Il sole è sorto. E i suoi raggi abbracciano Tokyo. Io ed L. Lavoriamo insieme da due giorni ormai. Quindi ho conosciuto di più lui, e la sua organizzazione. Ora sono al computer nel suo appartamento. Sto cercando più informazioni possibili su Kira. Ti sei appuntata tutte le cose importanti che potrebbero essere utili per scovare l'assassino. clicchi una pagina, più che altro una Fanpage, hai notato che ci sono molti fan. Alcuni disposti a fare di tutto per Kira, e soprattutto per conoscerlo e diventare la sua divinità. A quanto pare, questo tizio malato di mente, vuole diventare il nuovo messia. Cioè, creare un nuovo mondo senza il male. Ma il vero male non sono i prigionieri. Il vero male è lui. Mentre sei immersa nei tuoi pensieri, ti squilla il cellulare. Lo afferri e rispondi, senza nemmeno sapere chi sia. "Pronto?" Dici mentre scorri in basso alla pagina sul monitor. "(T/n), hey, come va? È da un pó che non ti vedo e mi sono preoccupato. Va tutto bene?" Dice una voce a te familiare. È la voce di Peter, con un solo fil di voce ti fa battere il cuore. "Si certo. Sto bene. Sto solo lavorando con un'altro Detective per approfondire le mie ricerche su Kira. Grazie per esserti preoccupato per me." Dici mentre le tue guance si fanno rosse. Ti mordi il labbro aspettando la sua risposta. "Ah capisco. Beh spero di non averti disturbato..." dice mortificato. "Oh no no no. Mi mancava la tua voce." Dici senza pensarci. 'Stupida! Come ti è venuto in mente di dire una cosa del genere?!' C'è silenzio nell'altro capo. Ti metti una mano in faccia. Pensando a quanto sei stupida. "Tu mi manchi tutt'ora. Il lavoro è così noioso senza te..." dice esprimendo il tutto. Sembra sincero. Spalanchi gli occhi sorpresa e incredula. Arrossisci nuovamente. "Oh ehm...Anch'io sento la tua mancanza. Il mio essere non è più come prima senza te." Rispondi cercando le parole giuste. Lui ridacchia dolcemente. "Devo incontrarti. Non riesco a stare senza te." Dice bisognoso. Nemmeno siete fidanzati, eppure ti vuole talmente tanto da non restare senza te. Questo è vero amore. "Oh Peter. Sei così dolce. Anch'io ho bisogno di vederti. Con te le mie giornate diventano serene. Ti prego vediamoci sta sera." Dici desiderosa. "Certo che si. A sta sera micina." Dice. "A sta sera." Dici chiudendo la chiamata. Porti il cellulare al cuore e sospiri. Sei talmente innamorata di lui che non c'è minuto in cui non pensi a lui. "Era il tuo ragazzo?" Dice una voce maschile dietro di te. È quella di L. Spalanchi gli occhi imbarazzata più che mai. Ti giri verso di lui col viso rosso. "Ehm...no ancora no." Dici facendo un sorriso goffo. Lui ti guarda con sguardo freddo e distaccato. "Da adesso in poi non potrai più fare telefonate chiaro? Sei comunque in un posto di lavoro." Dice duramente. Da imbarazzata e innamorata, passi a infastidita. Ti accigli leggermente. Non vuoi separarti dal tuo cellulare specialmente oggi. Ma tuo malgrado devi ubbidirgli. Altrimenti addio lavoro e addio ricerche. "Si. Non lo toccheró più finché non avrò finito di lavorare." Dici mettendo il cellulare sulla scrivania. "Spero per te che lo farai." Dice per poi girare i tacchi e andarsene. Lo guardi con rabbia. Volevi almeno un pó prenderti una pausa e chattare col tuo innamorato. Ma L non te lo lascia fare. Che nervi. "Incominciamo bene." Dici sarcasticamente mentre torni alle tue faccende. Alla fine della giornata, ti alzi e intanto ti stiracchi. Devi assolutamente prepararti per uscire con Peter. Prendi velocemente le tue cose e scappi via. "Hai finito (t/n)?" Domanda L con la sua splendida voce. "ehm. Si. Ho finito. Sta sera purtroppo non posso rimanere troppo a lungo, ho un'impegno." Dici a disagio. "Con il tuo innamorato non è così?"dice quasi infastidito. "Ehm. Si esattamente. Ma ora devo scappare. Ci vediamo domani." Dici salutando. Lui ricambia, e scappi via.
Dopo esserti preparata, raggiungi Peter al bar. Lo riconosci tra mille. Lui ti riconosce subito. E ti fa un cenno di un sorriso. Ricambi. Molte ragazze lo scrutano con desiderio. 'Eh no! Lui è mio.' Pensi sorridendo. Più ti avvicini più sorridi. Lo abbracci con amore. Lui ricambia. "Ciao (T/n). Finalmente ti ho tra le mie braccia." Dice Peter sorridendo. Tu ricambi. "Mi fai sempre sorridere Peter." Dici poggiando la tua testa sul suo petto. Entriamo nel bar, e vi sedete sugli sgabelli. "Offro io." Dice cacciando fuori il portafoglio. "Oh ma non devi!" Dici ridacchiando. "Oh invece devo." Dice insistendo. "Ok ok...se proprio devi." Dici ridendo. "Sei bella quando sorridi." Dice mentre le sue fossette si formano sulle sue guance. Arrossisci. È così bello. "Due birre." Dice al barista che vi guarda con indifferenza. Ma ora, ignori tutti. Ti perdi nei suoi occhi magnetici. I suoi occhi così meravigliosi. "I tuoi occhi sono così belli." Dici specchiandoti dentro di essi. Lui ti rivolge un sorriso smagliante. "Mai quanto te micina." Dice arrossendo. Arrossisci anche tu, ma sta volta abbassi lo sguardo.
"Ecco a voi." Dice il barista interrompendovi. Ti infastidisci ma non importa. Bevi un sorso. "Mmm...che buono." Dici con gli occhi lucidi. "Lo so. Vengo sempre qui." Dice sorseggiando. "Scommetto con molte ragazze..." dici delusa. "No no no. Molte ragazze mi desiderano ma io ho occhi solo per te." Dice imbarazzato. Spalanchi gli occhi. Ti ha appena detto che ha occhi solo per te! Quindi potresti piacergli! "Peter. Anch'io ho occhi su di te." Dici prendendo le sue mani calde e confortevoli. Lui fa un sorriso tenero.
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Fanfic"Sei un'Enigma (t/n), e io risolveró ogni tuo problema...inziando dai problemi del cuore..." Elle è un venticinquenne molto intellettivo, riservato e asociale. Sempre con l'aria da timido e intelligente. Con il suo aspetto meno curato ma accettabil...