Già, non ti amo. Non so se io ti abbia mai amato. Non so cosa la gente intenda per amore.
So che all'inizio la tua presenza mi era indifferente, per anni neanche ci siamo parlati, poi non so cosa sia cambiato. Siamo cresciuti e abbiamo iniziato a frequentarci più spesso, addirittura parlavamo. Io parlavo, io che non faccio altro che ascoltare e osservare in silenzio il mondo che mi circonda.
Era nata una certa intesa tra noi, o almeno mi sembrava. Probabilmente era tutto nella mia testa, di solito è sempre tutto nella mia testa. Credo che il mio cervello abbia qualcosa di sbagliato.
Sembrava esserci una certa complicità, mi sembrava di potermi quasi fidare. Dico quasi perché non sono mai riuscita a fidarmi completamente di nessun essere umano.
Vorrei sapere cosa pensi di me, non perché mi importi di cosa la gente pensi, ma per sapere se per te sono stata qualcosa di più o se ero solo la ragazzina asociale con costantemente le cuffie nelle orecchie.
Sai, proprio quella musica che tanto criticavi, è stata la mia unica ancora di salvezza per molti anni e probabilmente lo è ancora. Per ogni stato d'animo ho un album o una canzone capace di farmi sentire meglio. Spesso mi sento a casa solo quando sento le prime note del gruppo che adoro, quando sento la voce del cantante e quando le emozioni che trasmette mi colpiscono dritte al petto.
Ricordi quella sera in cui ti mandai quel messaggio in cui ti chiedevo se dormissi e se ero veramente una persona di merda? Avresti potuto venire e bussare alla mia porta, ci dividevano solo poche stanze e ho aspettato tutta la notte il rumore di nocche sul legno, ho aspettato tutta la notte quell'abbraccio. Hai preferito rispondermi per messaggio e ancora una volta sono rimasta a piangere da sola con la mia musica.
Ci sono state occasioni in cui ho indossato una maschera, una maschera pesante come un macigno per piacerti. Volevo essere come tutte le altre ragazze, come tutte quelle ragazze che guardavi in modo diverso. Non ero io in quei momenti, guardandomi allo specchio vedevo una ragazza neanche troppo brutta, ma che non mi somigliava per niente. Andiamo, io non mi sarei mai conciata in quel modo! Così mi davo dell'idiota e tornavo a casa, mi toglievo il trucco, mettevo la musica e tornavo a essere me stessa. La vera me stessa.
A volte ti mandavo maledizioni perché, diciamocelo, come facevi a essere così cieco? Ti avrei portato anche la luna se l'avessi chiesto. Ho tanta di quella rabbia dentro. Rabbia verso di te che sei stato così cieco, verso di me che sono stata così stupida, verso il mondo che fa così schifo e verso quella gente alla quale va sempre tutto bene.
Vicino a te in realtà mi sono sempre sentita fuori posto, inadeguata, sbagliata. Sempre, tranne gli ultimi tempi, quando tutto sembrava andare a meraviglia. La quiete prima della tempesta.
Magari ti sei anche accorto di tutto questo e ti ci sei fatto quattro risate con i tuoi amici. Ma sì, continuate pure a ridere dell'asociale sfigata che sono.
Volevo solo farti sapere che senza di te va tutto meglio e che se a volte mi manchi, alla fine, arrivo alla conclusione che è l'idea che avevo di te che mi manca.
Con dubbio affetto,
Nessuno
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One day maybe we'll meet again
Short Story"Ho intenzione di partire, sparire per sempre. Ho intenzione di non dire nulla a nessuno e semplicemente andarmene. Ho intenzione di ricominciare tutto dall'inizio, una nuova vita, un nuovo nome, un nuovo mondo. Non dirò addio a nessuno. Queste let...