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"Darren, io..."
Celia era talmente vicino a Darren da riuscire a sentirne il respiro irregolare.
Prima che la manager occhialuta iniziasse a parlare, io ero ormai diventata un pomodoro e, per sbaglio, caddi rovinosamente a terra, proprio davanti ai due piccioncini.
Mi guardarono all'unisono e, al contrario delle mie aspettative, nessuno si sorprese.
Al contrario, entrambi cominciarono a ridere fino allo sfinimento.
Stavo per morire dall'imbarazzo.
Subito le loro risate si fecero più forti ed io iniziai a ricordare il mio incubo e a pensare che, lentamente e proprio davanti ai miei occhi, stava diventando realtà.
Sono stata una stupida a fidarmi subito delle persone nel club, dovevo aspettarmelo, anche perché era già successo in passato.
Le lacrime pian piano cominciarono a rigarmi le guance ed io non feci nulla per impedirlo.
Mi alzai, con ancora le ginocchia sbucciate e sanguinanti e ricoperta di terra dappertutto, e corsi via, il più lontano possibile da loro.
Le ginocchia facevano male, ma niente riusciva a superare il dolore che sentivo dentro.
Ero stata tradita, umiliata, presa in giro... E tutto ciò da due miei amici.
Non sarà che me la sto prendendo troppo?
No, era giusto. Quello che stavo facendo era giusto.
Immersa nei miei pensieri, mi rifiutati di ascoltare i richiami di Darren e Celia.
Dopo poco, raggiunsi un'aula della scuola, fortunatamente vuota, e mi ci chiusi dentro.
Serrai la serratura e mi lasciai andare tra i singhiozzi.
Mi appoggiai pesantemente alla porta, per poi scendere lentamente fino a toccare terra.
Abbracciai le gambe e aspettai.
Aspettai che il tempo passasse.
Aspettai che Celia e Darren smettessero di bussare alla porta.
Aspettai che finissero di chiedermi come stavo.
Aspettai di risvegliarmi da un brutto sogno.
Aspettai che il dolore finisse.
Ma non cambiò nulla, proprio nulla.
Ed io dopo un po', stanca morta, mi zittí, e ascoltai in silenzio i miei pensieri con le guance ancora bagnate e gli occhi rossi.
"Scema, ma che stai facendo?!"
Una calda voce e dei forti battiti alla porta mi risvegliarono dal mio stato di trans.
"Non eri tu quella che non voleva soffrire per quello stupido sogno?"
Sì, ma sono anche quella che aveva paura che si realizzasse.
"Non eri tu che volevi smettere di averne paura?"
Più facile a dirsi che a farsi.
"Non eri tu che volevi essere una persona felice?"
Come posso essere felice quando sono rimasta sola?
"Non eri tu che rendevi il mondo un posto migliore?"
I battiti cessarono.
Mi tappai la bocca con le mani, visibilmente sorpresa.
Mi alzai e, lentamente, spalancai la porta.
Jude mi vide e, per non farmi notare delle piccole lacrime fuoriuscite dai suoi occhialini, mi abbracció.
"Sei una stupida! Pensavi davvero che Celia e Darren volessero ferirti?"
Non risposi, ma strinsi il ragazzo più forte e ricominciai a piangere silenziosamente sulla sua spalla.
"Guai a te se scappi di nuovo. Piuttosto, se hai bisogno vieni da me la prossima volta."
Il mio cuore esplose di gioia.
Sapere di poter contare finalmente su qualcuno mi fece commuovere.
Davvero ero così importante per qualcuno?
"Grazie"
La mia voce uscì spezzata e flebile, talmente tanto che non capii se mi avesse sentito.
"Sono sempre qui, non avere più paura."
Sorrisi leggermente e restammo in silenzio per un po', sempre abbracciati.
Stavamo bene in compagnia l'uno dell'altra.
La vicinanza ci permetteva di sentire i nostri respiri, diventati ormai un tutt'uno; e con l'orecchio vicino al petto di Jude, riuscii a udire i suoi battiti, veloci tanto quanto i miei.
Arrossii leggermente e sorrisi al pensiero di star mettendo il ragazzo serio davanti a me in imbarazzo.
In effetti, per uno come lui, deve essere stato difficile abbracciare qualcuno di sua iniziativa.
Non avevo mai visto Jude mostrare segni d'affetto, eccetto che con Celia.
Ci staccammo a malincuore e finalmente riuscí a dire una frase sensata.
"Se tu sei con me, non posso avere paura."

Spazio Autrice
Finalmente ho aggiornato!
Scusate per essere mancata per così tanto, ma ho iniziato le superiori e, davvero, è stato un parto!
Poi specialmente per me, perché sono una ragazza introversa e anche asociale, quindi io e il concetto del "fare amicizia" siamo due mondi lontanissimi e completamente estranei.
Nonostante questo, sto iniziando pian piano ad avvicinarmi ai miei compagni.
Inoltre, scusatemi per eventuali errori, appena ne trovate uno vi prego di segnalarlo.
Al prossimo capitolo!
Baciones!
(Commenta se hai capito di chi è la citazione)

L'apparenza inganna || {Jude Sharp × Oc} #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora