Capitolo 3 - Niente da invidiare alle stelle

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Sistemo la borsa sul sedile, tiro fuori l'IPod e le cuffiette. Odio volare, mi mette ansia quindi meglio impiegare il tempo stordendomi con della musica a tutto volume. Clara sprofonda nel sedile accanto al mio, occhiali da sole a celarne lo sguardo chiaro, capelli neri che le ricadono sulle spalle lisci e setosi, trucco impeccabile e outfit elegante ma non troppo. Lei si che attira l'attenzione.

<<Ancora non posso crederci, stiamo per andare ai Caraibi! Fa niente se è praticamente Natale.>> dice sorridendo, felice come una Pasqua.

Siamo amiche da praticamente sempre, dal primo giorno all'asilo. Durante l'adolescenza ha avuto parecchio problemi con i suoi genitori, a causa dei loro continui litigi. All'epoca restava a dormire da me quasi tutte le sere, diventando a tutti gli effetti come una sorella. Alla fine i suoi hanno divorziato, suo padre ha lasciato la casa e ora vive a Milano. Clara è rimasta con la madre a Roma, i suoi amici e gli affetti sono tutti lì.

<<Tua madre sarà fuori anche quest'anno giusto?>> chiedo, solo per averne conferma. Non sarebbe la prima volta che la molla a Natale, ha il vizio di dimenticarsi di avere una figlia soprattutto durante le festività.

<<Si, ha un impegno di lavoro.>> mormora, rabbuiandosi. Si toglie gli occhiali e tira fuori dalla borsa griffata un tablet, sicuramente vedrà un film per ingannare l'attesa.

<<Capisco, hai portato gli abiti da trekking vero?>> le domando, per cambiare argomento. Clara sbianca e scuote la testa.

<<No, no no ti prego...dimmi che non trasformerai una vacanza da sogno in un incubo.>> mi prega, facendomi gli occhioni dolci.

<<Lo sai come sono Claruccia, ti farò sudare un sacco, quindi preparati!>> le faccio l'occhiolino, prendendola in giro. Odia qualsiasi tipo di sport, va in palestra solo per restare in forma, ma è scordinata al limite del ridicolo.

<<Saremo in un hotel esclusivo, in cui molti personaggi noti si possono rifugiare e dovrei andare in giro tutta sudata? Stai scherzando spero...immagina se incontrassimo Brad Pitt, Chris Evans o Cristiano Ronaldo! Pure tutta la Juventus mi andrebbe bene, almeno potrei scegliere.>> ridacchia maliziosa, e sembra proprio sperarci. È single da un paio di anni, nonostante molti ragazzi ci provino costantemente.

<<Con la fortuna che mi ritrovo, al massimo incontreremo Andrea Diprè strafatto.>> borbotto, facendola ridere.

Allacciamo le cinture, pronte al decollo. Infilo le cuffie alle orecchie e mi estraneo dal mondo. Torno in me solo dopo l'atterraggio e il viaggio in traghetto per l'Isola Gratiosa. Con le valigie accanto osservo l'ingresso maestoso dell'Hotel, grida "denaro" da ogni poro e mi fa sentire a disagio. La facciata è completamente bianca con alcuni intarsi in oro, la struttura è molto alta e da qui riesco a contare almeno dieci piani.

Un addetto con tanto di cappellino in testa, ci viene incontro, parliamo per un minuto e si porta dietro le nostre valigie. Discuto con la bellissima ragazza alla reception, Lory,  acchiappo la chiave della matrimoniale e trascino Clara fino all'ascensore.

<<Lì dovrebbe esserci il bar interno, fuori c'è quello esterno e hanno pure una pista da ballo con una piccola discoteca all'aperto. La piscina, voglio provarla domani.>> parla senza freni Clara, tra uno sbadiglio e un altro. Siamo sfinite, con il bisogno di fare una doccia e di dormire.

Cinque ore dopo, Clara dorme tranquillamente a pancia in su nel letto matrimoniale. La suite è enorme, sfarzosa e possiede addirittura un salottino interno. Sono le tre del mattino e la mia amica russa come un trattore, di dormire non se ne parla.

Mi affaccio al balcone che dà sul mare, c'è abbastanza silenzio e davvero poca luce. Le stelle brillano nel cielo notturno, la luna è uno spicchio sottile che quasi si perde nell'immensità della via lattea. Il suono delle onde mi rilassa, spazza via i brutti pensieri e vorrei tanto scendere in spiaggia per poter godere ancora di più di questo spettacolo della natura.

Aguzzando lo sguardo noto una figura camminare lungo la battigia, è di spalle e fissa il mare nero. Credo si tratti di un ragazzo, ma non ne sono sicura. Come se sentisse di essere guardato si volta di scatto, si guarda intorno e infine alza lo sguardo sul punto in cui mi trovo.

Resta a guardare senza muovere un muscolo, mentre penso a che aspetto osceno devo avere. Tra i capelli arruffati, il viso struccato e bianco cadaverico e la sottana, che fa tanto dama del settecento, mi sento profondamente in imbarazzo. Da questa distanza è impossibile che riesca a scorgere i dettagli, ma sento lo stesso le guance bruciare.

Lo vedo alzare una mano in segno di saluto, presa alla sprovvista vado nel panico, ed indietreggio. Rientro in camera con il cuore in gola e negli occhi l'immagine di un sorriso che non ha nulla da invidiare alle stelle.

Spazio autrice: chi sarà mai il misterioso ragazzo? Ne saprete di più andando avanti con la storia, fatemi sapere che ne pensate e alla prossima! 🌌💎

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora