11. l'occasione.

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Vanessa's pov

Din don! Din don!

Smetto di pelare le patate e vado ad aprire alla porta. Sarà la signora Sangster?

Apro e di fronte a me appare un uomo sulla cinquantina, capelli ricci e grigi e un sorriso smagliante.

<< Salve.>>

<< Ehm, mi scusi ma non sono interessata ad atti religiosi cattolici.>>

Sto per chiudere quando l'uomo blocca la porta. << Oh no! Non sono cattolico. Non si preoccupi. Sono Kirk Cameron, sicuramente avrà sentito parlare di me.>>

Lo osservo qualche minuto. Ma certo!

<< Oh sì, ora la riconosco. Mi scusi, sono un po' intontita oggi.>> ridacchio.

<< Dormito poco, eh?>> sorride.

<< Già. Cosa desidera?>>

<< Solo lasciarle questo volantino.>> me lo porge.

Lo prendo e lo leggo. << Un concorso?>>

<< Esatto. Un concorso per nuovi talenti. Domani sera alle 21.00. Vede abbiamo bisogno di giovani nella nostra comunità o per opere estere. Mi chiedevo se poteva partecipare. Ovviamente non chiediamo niente di strano. Non so, potrebbe portare qualche suo amico.>>

<< E' molto gentile signore. Ma vede, il fatto è che ultimamente sono piena di impegni.>

<< Centra un ragazzo?>> inarca un sopracciglio.

<< Come l'ha capito?>> socchiudo gli occhi.

<< Ha fatto quello sguardo.>>

<< Quale sguardo?>> chiedo confusa.

<< Sono un attore e un regista. E' ovvio che conosca tutti gli sguardi. E lei ha quello di sono in pensiero per il mio ragazzo, ho indovinato?>> fa soddisfatto.

<< Decisamente.>> sorrido.

<< E, se non le sembro invadente, posso sapere qual è il problema che sorge tra voi due? Non so, magari potrei darvi qualche dritta.>>

Distolgo lo sguardo. Dovrei parlargliene? E' necessario? Forse mi farebbe bene parlarne con lui.

<< Si accomodi. Non credo che sia conveniente parlarne qui fuori.>>

Il signor Cameron entra e si guarda intorno.

<< Desidera del tè, caffè, qualcosa?>> chiedo cercando di essere il più cortese possibile.

<< La ringrazio, ma non mi va di disturbarla.>>

<< Neanche un bicchiere d'acqua?>>

Ci pensa su.

<< Vada per l'acqua>> sorride.

Annuisco e vado in cucina. Il signor Cameron mi segue. Prendo un bicchiere dallo sportello del ripiano della cucina e lo riempio d'acqua. Glielo porgo.

<< Grazie.>> dice e la beve tutta d'un sorso.

Finito, poggia il bicchiere sul tavolo e si concentra su di me. << Allora, quali sono i problemi con il suo ragazzo? Problemi di cuore?>>

Scuoto la testa. << No. Vede, è che lui è malato. Ha un tumore che non gli permette di respirare.>>

Il signor Cameron solleva il mento. << Uhm, capisco. Quindi sta parlando di Thomas Sangster? Questa sì che è una notizia. Non credevo frequentasse le ragazze.>>

Se all'inizio avevo dubbi che fosse veramente Kirk Cameron ora non ne ho più.

Sbarro gli occhi. << Lo conosce??>>

<< Certo, e molto bene. Suo padre suonava nella nostra chiesa, prima che succedesse quella cosa.>> dice le ultime parole con una nota di tristezza.

<< Lo so, sua madre me ne ha parlato.>> dico seria.

<< Quindi il vostro problema è che non potete partecipare a causa della malattia di Thomas? Senza offesa ma la riterrei una stupida decisione.>> incrocia le braccia.

<< Perchè?>> chiedo confusa.

<< Io credo che dovrebbe parlare con Lui e con Thomas. Ci rifletta, forse Thomas non avrà più la possibilità di suonare.>>

Suonerò un'ultima, ultimissima volta per te.

<< Grazie.>> gli sorrido riconoscente.

Thomas pov

Sono le 13.05. Dove sarà Vanessa? Doveva essere qui un'ora fa.

Prendo una rivista dal mobile accanto al letto e ne leggo qualche pagina, fino a quando sento la porta aprirsi e spunta lei.

<< Ehi, scusa il ritardo ma ho avuto un contrattempo.>> dice entrando e chiudendo la porta con un contenitore di plastica gigante.

<< Ti ho preparato dei supplì, spero siano venuti buoni. Questa è la prima volta che li faccio.>> mi porge il contenitore in mano con le posate e mi dà un piccolo bacio sulle labbra.

<< Il profumo è buono.>> dico dopo aver aperto il contenitore.

Ne taglio un pezzo, lo porto alla bocca e lo mastico. Vanessa sembra nervosa.

<< Uhm, è buonissimo! >> esclamo.

<< Davvero?! Credevo non ti sarebbe piaciuto.>> dice sollevata.

<< E' fantastico amore.>> dico arrossendo per l'ultima parola.

Vanessa si volta, sicuramente imbarazzata. << Ehm ehm, comunque devo darti una notizia.>>

<< Quale?>>

<< Parteciperemo a un concorso.>>

<< Che concorso?>> chiedo confuso.

Fruga nella borsa, prende un volantino e me lo porge. << Domani sera, alle nove, Kirk Cameron farà un concorso in un teatro per nuovi talenti.>>

<< Aspetta. Kirk Cameron? Sul serio?>> faccio sorpreso.

<< Ho parlato con lui oggi, ecco perchè ho tardato. Credo che a lui farebbe piacere rivederti, soprattutto sentirti suonare.>>

<< Non saprei.>> dico poggiando il volantino sulle nocche. << Suonare in pubblico? E' passato tanto tempo.>>

<< Non avevi detto che volevi suonare un'ultima volta?>>

<< Sì, ma... >>

<< Ascolta.>> dice sedendosi sul letto di fronte a me. << Tu ami la musica e non l'abbandoneresti nemmeno se stessi per morire. Hai l'occasione per suonare un'ultima volta. Perchè non sfruttarla?>>

<< Davanti a tutti? Io mi sentirei imbarazzato, specialmente ora che sono tutte ossa e non ho più nemmeno i capelli.>> dico turbato.

<< Io ci sarò. Ci sarò sempre per te. Non dimenticarlo.>>

Live // Thomas Brodie Sangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora