Magari...

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"Noto con piacere che la vostra amica è in ritardo. Di nuovo" disse Heiji il quale, insieme a Conan, si era ormai stancato di aspettare. Erano seduti a quel tavolo ormai da mezz'ora e avevano fame. Molta fame. Ran e Kazuha avevano persino impedito di ordinare qualcosa. 

"Starà arrivando. Abbiate un po'di pazienza" cercò di dire Ran in modo dolce. E Conan ci cascò di nuovo. Subito  fece segno al suo migliore amico di calmarsi e di non rompere più le scatole.

E infatti, appena Ran terminò la frase, dal portone del ristorante apparve Yuko. Era tutta sorridente e camminava in un modo così elegante che sembrava non se ne accorgesse nemmeno. Parecchi ragazzi che erano seduti si girarono a guardarla ma lei sembrò non vederli. Ma Shinichi sì. E qualcosa dentro di lui si accese. Non sapeva cosa fosse ma sapeva che nessuno poteva guardare così sua sorella.

"Yuko! Siamo qui" esclamò Kazuha muovendo la mano per farsi notare dalla ragazza. 

"Scusate il ritardo ma ho dovuto litigare con l'autista. Non voleva darmi il resto perchè mi ha riconosciuta come la figlia di Yusaku Kudo e continuava a blaterare che fossimo troppo ricchi e sciocchezze del genere.." spiegò Yuko mentre si sedeva.

"Bene. Possiamo mangiare adesso?" chiese Heiji annoiato. 

"CIBO." urlò Yuko eccitata.


30 minuti dopo tutti e 5 stavano mangiando i propri piatti senza fiatare.

Yuko alzò un attimo lo sguardo e notò che davanti a lei c'era il piccolo Conan. Lo fissò per svariati secondi. Era strano. Molto strano. Quel bambino somigliava troppo a suo fratello. E anche il modo di fare era simile a lui. Poi scosse la testa e si concentrò di nuovo sul suo piatto.

-Che ne so io dei modi di fare di Shinichi? Di sicuro è cambiato in questi anni- pensò e cercò di scacciare indietro le lacrime.

"Allora Yuko. Come mai Shinichi  non mi ha mai parlato di te?" chiese Heiji. Conan, il quale stava bevendo soffocò ma cercò di riprendersi subito. Ran e Kazuha si girarono, anche loro curiose, verso la ragazza.

"Che ne so io? Non ero qui" cercò di evitare la domanda lei.

"Da quanto non vi sentite?" chiese nuovamente Heiji.

"Da 7 anni" 

Ran e Kazuha rimasero di stucco. Non riuscivano a descrivere il dispiacere che provavano in quel momento.

"7 anni? Come mai?" chiese Kazuha, cercando di essere, come il suo solito, discreta.

Yuko alzò lo sguardo dal suo piatto e i suoi occhi incrociarono quelli di Conan. Si fissarono per pochi istanti. Istanti che fecero capire a lui quanto avesse sbagliato a non chiamare mai sua sorella durante questi lunghissimi 7 anni. Istanti che lo uccisero. Continuava a guardare gli occhi della sorella, identici ai suoi, e cercava di non cedere. Per la prima volta da ormai 2 anni, Shinichi Kudo era disposto ad urlare in mezzo al ristorante la sua vera identità. Era disposto a chiedere scusa a tutti: ai suoi piccoli amici, a Kogoro, a Kazuha, a Ran e a Yuko. Soprattutto a Yuko. Ma non poteva. Non ce la faceva. E per quanto gli facesse male vedere la sorella all'oscuro di tutto, doveva proteggerla.

"Non lo sento da 7 anni perché.. è arrabbiato con me, credo" sputò fuori Yuko, togliendo lo sguardo dal bambino.

"Shin-chan ha scoperto della mia partenza solo il giorno stesso e credo che la cosa non gli sia piaciuta. L'ultima volta che l'ho visto di persona è stato proprio 7 anni fa, davanti al cancello di casa nostra. Stava lì, con il capo abbassato, mentre si fissava le scarpe. Non mi ha neanche salutato. E non credo abbia nemmeno pianto. Almeno io non l'ho visto piangere quel giorno. HAHAHAHAHA VABBE DAI PARLIAMO DI COSE ALLEGRE" concluse Yuko sorridendo e iniziando a parlare a vanvera.

I due KudoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora