Cap. 1: Arrivo

444 17 9
                                    

POV's Eren
Il palazzo sorgeva su più piani, era probabilmente il più grande edificio che avessi mai visto in tutta la mia vita. Certo, per un poveraccio che vive per strada l'ambizione più grande che si può avere è una baracca dove ripararsi dalle intemperie, e probabilmente sarebbe stato lì che avrei passato il resto della mia vita, se non fosse stato che il proprietario della Lejía, un certo Levi Ackerman, mi avesse ospitato nel suo enorme edificio. Quando era venuta una signora dai capelli castani raccolti in una coda e gli occhiali a propormi di andare a vivere dal suddetto riccone aveva detto che era per dimostrare il suo altruismo alla città prendendo nella sua casa un giovane povero a cui avrebbe pagato l'università. È stata una fortuna che sia stata sorteggiata proprio la mia famiglia, anche se ora davanti a questo palazzo imponente preferirei tornare nella mia catapecchia. Con una Forza d'animo alquanto notevole mi costrinsi a bussare alpesante portone di legno. Ad aprirmi arrivo un uomo dai capelli laccati biondi e le folte sopracciglia: "sono Erwin Smith, il maggiordomo della villa, la accompagnerò dal signore, Levi Ackerman." Per quanto il maggiordomo fosse sorridente e benevolo, non potei fare a meno di notare la freddezza di quella casa: non una cosa fuori posto, tutto ordinato, pulito e preciso, tutto ciò che non era casa mia. Dopo essere passati per svariati corridoi e sale da svago, fui portato in un'ampia stanza decorata con mobili di lusso in stile antico. Sembrava provenire da un altro secolo. Dietro a una scrivania pregiata, anche quella di altri tempi, sedeva su una poltrona un uomo sulla trentina. Le gambe composte accavallate, un braccio dietro lo schienale della sedia e l'altro teneva in modo bizzarro una tazza di caffè. Con un gesto della mano l'uomo mi indico una sedia davanti al tavolo. Mi sedetti e senti la porta chiudersi dietro di me, rimanendo così da solo in stanza con l'uomo. Guardandolo più vicino spiccano all'occhio le iridi fredde color argento, I capelli neri con un taglio militare, la pelle chiara e curata. Non sembra molto alto, anche se ha le spalle abbastanza larghe. Veste con una camicia grigia e una cravatta, come se fosse appena tornato dal lavoro, mi soffermo a lungo su quelle mani, con le dita affusolate e e le unghie curate.
Poi vengo bruscamente riportato alla realtà da uno sbuffo del maggiore. "Moccioso, d'ora in poi vivrai nel mio palazzo, ti pagherò l'università e quello di cui hai bisogno Per vivere, tutte le schifezze che vorrei comprarti che non saranno essenziali per la tua istruzione o il tuo benessere, te ne pagherai con i tuoi soldi, in quanto spero tu ottenga un lavoro. In più gradirei tu non sporcarsi non mettessi in disordine casa, voi mocciosi lo fate sempre." l'uomo aveva parlato in modo freddo e deciso, come se non servisse aggiungere altro. Annuì con il capo e lasciai che mi guidasse verso la mia stanza, più grande di tutta la mia vecchia casa messa insieme.

Pov's Levi
Il ragazzo era appena uscito dal mio studio. Non sapevo bene chi aspettarmi, avevo mandato Hanji a chiamarlo. Non so bene come definire il suo ruolo nella casa, diciamo che fa quello che non voglio fare io. Comunque non mi aspettavo che il ragazzo fosse così, non so spiegare, bello? Ma era anche irriverente, e un po' intimorito. A ripensarci mi venne come un blocco nel petto forse dovevo trattarlo meglio? Macché! Tratto tutti così, non è sicuramente quello il problema... allora perché sento questo vuoto dentro?
Comunque l'importante ora era di far sapere a Petra che avevo fatto un atto altruista verso un ragazzo che sennò avrebbe elemosinato per il resto della sua vita.

Pov's Eren
Mi lancio sul letto, è morbido come mai ne ho sentiti, è anche matrimoniale, con tre cuscini, se penso che nella vecchia casa dovevo dormire in una brandina per terra... Comunque la stanza mi incute ancora un po' di tristezza, nonostante abbia lanciato ovunque i miei averi sembra comunque spoglia... comincio a guardare il soffitto, non ho molto altro da fare, e non so come mi metto a pensare all'uomo che ho appena incontrato, ai suoi occhi, le sue mani, le sue labbra... A cosa sto pensando! Avrà almeno 10 anni in più di me, e poi l'unica cosa che mi ha detto è stata di non sporcare per terra, ma c'è qualcosa che mi intriga in lui... ci ripenso e ripenso per tutta la mattinata, fino a quando non arrivo alla conclusione che somiglia spudoratamente a un personaggio di un libro, del mio libro preferito, al mio personaggio preferito. Si tratta del libro "l'attacco dei giganti", E il personaggio è l'uomo più potente dell'umanità. Non so dove trovi queste somiglianze, però ogni volta che penso a lui sento uno non so che di nostalgico, qualcosa dentro di me...

Fine del capitolo 1 XP
Spero vi sia piaciuto, ora si comincia a intravedere la trama, ma è solo l'inizio... 🤪
Comunque dico già da ora che non sto leggendo il manga, e sono rimasta bloccata alla fine della seconda stagione, quindi se dico cose errate riguardo alla serie è perché non ci sono ancora arrivata, e no spoiler please😅.
alla prossima

SelfishDove le storie prendono vita. Scoprilo ora