epilogo.

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Vanessa's pov

E' passata una settimana dal funerale di Thomas. Le giornate senza di lui sembrano vuote, noiose.

Quando sono a scuola me lo immagino che passa tra la folla del corridoio, che mi saluta abbracciandomi, che mi stringe la mano, che sussurra qualcosa di dolce, che mi bacia.

Sua madre è stata molto gentile con me. Mi ospitata a casa sua tutti i giorni, mi fa entrare in camera di Thomas, mi mostra i suoi fumetti che faceva a dieci anni, i ritratti, gli spartiti che scriveva e suonava. L'ultimo ritratto che ha fatto è il mio.

<< Tienilo tu, ha detto che voleva che te lo dessi quando non ci sarebbe stato più.>> dice lei con gli occhi lucidi.

Chiudo gli occhi e stringo il disegno tra il mio petto, come se abbracciassi Thomas.

--

Lunedi.

E' ora di pranzo e io e Cindy siamo in giardino a mangiare un hamburger mentre approfondiamo l'argomento Thomas è morto, per sua scelta e non mia.

<< Quindi ti ha detto quello e quando ti sei girata lui>>

<< Sì, sì, è morto! Basta ora, possiamo parlare di altro ora?>> dico stufa.

Cindy alza le mani in segno di resa. << Okay, okay.>>

Un'ombra mi copre la visuale. Sollevo lo sguardo. Kith.

<< Cosa c'è Kith? Se stai cercando Thomas stai perdendo il tuo tempo, lui è...>>

<< Lo so, non c'è bisogno che me lo dici, ne parla tutto il liceo. Possiamo parlare, in privato?>> chiede, stranamente, senza una nota di freddezza.

Sbuffo, mi alzo e lo seguo.

Siamo messi dal lato opposto da dove ero messa.

Incrocio le braccia. << Allora? Cosa devi dirmi?>>

Kith si volta a destra e poi a sinistra, poi mi da le spalle e torna a guardarmi. E' nervoso? Da quando?

<< Ascolta Scodelario, c'è una cosa che nessuno, oltre a Thomas, che non sai. C'è una ragione per cui me la sono sempre presa con Sangster. Quando eravamo piccoli le nostre famiglie erano molto unite. Mio padre era il capo di suo padre e faceva di tutto per mandarlo in cima, assieme a sua sorella Ava. Qualche volta capitava che faceva partecipare anche Thomas, nonostante avesse solo sette anni. Ma la cosa che ad un certo punto mi ha infastidito è che mio padre non voleva mai condividere il palco assieme a me, e questo mi ha fatto rattristare. E con gli anni la tristezza è diventata gelosia, e poi odio. Ho odiato Thomas per questo motivo. Nonostante sapevo che fosse malato lo insultavo, lo picchiavo, ma ora mi rendo conto di essere stato un egoista, di aver sfogato la mia rabbia contro qualcuno che non mi ha fatto niente. E adesso non posso dirgli che mi dispiace perchè non c'è più.>>

China il capo quando pronuncia le ultime parole.

Non pensavo che Kith avesse avuto un passato difficile.

Penso che tutto quell'essere duro fosse solo una maschera per nascondere la sua vulnerabilità.

<< Almeno tu puoi perdonarmi, per essere stato cattivo con Thomas?>> chiede triste.

Lo guardo con un tenero sorriso. << L'ho già fatto.>>

Bene raga, questa storia è finita. Continuerò a revisionare per sistemarla. Mi auguro con tutto il cuore che vi è piaciuta.

Il nostro Tommy lascerà un segno dentro di noi.

Commentate e restate connessi per la nuova storia che sto abbozzando.

Un bacio :*.

Ringrazio @Selfy05 per la cover.

Ringrazio @Selfy05 per la cover

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