VII

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Presi gli auricolari neri dalla tasca del mio giubbino e me li infilai nelle orecchie.
Mentre alzavo il volume di quel capolavoro che è "love of my life" dei Queen, il mio sguardo venne catturato dall'atmosfera del parco in cui mi ero recata dopo gli allenamenti del club.
Osservai più attentamente e vidi delle coppiette sbaciucchiarsi al tramonto.
A primo impatto arrossí, poi iniziai a rattristarmi.
Cominciai a camminare più velocemente, quasi mettendomi a correre, quando notai delle piccole lacrime luccicanti cadermi dagli occhi.
Me le asciugai subito, ma continuarono a scendere impetuose lungo le mie guancie morbide.
Ormai sembravo una pazza.
Corsi nel posto più segreto che io conoscessi: una collinetta dispersa nel nulla vicino a casa mia.
Appena arrivai nel posto stabilito, piansi come una bambina, rannicchiata nelle mie stesse gambe e affondando la testa in mezzo ad esse.
Dopo pochi minuti, sentí una mano calda appoggiarsi sulla mia spalla.
"Akemi..."
Una voce calda mi chiamò.
Alzai il viso e non appena vidi Jude sorridere in modo gentile, mi precipitai tra le sue braccia accoglienti, dove mi sentivo a casa.
Il ragazzo mi strinse sempre di più, mentre mi sussurrava all'orecchio dolci parole confortanti e mi accarezzava lentamente la testa.
Piano piano smisi completamente di piangere e mi addormentai tranquilla.
Quando aprì gli occhi mi trovai in una camera che non riconobbi e sospirai.
La porta si aprì bruscamente.
"Ti sei svegliata, finalmente",
Jude mi sorrise dolcemente.
"Aspetta! Che ci faccio qui e come ci sono arrivata?" guardai il ragazzo leggermente irritata.
"Bhe, visto che ti eri addormentata ti ho fatto dormire nel mio letto" il tono tranquillo riuscì a calmare la ragazza, ma invano visto che le sue fantasie già la stavano inondando.
"Q-Quindi mi hai portato in braccio?" chiese Akemi coprendosi gli occhi con le mani, come per cercare di nascondere il suo imbarazzo.
"Sì, spero che non ti abbia dato fastidio"
"No, tranq-"
All'improvviso una domanda latente scaturì nella mente dell'adolescente, ormai in preda al panico: "Mi ha vista dormire?"
Subito la ragazza soffermò lo sguardo sul giovane, provando in qualche modo a leggere la sua mente.
"Che c'è?" il moro aveva appena assunto un tono beffardo.
Akemi allora si decise e gli chiese la fatidica domanda.
"Scusa, sei così carina quando dormi"
la ragazza poteva giurare di aver notato Jude svanire nel mondo dei sogni per qualche secondo.
Si schiaffeggió la fronte confusa e imbarazzata, per poi guardare il ragazzo davanti a sé con talmente tanto odio, che sembrava stesse per incenerirlo in un istante.
Jude sorrise a disagio, con le gote arrossate, ridacchiò piano e in un attimo era già uscito dalla porta della camera.
Akemi sospirò e si cambiò con dei vestiti che Jude le aveva lasciato sul letto prima di andarsene.
Dopo aver salutato il ragazzo a dovere provò ad andarsene da sola, ma Jude insistette per accompagnarla.
Durante il tragitto, non si dissero nulla di troppo interessante, non sembrava nemmeno una vera conversazione.
All'improvviso Jude però lasciò la giovane a bocca aperta con una semplice domanda: "Akemi io ti piaccio?"
La ragazza si impietrí di colpo, senza alcuna idea riguardo alla risposta.
"P-Perché me lo chiedi?" Akemi tentò in tutti i modi di preservare la sua compostezza, ma invano.
Ella notò qualche gocciolina di sudore rigarle la tempia destra, era davvero ansiosa, sentiva che il cuore le sarebbe potuto esplodere da un momento all'altro.
"Dai non sono così stupido. È solo che mi sembra strano che una ragazza non sia interessata per nulla al ragazzo dopo essere rimasta male alla frase 'siamo solo amici' e dopo essere arrossita sempre ogni volta che lo vedeva."
Akemi guardò il basso, arrossendo sempre di più, poi semplicemente si arrese.
Era stanca di dover fare tutti quegli sforzi per trattenere il suo amore, era finalmente giunto il momento di smettere di soffrire e di agire.
Con gli occhi lucidi, la ragazza alzò il capo velocemente e riuscì a togliere gli occhialini all'amico.
"E-Ehi ma che fai?!" il volto di Jude parve preoccupato.
"Tranquillo, te li restituisco subito, ma ho bisogno di guardarti negli occhi per rispondere alla tua domanda."
Il ragazzo si tranquillizzò e, sospirando, fece ciò che la ragazza gli aveva ordinato.
Akemi per un attimo restò ammaliata da quegli occhi color rubino, poi però si ricompose e tossí per darsi un tono convincente.
"Sono stanca di tenere per me i miei sentimenti, credo che sia giunto il momento di dirti la verità. Io... Ecco, io... "
Delle calde lacrime ormai rigavano le guancie arrossate della giovane e non intendevano smettere.
"...Mi sono innamorata della persona più stupida, babbea, imbecille, misteriosa, intelligente, gentile, disponibile e perfetta di questo dannato mondo e... Ed io non sono nulla in confronto a lui e non credo di valere nulla per lui.
Bene, ora l'ho detto.
Ti amo Jude Sha-."
Ella non riuscì neppure a terminare l'ultima frase che trovò il ragazzo fiondarsi sulle sue labbra, come se avesse sentito il bisogno di farlo, come qualcosa di proibito e desiderato da molto tempo.
Le sue labbra morbide e candide erano reali e non più un sogno.
Le loro lingue iniziarono lentamente a danzare l'una sincronizzata perfettamente all'altra, con molta passione.
Si staccarono solo quando dovettero prendere fiato, poi si guardarono intensamente negli occhi ancora una volta, paonazzi più che mai.
"Credo che tu mi piaccia", Jude ancora confuso guardò la ragazza abbozzando un sorriso.
"Ci vediamo domani a scuola" continuò lui, senza lasciarle il tempo di elaborare tutte quelle informazioni.
"S-Sí, c-ciao"
Akemi si voltò ancora stravolta e, non appena incontró il suo letto, ci si buttò di prepotenza sopra, affondando la faccia nel cuscino.
"Sono proprio cotta a puntino." pensò la giovane ancora bordeaux e con un sorriso da ebete stampato in viso.

Spazio autrice
Scusatemi per eventuali errori, appena ne trovate uno vi prego di segnalarlo.

L'apparenza inganna || {Jude Sharp × Oc} #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora