Yoongi uscì dalla stanza, non trovando il rosso e ringraziando il cielo.
Non era sua intenzione vederlo dopo ciò che era successo, era confuso e dolorante, non capiva per quale motivo Hoseok avesse fatto una cosa del genere.
Non che non gli fosse piaciuto, anzi.
Forse ne aveva proprio bisogno, ma di certo era stato inaspettato e successo in fretta.
Uscì quindi dal suo studio, per avviarsi al bar, cercando di avere meno contatto possibile con tutti quei sudici uomini e finalmente entrò nello spogliatoio per cambiarsi.
Sospirò, frustrato e dolorante, sentendo ogni muscolo del suo corpo chiedere pietà.
Perché diavolo si era lasciato condizionare in quel modo da un uomo che praticamente neanche conosceva e che doveva essere il suo capo?
"Hey" disse una voce profonda, facendolo sussultare.
Yoongi si girò, mentre si abbottonava la camicia bianca, trovandosi Taehyung davanti.
"Wow, hai una faccia sconvolta, Yoongi" fece inarcando un sopracciglio, mentre si avvicinava a lui.
"Sì uhm...sono un po' stanco" fece spallucce lui, cercando di non dare a vedere il suo imbarazzo.
"Oh, ho capito, il boss ti ha dato il benvenuto eh?" disse Taehyung con un sorrisetto.
"C-che? Che significa, no, io.." arrossì con violenza il ragazzo.
"Non preoccuparti, è normale, fa così con tutti i nuovi arrivati" continuò il più alto avviandosi all'entrata del bancone.
"Cosa vuoi dire?" chiese Yoongi, confuso.
"Che per uhm..augurare un buon lavoro qui, ti scopa per bene appena ne ha l'occasione, ma poi non ti tocca più, posso assicurartelo" spiegò il castano.
"Cioè l'ha fatto anche con te?" fece il maggiore, allibito da quella notizia.
"Sì e beh, in certi momenti devi solamente lasciarti andare e goderti quello che accade, tanto trova il modo per convincerti, e poi...non è affatto male, non credi?" piegò la testa, in attesa di una risposta.
"O-oh, beh ecco..." Yoongi si portò una mano dietro la nuca, decisamente in imbarazzo.
"Che c'è, puoi dirlo, il sesso dovrebbe smettere di essere un tabù per la società, è qualcosa di naturale" sbuffò il più alto indossando un grembiule nero sopra la camicia bianca.
"Sì uhm..mi è piaciuto, okay? Per me è imbarazzante parlare di queste cose, e poi Cristo santo, e se non fossi stato gay? Sarebbe stato uno stupro a tutti gli effetti!" esclamò il più basso agitando le mani.
"Jung Hoseok ha un radar per noi omosessuali, non sbaglia mai, e beh, se ti è piaciuto non puoi definirlo stupro, sai?" fece spallucce Taehyung.
"Cos..ma che razza di ragionamento è, scusami? Se non fossi stato consenziente mi avrebbe comunque scopato, allora si che si sarebbe trattato di stupro" alzò la voce Yoongi.
"Woah calmati hyung, è così, il mondo di cui sei entrato a far parte è pieno di persone ancora peggiori di Hoseok, posso assicurartelo. Non puoi mai stare tranquillo, se ne fregano, e si approfittano delle persone come noi, più deboli, quindi credimi Yoongi, ti ha detto bene" disse con tono serio il più piccolo.
Yoongi si passò le mani sul viso, sospirando. "Sì, ho capito..." disse semplicemente, avvicinandosi al bancone, per ricominciare una lunga notte in quel luogo orribilmente tetro, violento, sporco e poco affidabile.
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sαvєd вч thє вєll [p.jm+m.чg]
Fiksi Penggemar"Non avrei mai dovuto guardarti con occhi diversi, sapevo che sarei rimasto fottuto, come al solito" "Ed io non mi sarei mai dovuto innamorare di te" Dove Yoongi si ritrova a lavorare come barista nel luogo in cui Jimin fa incontri di boxe illegalme...