Planeta

23 3 0
                                    

Poeta assorto tra pensieri d'ambra.

Lascio andare in volo la mia salma, così da allontanarla da sto mondo che mi pesa come una condanna.

Sta sera sfioro la tua pelle nuda, ti farò una corte muta. 

Mentre ti vesti di calore e d'abiti cerco di catturarti perché non voglio che tu vada via da me.

Tra queste cupole nascondo sogni immaginari aggrappati a lunghi discorsi pronunciati a voce bassa. Disteso a terra, mentre stringo la mia penna, scruto il cielo come un cieco, fino sfiorarti con lo sguardo.

Con un gesto leggero ti accarezzerò la mano e tu calda mi scalderai con il più bel sorriso l'anima.

Ora che il tempo scivola sereno, salto fino Marte, così che Gaia da quassù diventerà il mio eremo. 

Ricercherò la mia ragione come fece Orlando,  e immerso tra le stelle, luce lei darà al mio animo.

 Al freddo di una nebulosa, io ho te e il freddo non mi sfiora.

AtramentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora