Capitolo 11 - Nuove abitudini

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Nonostante le pressioni di Clara per uscire a bere qualcosa insieme, sono rimasta tutta la serata in camera. Non volevo vedere nessuno, nemmeno Diego il bagnino. Allora si era adeguata, aveva tentato di farmi parlare perché era ovvio che ci fosse qualcosa che non andasse. Avevo tenuto la bocca sigillata, nonostante avessi tanto bisogno di un consiglio.

Così la mia amica aveva smesso di tormentarmi, e mi aveva raccontato del suo pomeriggio con il ragazzo che aveva attirato la sua attenzione. Ma più lei raccontava, più non la ascoltavo e la mia mente andava altrove.

È orribile da dire ma non ricordo una sola parola uscita dalle sue labbra, mi ero limitata ad annuire ogni tanto e basta.

Poi avevamo visto un film horror, perché di roba romantica non ne volevo più sentire. Clara mi aveva tenuto d'occhio per tutto il tempo, ma forse pensava stessi passando ancora la fase della negazione. Non lo so, e ora come ora, non mi interessa neanche.

La guardo dormire, i capelli neri sparsi sul cuscino candido e con un sospiro di sconforto mi alzo dal letto. Di dormire non se ne parla. Dovrei provare qualche tisana rilassante, una camomilla magari. Ma il mio corpo non mi ascolta, sa già cosa gli serve e mi ritrovo ad aprire la porta-finestra. L'aria fresca mi colpisce il viso, mi stringo nella sottana e mi affaccio al balcone. Ormai sta diventando un abitudine.

Non vedo nessuno.
La spiaggia è completamente deserta.
Forse potrei...no, è fuori discussione.
Di nuovo il corpo si ribella alla mente, e chiave della stanza in tasca mi ritrovo nella hall in meno di due minuti.

Scivolo fuori dalla porta laterale e percorro la passerella fino ad immergere i piedi nella sabbia fredda. Tolgo le infradito e mi spingo fino alla riva, guardo il mare incantata. Sento già i muscoli che si rilassano, il cervello che rallenta e si gode il momento. Chiudo gli occhi e respiro profondamente.

<<Ma allora è un abitudine.>>

Sobbalzo, con il cuore in gola.
Da dove diamine è spuntato?
È pure un ninja per caso?

<<Mi hai fatto prendere un colpo!>> dico, con una mano sul cuore. Paulo abbassa il cappuccio della felpa e sorride. E adesso il mio cuore chi lo ferma più?

<<Scusa, con te non ne faccio mai una giusta.>> mormora, sedendosi sulla sabbia.

Osservo il suo sguardo perso, poi la passerella e so, diamine, so che dovrei tornarmene in camera mia ma...fanculo! Per una notte posso fare un eccezione, solo sta volta però.

<<Forse.>> rispondo, sedendomi al suo fianco.

<<Volevo scusarmi, di nuovo, sono stato un po' duro oggi, specialmente verso la fine dell' aperitivo.>> sussurra, passandosi una mano tra i capelli.

Alzo un sopracciglio, sorpresa. Finalmente rivedo la persona con cui ho parlato l'altra notte, e posso solo esserne felice. Quando indossa la maschera del calciatore famoso è odioso, arrogante e lo prenderei volentieri a pallonate in testa.

<<Accetto le scuse, ma questo non cambia nulla.>> dico, cercando di calmare il battito irregolare del mio cuore. Purtroppo certe emozioni non si possono nascondere nemmeno a sé stessi.

<<Sapevo l'avresti detto, ho recepito il messaggio più che bene.>> mormora, con un sorriso amaro. Ed è strano vederlo così...fragile.

<<Però...però vorrei sapere il perché.>> continua, fissando le onde del mare. Non mi ha guardata nemmeno una volta.

<<A volte non esistono dei motivi precisi per cui si viene rifiutati, perché sta volta dovrebbe essere diverso?>> e so quanto posso sembrare dura, ma sono soltanto onesta.

<<Ieri notte ci siamo incontrati, inizialmente non sapevo chi eri, così come non lo sapevi tu. Abbiamo parlato e dopo tanto tempo io... mi sono sentito bene, sono stato bene. Sono certo che per te sia stato lo stesso, quindi non capisco perché mi respingi così duramente. È per via di chi sono no?>>

Sobbalzo con aria colpevole, perché ci ha preso dannazione. Evito di guardarlo ed inizio a giocare con la sabbia.

<<Altre per stare al tuo posto farebbero carte false, ma tu no. Anzi, fai l'esatto opposto. E non credo sia una tattica per catturare la mia attenzione, mi è bastato guardarti negli occhi per capirlo.>>

Cosa?!
Come cavolo fa?
Come fa a capirmi così bene in sole 24 ore? Neanche Clara ci riesce, e mi conosce da una vita!

<<Quindi perché mi respingi Europa? Non credo di farti così schifo, dopotutto mi hai chiamato Mr Culo Perfetto.>> ridacchia senza malizia, e un sorriso teso increspa anche le mie labbra.

<<È per difesa personale Paulo, tu potresti rappresentare una minaccia per il mio equilibrio. Sono qui proprio per ritrovarlo diamine, e incasinarmi con te non è ciò che voglio.>> sussurro, sincera. Se mi trovo su quest'isola c'è un motivo, e sono certa che per lui sia lo stesso.

<<Essere amici sarebbe così drammatico?>> dice, scottato. Mentre io perdo un battito, lui...lui vuole solo che siamo amici?

Ma ovvio. Ovvio. Figurati se un calciatore con milioni di modelle e attrici si accontenta di una come me. Nemmeno per i ragazzi non famosi vado bene, quindi come biasimarlo?

L'immagine di Paolo con quella ragazza mi invade la mente, una lacrima sfugge al mio controllo e mi alzo di scatto. Sento lo sguardo di Paulo su di me, tengo il viso chino e nascosto dai capelli. L'ultima cosa che voglio è la sua fottuta compassione.

<<Mi dispiace, mi dispiace ma non posso.>> dico, prima di correre verso l'entrata dell'albergo.

Spazio autrice: È già lunedì e il capitolo non è dei più felici, ma siamo solo all'inizio 😂
Fatemi sapere cosa ne pensate, al prossimo capitolo 😘🌌💎

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora