Capitolo 9

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<<Perché non me lo hai detto prima>>
<<Cosa dovevo dirti?>>
Sospira, chiudendo gli occhi per poi ritornare a guardarmi.

<<Anch'io provo lo stesso per te>>
Si avvicina, toccando le nostre fronti.

<<Non è vero>>
Inclino la testa di lato, non guardandolo.

<<Invece si, secondo te perché ti avrei chiesto di uscire?>>
Chiudo gli occhi cercando di non piangere, per poi spingerlo.

<<Lasciami stare, smettila di mentire>>
Sento il suo sguardo su di me, ma non lo guardo.

<<Marinette non sto mentendo!>>
A quel punto i miei occhi cadono sui suoi, premendo le labbra.

<<Adrien tu non provi niente per me!>>
<<Perché continui a dirlo!?>>
<<Perché è la verità! Tu vuoi giocare solo con i miei sentimenti!>>

<<Non è vero! Non lo farei mai!>>
Lo guardo dritto negli occhi, facendo scendere una lacrima sul mio viso.

<<Ma lo hai già fatto>>
<<Cosa!?>>

Mi mordo il labbro, per poi camminare verso la porta per uscire, ma mi blocca ancora.

<<Che cosa stai dicendo?>>
<<Adrien lasciami andare ti prego>>

<<Perché allontani tutti? Perché non permetti di farti amare!>>
<<E tu perché continui a giocare con me?>>

Serra la mascella, avvicinandosi.

<<Io non ho mai giocato con i tuoi sentimenti!>>
<<E invece si! In questi ultimi giorni ho capito tutto Adrien>>
Mi guarda confuso, non riuscendo a capire di cosa io stia parlando.

<<Non...cosa hai capito?>>
<<Tu dici di non aver mai giocato con i miei sentimenti...ma provandoci con me sia da Adrien che da Chat Noir non ti sembra giocare, prendermi in giro?!>>
Mi guarda senza parole, cercando di parlare, ma non ci riesce.

<<M-marinette, n-non so d-di cosa tu stia p-pa...>>
<<Non provarci, non fare il finto tonto! Io ti credevo mio amico, almeno quello! Ma mi sbagliavo>>
Detto questo esco dallo spogliatoio, scomparendo dalla sua vista.

Non mi sento bene, e non voglio tornare in classe conciata in questo modo.
Con la faccia rossa e gli occhi pieni di sangue.

Così mando un messaggio ad Alya e la informò che vado in infermeria.
Dopodiché mi dirigono proprio li, cercando di riprendermi.

Dopo la campanella che indica la fine dell'ora e anche della giornata scolastica, mi dirigono all'uscita.

Non aspetto nessuno, non voglio rispondere alle domande di Alya e non voglio rivedere Adrien.

Quando gli ho detto di Chat sembrava sorpreso, ma so che sapeva benissimo di cosa stessi parlando.

L'ho riconosciuto quella sera.

Come ho fatto a non capirlo prima! Era così ovvio!
Stessi capelli, stessa altezza, stessa voce...stessi occhi.

Un'idiota proprio!

Vado dritta a casa, non mangio neanche, non ho fame, e mi butto sul letto a peso morto.

E pensare che per tutto questo tempo dietro a quella maschera c'è sempre stato lui.
Mi viene un nervoso!

Ad un certo punto sento un boato. Un'akuma!

<<Tikki trasformami!>>
Ma non succede niente.
Giusto! È stata per tutto questo tempo dal maestro Fu, doveva potenziare i suoi poteri.

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