*croix sur le coeur*

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*croce sul cuore*

Per la prima volta in tanti anni, Doppia D è in ritardo. Eddy fissa con sgomento l'orologio costoso che ha al polso, sbattendo le palpebre più volte. Dannazione, proprio oggi. Ha un appuntamento importante in tarda mattinata, non può fare tardi. Decide all'ultimo minuto di avviarsi verso la stazione degli autobus e di acquistare un biglietto. Schizza fra la folla con le mani perse in tasca, lo sguardo basso. La sua stizza è visibile a tutti, persino il sorriso della ragazza carina in biglietteria non fa sparire il cipiglio che mostra sul viso.
Poteva almeno avvertire.. guarda a terra, trovando una lattina schiacciata di chissà quale bevanda analcolica gassata, di quelle tanto dolci da rendere qualsiasi povero coglione inflazionato di zucchero a vita. Le tira un calcio, poi un altro. È un bel passatempo quando aspetti il bus in completo bianco firmato e il tuo amico ti molla , lasciandoti a piedi all'ultimo minuto, senza preavviso, senza una scusa, in uno dei giorni più proficui di sempre.
Pensa appena un istante di mandargli un messaggio, riflettendo sul motivo per qui Eddward non si è presentato. Magari ha preferito stare con Kevin. Per carità, è ben contento che i due abbiano una vita sessuale attiva, ma se il loro divertimento deve interferire coi suoi affari, la cosa non gli garba molto.
Saluta con un cenno del capo un ragazzo poco più grande di lui, il figlio di uno dei suoi clienti più stravaganti. Com'è che ha deciso di chiamare il povero ragazzo? Shinissi? Shinici? Shini-qualcosa, un nome giapponese improponibile che darebbe invidia ai creatori di manga. In effetti sembra proprio il protagonista di un fumetto, con le punte dei capelli color verde, gli occhi grandi, la sciarpa grande quanto lui e il cappotto colorato. Finge di essere improvvisamente molto preso dalla vetrina di un fioraio, assolutamente non interessato a intraprendere un qualche tipo di discussione con una persona che reputa inutile. Lui è una giovane promessa. Non ha tempo per certe cose. Non avrebbe nemmeno il tempo per prendere l'autobus, a dire il vero, ma gli imprevisti a volte capitano. Bisogna solo essere in grado di trovare una soluzione. Questo è senza dubbio problem solving, un'analisi delle problematiche e delle loro possibili risoluzioni in tempi brevi, una caratteristica che chiunque, nel campo del mercato, deve avere. Eddy ne ha piene capacità. Non era forse lui a trovare una soluzione a tutto, quando erano bambini? Lui era l'uomo delle idee, il nano con la lampadina perennemente accesa in testa, capace solo di ideare piani su piani per arricchirsi e comprare caramelle. Non è cambiato molto, in effetti. Con una differenza. Adesso, le cose che fa vengono apprezzate, e pagate bene. Nessuno mette in dubbio le sue capacità, il suo estro, il suo ingegno. La gente viene a cercarlo, non ha più bisogno di urlare a squarciagola per trovare dei polli da spennare. Offre un servizio artistico, e le persone lo apprezzano per questo. Quando Marcus lo aveva accolto come apprendista non si aspettava sicuramente di ritrovarsi tra le mani un giovane promettente pieno di idee innovative, ma non si era sentito intimorito a livello professionale. Anzi, lo aveva accolto, lo aveva istruito, lo aveva lasciato crescere sotto la sua ala per poi offrigli una collaborazione, garantendogli un ufficio e un buon nome di partenza dal quale ramificarsi. Come compenso avevano pattuito il dieci per cento di ogni lavoro. In cambio, Eddy poteva avere uno spazio in cui lavorare, clienti affezionati, bollette della luce da non pagare, numero dei fornitori migliori della zona e continui corsi d'aggiornamento. Mark era presto diventato un amico, non un datore di lavoro. Il divario d'età non significava nulla per nessuno dei due, avevano teste diverse e questo bastava.
Gli mancano gli anni spensierati di quando era bambino, ma era contento di come si erano evolute le cose. Si sentiva finalmente appagato. Ogni suo sforzo veniva riconosciuto. I suoi genitori lo apprezzavano, erano orgogliosi di lui. Non poteva chiedere di meglio.
Sono le otto e dieci quando finalmente l'autobus si ferma alla fermata per accogliere dieci persone in attesa. Eddy sale i pochi gradini, mostrando il biglietto al conducente, per poi prendere posto vicino al finestrino. Sbuffa, leggermente infastidito. Questo ritardo proprio non ci voleva. Prende in mano il cellulare, deciso a mandare un messaggio a Marcus per avvertirlo, quando sul display legge il nome di Doppia D.

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