15 capitolo

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Dylan

Sono le 21:30 io sono al computer per fare una ricerca di biologia, Alice sta cucinando qualcosa.
Stampo la ricerca sottolineo le parti più importanti e inizio a studiare, sento un profumo buonissimo chiudo tutto e vado in cucina.
"Cosa stai cucinando?"
"Pollo, assaggia" con una forchetta  prende un piccolo pezzo di pollo e me lo fa assaggiare. È bollente ma buonissimo
"Buono"  gli prendo la forchetta dalla mano e prendo un pezzo di pollo e lo mangio, lei prende due piatti e li posiziona sul tavolo. Viene da me e mi fa allontanare dal pollo con  una spinta di fianchi.
"Anche io avrei un po di fame" mi toglie la forchetta dalle mani, prende i piatti e gli riepie di pollo, li lascia poi sul Tavolo prende l'acqua e iniziamo a mangiare.

"Chi era l'altra sera al telefono? Te ne sei andato così in fretta" dice, sembra quasi dispiaciuta.
"Il mio capo"
"Che lavoro fai?"
"Credo che Jess te l'abbia detto?"
"Cosa?"
"Il mio "lavoro"?
"Mi ha solo detto che spacci"
"Bene"
"E questo lo chiami lavoro? Lavoro vuol dire spaccati il culo, lavorare ore, non puoi definirlo lavoro, non è un lavoro" nella sua testa penso che mi stia chiamando, drogato, coglione ecc.
"Senti Alice, ho sempre fatto questo per vivere, non puoi venire tu a dirmi che non è un lavoro e tutte queste cazzate che ti girano nella testa"
"Ah cazzate? Non credo proprio, si vede che hai fatto questo per vivere prima che arrivassi io la tua casa faceva schifo" ora mi sento un po ridicolo tutto questo, ha ragione cazzo...
"Non cambierò comunque opinione sul mio lavoro" Dico alla fine, non sapevo cosa rispondere.
Vedo lei alzare gli occhi in segno di arresa.

Alice

Non so come faccia a definire quello che fa un lavoro, ce non poteva capitarmi un ragazzo normale, no perché succedono tutte a me le cose strane, che nervoso, odio i ragazzi che fumano, non riesco a capire il senso.
"Che senso ti da il fumare?"
"Non penso più a niente e a nessuno sembra che non ho più problemi, dovresti provare magari ti rilassi un po'"
"Sono abbastanza rilassata tranquillo non risolvo di certo i miei problemi dandomi al fumare, anzi gli aumento di più"
"Mhh" dice mangiando l'ultimo pezzo di pollo sparecchio e lavo i piatti la pentola e i bicchieri, metto l'acqua in frigo e vado da lui.
"Scusa non vorrei darti fastidio, potresti accompagnarmi a casa" lo vedo fumare.
"Cos'è mi fai dispetti ora?" Che bambino.
"No volevo solo fumare un po'"
"Vabbe allora appena puoi accompagnami a casa" Vado in bagno e mi chiudo a chiave per il semplice fatto che non ho voglia di stare con lui e so che se non fossi chiusa a chiave sarebbe entrato e mi avrebbe "obbligata" a farlo con lui. Ne approfitto per sistemare un po la mia faccia e i capelli.
Quando esco dal bagno vedo lui in camera sua non se ne sta fottendo veramente un cazzo, prendo tutte le mie cose ed esco di casa senza fare rumore. Mi incammino verso casa che forse è la miglior cosa, vorrei non averlo mai incontrato è notte cazzo, le strade sono deserte, c'è solo qualche bar aperto pieno di ubriaconi, cammino molto velocemente, non potevo prenderli la macchina di nascosto invece di stare qui in mezzo la strada.

Dylan

Vado in bagno per vedere cosa stia facendo ma non c'è, inizio a cercarla per tutta la casa ma mi accorgo che non ci sono le sue cose, dove cazzo è andata, prendo le chiavi corro in Macchina, faccio il giro dell'isolato molte volte a quest'ora è pieno di tizi strani che cercano ragazzine indifese da sbattersi, dove cazzo sta, guardo in tutte le direzioni non la vedo, vado sulla strada di casa sua e all'improvviso vedo una donna camminare molto velocemente, fermo la macchina la chiudo e inizio a correre, è lei.
Finalmente la fermo.
"Dove credi di andare a quest'ora sali in macchina ti accompagno a casa"
"Perché dovrei salire in macchina, potevi pensarci prima ormai sono quasi arrivata" dice indicando in fondo la strada, si gira e continua a camminare, la seguo di nuovo la pendo in braccio e vado verso la macchina.
"Lasciami"
"No"
"So camminare da sola ho due gambe non c'è bisogno che mi aiuti tu" la lascio, la prendo per mano e così la porto in macchina. Arriviamo a casa sua, entriamo e la guardo mentre va in camera sua e si spoglia per mettersi il pigiama.
"Cosa ci fai ancora qua"
"Aspetto"
"Cosa? Un'altra chiamata dal tuo capo?"
"No, vorrei dormire con te" Lei mi fissa, la sua faccia è interrogativa.
"Perché vorresti dormire qua ora, non hai nemmeno il ricambio per domani"
"Credo di aver lasciato dei vestiti qua l'altro giorno" lei va a letto e io la seguo tolgo i vestiti e rimango in boxer, spengo la luce e vado accanto a lei. L'abbraccio e lei si addormenta con la sua testa appoggiata sul mio petto, io la guardo e dopo un po mi addormento con la sua immagine nella mia testa.

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