<<La felpa è nuova?>>
<<Oh, questa? Diciamo che la ho da molto ma non l'ho mai messa>>
<<Sicura? Sembra di averla già vista>><<Forse in qualche negozio, è una felpa di un grande stilista, del signor Agreste, diciamo che me la hanno regalata>>
Piego le labbra in un piccolo sorriso per poi alzare gli occhi e guardarlo pensieroso.<<Chi te l'ha regalata?>>
<<Bhe...tecnicamente me l'hanno regalata, diciamo che me l'ha prestata e poi si è dimenticato, quindi...>>
Divago con lo sguardo, mordendomi il labbro.Torno su di lui che ad un certo punto cambia espressione e fa un piccolo sorriso.
Strano.<<Ah, ho capito...>>
Si avvicina un altro pò, diminuendo la distanza fra di noi.<<Mi sembra un pò grande, per caso è stato un ragazzo a "regalartela"?>>
Le mie guance si colorano di un leggero rosso e contemporaneamente la mia bocca diventa un piccolo sorriso.<<Bhe, si...>>
<<Interessante...dovrei esser geloso di questo ragazzo?>>
Dice scherzosamente ma io rispondo con un pò di verità.<<Bhe abbastanza>>
Rimane a fissarmi, capendo la mia risposta.<<Ah si?>>
<<Già, sai oggi potevo avere un appuntamento e ho rifiutato solo perché ero già impegnata con te>>Forma uno splendido sorriso che mi incanta.
<<Ne sono onorato, ma sicuramente avresti respinto lo stesso, perché nessuno è migliore di me>>
Fa un sorrisetto furbo avvicinandosi ancora di più, restando a pochi centimetri di distanza da me.<<Sai in parte avresti ragione>>
Cambia subito espressione, quasi come se si sarebbe meravigliato della mia risposta.<<Davvero?>>
Caccia con un filo di voce quasi triste, ma perché?<<Bhe un pò si>>
<<E perché? Questo ragazzo non ti piace come persona?>><<Cosa?! No no, non è questo, lui è una splendida persona, anzi è tra le poche che ammiro>>
<<Ammiri?>>
<<Bhe si, è un ragazzo molto intelligente, è gentile con tutti, e devo dire che nasconde molto bene i suoi problemi davanti alle persone, ma non abbastanza da non rendermene conto>>Mi guarda in modo molto strano, come se avesse capito ma non vuole farlo vedere.
<<Che problemi?>>
<<Bhe, lui è un ragazzo d'oro, ma purtroppo molte volte è un ragazzo infelice...ha un padre molto severo, che lo segrega in casa obbligandolo a svolgere compiti, oltretutto fa il modello, è questo lo occupa molto, penso che sia una cosa bella per molte persone fare il modello, ma per chi lo fa da quasi tutta la sua vita senza avere la possibilità di avere una "vita", bhe penso che sia una crudeltà>>
Alzo lo sguardo vedendo Chat quasi triste, ma nello stesso tempo commosso.
<<Da come ne parli sembra che ci tieni molto a lui>>
<<Oh, si, è molto importante, anche se non lo faccio vedere, mi preoccupo per lui, è una delle poche persone di cui tengo molto, siamo amici, anzi, come dice lui sono la sua migliore amica, ma...>>
<<Ma?>>
<<Niente...smettiamo di parlare di questo, adesso sei arrivato, vuoi fare qualcosa?>>
Fa un piccolo sorriso perverso, per poi avvicinarsi.
<<Obbligo o verità>>
Lo guardo male, mentre lui sorride divertito.<<Primo. Questo è un gioco per bambini. Secondo. Lo hai voluto fare anche qualche sera fa, e mi hai obbligato a spogliarmi...e ricordi cosa è successo?>>
Fa una faccia finta pensierosa e poi divaga con gli occhi.<<Non saprei>>
<<Visto che non volevo farlo ti sei buttato su di me, ed io per difesa ti ho dato un calcio e sei stato per tutta la sera con un sacco di piselli surgelati tra le gambe>>
<<Vabbè...ti prometto che questa volta sarà diversa>>
<<No>>~~•~~•~~
<<Chat?>>
Controllo in bagno, ma non c'è. Ha voluto fare nascondino, ma per caso è un bambino di 10 anni e sembra solo fisicamente ad uno di 18?Controllo tutta la stanza ma niente, dove è andato quello squilibrato?
Decido di salire sul terrazzo, l'unico posto dove non ho controllato e dopo poco sento una voce.
<<Ce ne hai messo di tempo>>
La voce proviene alle mie spalle, quindi mi volto, ma la sua voce mi blocca immediatamente.<<Ferma!>>
<<Che c'è?>>
Dico un pò preoccupata, non muovendosi di un millimetro.<<Sono detrasformato>>
<<E perché?!>>
<<Perché volevo fare una cosa...chiudi gli occhi>>
Faccio come dice e subito dopo sento dei passi avvicinarsi, fino a sentirli così vicini da pensare che sia a pochi centimetri di distanza da me.Questa cosa mi mette un pò in agitazione, sapere che lui è davanti a me, senza maschera, e che da un momento o l'altro potrei benissimo sapere la sua identità.
<<Che vuoi fare?>>
Gli chiedo sentendo il suo respiro sulla mia pelle.<<Voglio prima chiedertelo>>
<<O-k>>
Rimane un attimo in silenzio e dopo poco ricomincia a parlare.<<Posso baciarti?>>
Appena sento quella frase rimango sorpresa. Perché vuole baciarmi?<<Cosa?>>
<<Non te lo ripeterò un'altra volta>>
<<Ma...cioè, perché?>>
<<Si o no?>>
<<Non puoi pretendere che ti risponda, queste cose non si chiedono mai, mi metti in una situazion...>>
Non finisco la frase che ho le sue labbra sulle mie.Le sue braccia attorno al mio bacino ed io istintivamente avvolgono le mie attorno al suo collo.
Sfioro la sua pelle, senza tutta.
Salgo verso i capelli e sono molto morbidi.
E profuma, non lo avevo mai notato, perché di solito non sono così vicina per poterlo sentire, ma anche se non l'ho mai notato...sembra di averlo già sentito questo profumo.Sento qualcosa di freddo sulla mia schiena.
Sembra la sua mano, è sotto la mia maglietta.
A quel punto, mi distacco, un pò lentamente, rimanendo con gli occhi chiusi.Mi mordo il labbro inferiore, per poi sospirare.
<<Perché lo hai fatto?>>
Gli chiedo, sentendo il suo respiro affannato sulla mia pelle.<<Perché...e da quel giorno che non faccio altro che pensare alle tue labbra, sono rimasto stregato da quelle labbra, anzi, sono rimasto stregato da te>>
Rimango in silenzio, sentendo attentamente la sua voce, troppo familiare.<<Quindi e da quel giorno che vuoi baciarmi?>>
<<S-i, ho cercato di controllarmi, di resistere>>
<<Perché? Perché hai cercato di resistere?>>Sento un silenzio improvviso, mentre rimango ancora nel buio.
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Forse Ti Amo.
FanfictionDopo un incontro un po' speciale tra Chat Noir e Marinette durante un attacco in cui scappa un bacio, un po' appassionato. I due iniziano ad avere dei dubbi sui propri sentimenti, e forse hanno un'attrazione tra di loro. Ma l'indecisione di Marinett...