☙~[ Capitolo .2 ]~☙

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  Nathan rimase un po' stupito a ciò che stava odendo e osservando. Anche se pure lui era un tipo poco affidabile e, ammettiamolo, combinaguai, a vedere qualcuno così coperto di sfarzo eppure ridotto così male, un po' ci godeva.
  «Scommetto che non lavori solo per soldi... mh?»
  Alzò un sopracciglio, con un sorrisetto maligno.
  «Mh... no. I soldi mi servono per pagare la scuola, e lo faccio per interessi personali.»
L'ultima frase la disse con un certo tono quasi scontato, con una particolare risata alla fine. Gesticolava con le mani, e la sinistra lasciava la scia di fumo della cicca, che si consumava pian piano da quanto parlasse senza tenerla tra le labbra.
  «Non mi aspettavo andassi ancora a scuola, Nuvoletta.»
  «Oh sì invece! Io punto alla laurea!» Aveva cambiato maschera. Ora mostrava quella di uno speranzoso studente delle superiori.
  «In realtà è da tutta la vita che sogno di entrare nel mondo dello spettacolo, ma se non ci riesco, avrò tra le mani una laurea di lingue occidentali e orientali.» Inspirò il fumo dalla sigaretta. «Magari farò l'insegnante.»

  Nathan alzò le sopracciglia.
  «Uno come te, fare l'insegnante? Pff! Ti prenderebbero tutti per il culo!»
  «Solo perché la mia personalità non rispecchia la mia fisionomia non significa che debba essere guardato con disgusto.»

  Il ragazzo aveva ragione. D'altronde quante volte al giorno veniamo giudicati? Decine? E pensare Timothy, che voleva essere solo sé stesso, eppure quella società ancora non capiva che lui non era nel torto, che quella "cosa" che lui sentiva non era "confusione".
  «Ti capisco...»
  «No. Non puoi capire.»
  «Nuvoletta, tu vieni giudicato subito. Io vendo criticato dopo.»
  «Spiegati meglio.»
  Quello più alto sorrise un po' indifferente a ciò che stava per dire.
  «Te la faccio breve. Sono gay.»
  L'altro rimase stupito. Sapeva che per quel genere di attività ti toccava farlo con chiunque, ma non si aspettava che un ragazzo bello come lui, che ammaliava ogni ragazza e ragazzina, fosse in realtà omosessuale.
  «Beh, non vedo il problema.» Tirò dalla sigaretta rosa.
  «Tu capisci. Gli altri no. Ma non so perché stia qua a parlartene...» scosse la testa
  «Devo tornare a casa. Addio Nuvoletta.» Agitata la mano e con l'intento di andarsene, venne in realtà fermato.
  «Hey! Come riuscirò ad incontrarti di nuovo se siamo in mezzo a più di otto milioni di persone?!»
  Nathan si voltò.
  «Eh?»
  «Intendo dire... almeno dammi la possibilità di stabilire quel rapporto di amicizia di cui parlavi! Sì... insomma... intendo dire che-»
  «Prendi il telefono e non frignare.»
  Nathan sorrise. Assunse sul volto un'espressione particolare. Sembrava sia rassegnato che colpito. Quel mezzo sorrisetto misto a un sospiro.

  Timothy subito segnò il numero di telefono dell'altro.
  «Graziee!»
  Gli mandò un bacio volante.
  «Non dò mai il mio contatto, ma dato che sei un bambino particolare allora mi va bene.»
  Gli mise una mano sul capo, e scompigliò quei suoi capelli privi di colore.
  «Non sono un bambino!»
  Gridò con una smorfia, mentre quel'altro sorrise stranito a quel comportamento.
  «Ma quanto sei infantile?»
  «Chiudi quella fogna.»
  «E maleducato...» (sussurrato)
  «Non sono infantile. Sono solo "femminile". È una cosa diversa.»
  Il bello scosse la testa. Quanto detestava le ragazze che urlavano come bambine e pretendevano tutto. Quelle testarde e viziate, soprattutto. Forse era anche per quello che aveva deciso di preferire i maschi: le vedeva tutte uguali.
  «Vuoi che ti dia del "lei" o del "lui"?»
  Momento di shock totale.
  Con gesto velocissimo Timothy alzò la testa. Chi gli aveva mai chiesto quale pronome preferiva? Nessuno, tranne che per quel giorno.
  «Io vorrei essere dato della ragazza, ma se non te la senti mi va bene anche se mi dai del "lui".»
  Tentò di dire con la miglior calma che potesse avere.
  «Allora ti dò del "lui". Non voglio trattarti come un femmina. Mi dà fastidio.»
Quanto fosse ostile Nathan con le donne questo non si sapeva per certo. Si era a conoscenza solo del modo con le quali parlava -cioè con un tono annoiato ed un linguaggio inappropriato- e come tentava di evitarle. Era sì bello fuori, ma dentro non lo era tanto...
  «Allora perché me lo hai chiesto?!» sbuffò.
  «Perché se avessi saputo dopo che non lo avrei fatto ti saresti offeso. Allora te l'ho detto subito.»
  Più parlava e più pareva freddo e indifferente.
  Il ragazzino guardò in parte. Non riusciva ad essere arrabbiato. Dai... era troppo bello quel Nathan!
  «Ora ti lascio tornare nella tua tana, "orso". Però vedi di scrivermi! Dopo potrò andare in giro a vantarmi di avere un amico bello come te.»
  Fece svolazzare il taglio a caschetto dei suoi capelli, smorfioso. Gettò la cicca il più lontano possibile nel vicolo, cosicché non dasse troppo fastidio.
  «Solo se non usi quei paroloni anche nei messaggi. Allora sì posso accettarlo.»
  Ci fu uno scambio di sguardi. Poi all'unisono una risatina.
  «Te lo prometto!»
  Disse con l'indice e il medio della mano destra che si incrociavano.
  «Che stronzetto...» Gli scompigliò i capelli
  «Ci vediamo Nuvoletta.»
  Con un saluto militare si diresse verso la metro, dove con quella sarebbe andato verso casa, dileguandosi.
  Timothy rimase incantato... trovava quel ragazzo così misterioso, così bello... ma scosse la testa, facendo in modo che nel suo cervello i suoi sogni sbattessero contro i pensieri logici, forse sperando si frantumassero definitivamente.
  “No, Timothy. Non ti devi più fidare di quelli come lui. Sono ragazzi da una notte e via, senza che ti diano il tempo di conoscerli davvero!”
  Allora di nuovo sbuffò, calciando a filo il terreno con la scarpa dall'alta zeppa.
  Ripreso a camminare andò diretto per la strada di casa, come per quel Nathan. Pensava intanto a cos'avrebbe dovuto studiare per i giorni a venire. Era un ragazzo che eccelleva a scuola, e non doveva permettersi alcun voto basso. In realtà puntava solo a una A. Solo...

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Okok, ora Nathan e Timothy hanno deciso di iniziare questa amicizia, e chissà come andrà avanti... MHHHHH-----
Comunque... Nei capitoli successivi ci sarà ancora da parlare della loro conoscenza. Contrariamente alla loro role che ho fatto con JershandTy non sarò così diretta (lol, scusa Eli) perché ho intenzione di svolgere seriamente questa storia.
Comunque... Capitolo 3 prossimamente in edicola!
...
kill me plz

❝Just a Black Rose❞ by. Psycho_Nyctophilia & JershandTyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora