Capitolo 9

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31 ottobre, 11.30, Washington D.C., USA

Prima di uscire per l'ultima volta da quell'hotel, si avviarono a pagare. Di solito alla reception a quell'ora c'era la signorina Surley, ma quando Anne e Samwell chiesero di lei al signore dietro il banco, lui disse "È morta anche lei di 12-AV, come faremo tutti. Non è riuscita a prendere il vaccino in tempo..."

Anne disse stupita "Oh, mi dispiace..."

Dopo aver pagato, uscirono dall'albergo. Anne e Samwell salirono sulla macchina noleggiata. Anne subito disse: "Ma che fai?! intendi andare in Canada con questa? Non è nostra, l'abbiamo noleggiata!"

Samwell rispose: "Probabilmente il noleggiatore sarà morto di 12-AV..."

" Come puoi dire questo?!" disse Anne, che era sul punto di arrabbiarsi seriamente.

"Anne, qui a nessuno interessa più di pagare! A me interessa solo di sopravvivere! E poi come pensi di andare in Canada? In taxi, con un autista che potrebbe morire da un momento all'altro a causa del virus? Guarda questa città, Anne. È deserta. La popolazione è decimata e quei pochi che rimangono sono rifugiati in casa ad aspettare la morte per fame e per stenti, perché nessuno ha più il coraggio di uscire dalla porta!"  Samwell era vistosamente nervoso. Anne non poteva ribattere, in fondo, Sam aveva ragione. Aveva maledettamente ragione. Samwell accese l'auto e partirono.

Durante tutto il viaggio Anne non faceva che pensare al dottor Anderson, quello che aveva creato il vaccino... doveva essere un dottore di altissimo livello se da solo aveva trovato la cura... doveva conoscere il virus perfettamente se nessun altro scienziato al mondo era riuscito a formulare un vaccino in grado di contrastarlo. Eppure Louis Anderson non era conosciuto nel mondo. Poi Anne ci pensò su... ma la stanchezza era troppa e si addormentò. Durante quel breve sonno, Anne fece un sogno. Un sogno in cui si ricordava di un servizio di un telegiornale di dieci anni prima in cui si parlava di Louis Anderson! Il conduttore diceva che aveva fatto una rapina in una banca con omicidio di due persone. All'epoca i baffetti grigi erano ancora neri. Nel video del telegiornale, prima di entrare nella macchina della polizia disse: "Io diventerò ricco! Ve lo giuro sulla mia testa!"

Fu a quel punto che Anne si sveglió, agitata. Sam le chiese: "Cosa c'è, tesoro?"

"Ho scoperto chi è Anderson: ho fatto un sogno su di lui. Il dottore era un ladro e un assassino!" disse Anne

"Ok, ma con quello che sta facendo ora salverà milioni di vite" ribatté lui.

"Non mi convince comunque... C'è qualcosa, nel suo sguardo che mi fa pensare che stia tramando qualcosa"

"Non preoccuparti, quando arriveremo lí, scoprirai che hai torto e prenderemo un aereo per Roma, dove il 12-AV non è ancora arrivato" propose Samwell.

Anne si arrese:"Va bene..."

Continuarono il viaggio verso il confine canadese in silenzio. Poi Anne disse:

"Sam, promettimi che non mi lascierai, promettimi che non te ne andrai, che non moriremo per colpa della 12-AV."

Anne era preoccupata. "Perché quando raggiungo la felicità c'è sempre qualcosa che non va, nel mondo?!" pensava. Era preoccupata e frustrata allo stesso tempo, una strana sensazione. Era come se dovesse prendere a pugni qualcuno. Ovviamente aveva già fatto a pugni, e la maggior parte delle volte ne era uscita vincitrice, ma non ne aveva mai sentito il bisogno. Le saltò in mente anche l'idea di tirare un cazzotto a Sam, per sfogarsi, ma la scartò subito. Stava guidando e un pugno in piena faccia l'avrebbe distratto.

Poi Samwell disse: "Certo che non ti lascierò, e non moriremo. Dobbiamo restare uniti."

Dopodiché accese la radio. Davano una vecchia canzone, Anne non la conosceva, ma Sam si mise a canticchiarla come fosse la sua canzone preferita... beh, forse lo era. Ma la musica venne interrotta, poiché c'era una notizia importante e sconvolgente al tempo stesso: "Il presidente degli Stati Uniti d'America era morto per la 12-AV.  Il   fattorino con il vaccino che aveva ordinato era arrivato due minuti dopo il decesso. Se fosse riuscito a prenderlo, sarebbe sopravvissuto..." Poi Anne decise di non ascoltare più la voce femminile che annunciava le notizie. Samwell fermò l'auto ad una stazione di rifornimento. Mentre faceva benzina, arrivò un uomo, sui 40 anni che gli puntò un coltello alla gola. Anne si era addormentata e non poteva immaginare cosa stesse succedendo. L'uomo disse a Sam di dargli tutti i soldi che aveva e la macchina, ma lui, con uno scatto felino, prese il polso del ladro e glielo girò, in modo da fargli lasciare la presa sul coltello, che cadde a terra. Sam lo raccolse, e quando rialzò lo sguardo, il ladro non c'era più, era fuggito. Risalì in macchina e partirono. Quando Anne si svegliò, erano quasi arrivati a Buffalo, al confine con il Canada, ma subito disse a Sam di fermarsi, aveva la nausea. Così lui si fermò e lei scese. Sam rimase in macchina. Mentre lei cercava di vomitare, sentì uno schianto talmente forte da farle male alle orecchie. Quando si girò vide due macchine incidentate che stavano velocemente prendendo fuoco. E dentro una di quelle c'era Sam.

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