorni e Regina continuava a non aprire gli occhi, come se fosse congelata.
Emma aveva iniziato a leggerle il libro che Regina aveva lasciato sul comodino con il segnalibro a pagina 23.
" Hey.... Io non ce la faccio più a vederti così...." disse poi con la voce rotta e spostandole una ciocca di capelli dal viso.
Si stese accanto a lei, stringendola a sé : affondò la testa sul suo petto piangendo silenziosamente.
"Io ti amo." disse Emma, baciandola.
Dopo poco, Emma sentì una mano tra i suoi capelli biondi come la seta.
Sussultò accorgendosi di come Regina la stesse accarezzando leggermente con un lieve sorriso sulle labbra.
Emma si sporse su di lei baciandola di colpo.
" Stai bene... stai bene..." mormorò stringendola.
Regina si sentiva rinata, con una nuova forza dentro.
"Mamy Mamy la mia magia è torn...."
Tiera guardò Emma e poi Regina, facendo cadere il suo orsetto a terra.
"Mamma!" esclamò, stringendosi a lei.
"Piano piccola è ancora debole." disse Emma, mentre Regina la stringeva a sé.
"Mi sei mancata tanto." disse lei, non smettendo un secondo di stare attaccata a lei.
"Lo so amore mio, lo so." rispose Regina, lasciandole dolci baci sulla testa.
"Mamma guarda!" esclamò Tiera, notando come la boccetta con i capelli delle sue madri stesse risplendendo di nuovo, di una luce ancora più brillante.
Regina guardò Emma negli occhi, mentre la bionda iniziò ad accarezzarla il viso.
"Il Vero amore non si esaurisce." commentò Emma.
Un fulmine squarciò il cielo, mentre una strana ombra si fece largo in città.

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