Prologo: Rifiuto

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POV's Levi
Questo pavimento splendente su cui sto camminando, è mio. Le finestre, lucidate con cura, sono mie. Tutti gli uffici che si affacciano sui corridori, sono miei. Come le cose che ci stanno dentro, e come chi ci lavora, tutto è mio. Sono Levi Ackermann, attualmente uno degli uomini più ricchi di Londra, sono il proprietario della Lejía, una grande marca di detersivi e articoli per la casa.
Quando varcherò la porta del mio ufficio mi troverò faccia a faccia con Petra, la donna che vorrei sedurre. Proprio non li capisco quegli ometti che tremano e sudano dalla paura di essere rifiutati, nessuno potrebbe rifiutarmi, sono bello, ricco, intelligente e interessante. Tutto quello che un partner potrebbe desiderare.
Passo davanti al banco della reception, dove Petra mi saluta sorridendo. È una ragazza minuta, una delle poche più basse di me, è snella, dalla carnagione chiara, quasi pallida, Di qualche anno più giovane rispetto a me. Ha i capelli ramati, corti che sfiorano le spalle, e gli occhi ambra . "Buongiorno heichou" esclama con la sua voce squillante. Decido di non girarci troppo intorno. Mi siedo con le gambe accavallate sul banco, guardandola negli occhi con lo sguardo più sensuale che riesco a fare. Mi guarda stranita, come se non comprendesse cosa io stessi facendo. Poi appoggio la mia mano sulla sua.
Ora il suo viso è diventato rosso peperone. "Sii mia moglie". Pronuncio le parole con enfasi, lentamente, le scandisco in modo che non possa fraintendere. Vedo la sua espressione cambiare da imbarazzata a qualcosa di illeggibile. Aspetto una risposta, probabilmente è la prima volta che un uomo così accattivante le si dichiara, dovrà riprendersi dallo shock. Intanto il suo viso si corruga, e la risposta è come uno schiaffo in pieno viso: " può  qualcuno chiederti in sposa senza neanche averti mai chiamato per nome? Sapresti dirmi per esempio cosa faccio nel tempo libero, le mie passioni e i miei difetti? O forse per te di me esiste solo il corpo? Dentro questa stanza tu sei il mio superiore, fuori, nella mia vita privata, per me sei solo l'egoista che vuole possedere tutto e tutti e che si compiace della propria ricchezza. Credo tu sia avaro e egocentrico. E non posso amare un uomo che pensa solo a se stesso." avevo ascoltato il discorso a bocca aperta come un ebete e con gli occhi spalancati dallo stupore. Non mossi un dito mentre guardavo Petra allontanarsi a passo infuriato ma fiero.  Ma lo stupore durò poco, Levi Ackermann, l'uomo più ricco e dotato di Londra, non si sarebbe arreso. E aveva solo bisogno di una prova del suo altruismo...

Fine del prologo XD
Spero vi sia piaciuto come inizio, cercherò di aggiornare il più possibile, e di fare meno errori grammaticali possibili, è la prima storia che scrivo, spero sia decente!

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