Capitolo 3 ~ Deadly Life~ Almost Hell Heaven - [Parte 2]

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"Che diavolo succede?!" esclamò Shuichi dopo il blackout

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"Che diavolo succede?!" esclamò Shuichi dopo il blackout. Tutte le luci morirono lasciandoli nella totale oscurità.

"Merda, non vedo un cazzo!" disse Kaito frustrato.

"Shuichi, usa lo Scan e vedi se c'è una torcia da queste parti".

Immediatamente il detective utilizzò la sua abilità e...

"Lì!".

Vicino al muro c'era una scatola per le emergenze. Dentro c'erano un'ascia e tre torce.

"Dannato Monokuma" disse Rantaro "Ha messo tre torce qui apposta. Deve aver programmato la cosa a pennello".

"Ehi, che ne sarà delle ragazze? Staranno bene?".

"Spero siano uscite dall'ascensore" disse Rantato pensoso "Altrimenti c'è la possibilità che siano rimaste intrappolate. Anzi, con molta probabilità lo sono".

"Merda!" Shuichi si lasciò andare alla frustrazione "Se era una trappola, allora perché non le hai fermate?!".

"Hanno deciso loro. Inoltre c'è la possibilità che questa situazione non sia del tutto un male".

"Cosa vuoi dire con questo?" domandò Kaito.

"Ve l'ho detto prima, no? Anche se le ragazze sono in trappola, non significa che non possano trovare indizi. Ma ci conviene muoverci, perché se Monokuma decidesse di fare un altro scherzo a pagarne le conseguenze saranno sicuramente loro".

"..." Shuichi non approvava il pensiero di Rantaro. Ma lui non aveva diritto a parlare, non era intervenuto quando Kaede aveva deciso di andare. Quindi decise di stare in silenzio, soprattutto dopo quella strana visione.

"Forza, andiamo" Rantaro fece strada e i due seguirono.

La zona in cui si trovavano erano chiaramente degli uffici. Che tipo di edificio era la Towa Tower? Che cos'era il Towa Group? Facendosi luce con la torcia e aiutandosi con lo Scan di Shuichi, i tre ragazzi si fecero strada attraverso quegli spazi bui facendo ben attenzione ai dintorni.

"C'è troppo silenzio" disse poi Rantaro preoccupato "Com'è che non c'è un singolo Monokuma ad attaccarci?".

"Ehi, non chiamarli! Meglio così" esclamò Kaito.

"..." Rantaro non disse null'altro, ma decise di tenere gli occhi aperti.

Tutta la zona degli edifici era in rovina. Sedie per terra, carte, documenti e alcuni computer rotti. C'erano schizzi di sangue e strani graffiti.

"Che cosa sono?" Kaito si avvicinò e illuminò uno dei graffiti. Era un disegno particolarmente infantile di un Monokuma. Sembrava essere stato disegnato da un bambino dell'asilo.

C'e n'erano parecchi di quei graffiti, alcuni disegnati con la tempera e altri con il sangue. Era dannatamente inquietante e Kaito non aveva proprio il cuore d'acciaio.

Danganronpa Alter V3 ~ Beautiful Lie ProjectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora