È domenica mattina e prendo il telefono sul comodino,mi giro verso l'orologio che segna le 11:00,adoro alzarmi tardi quando non c'è scuola. Mi alzo e indosso dei jeans con un maglioncino bianco e le mie adorate adidas.
Scendo in cucina e vedo mia madre che prepara il ragù.
"Buongiorno"
"Buongiorno tesoro,domani non vai a scuola perchè dobbiamo andare in ospedale"
"Ah,okay""Mamma io vado a fare una passeggiata"
"Okay,torna in tempo per il pranzo"
"Certo"Esco di casa e mi incammino verso il parco più vicino,mi accorgo che c'è qualcuno dietro di me mi volto e vedo Justin.
"Hei"mi saluta con un sorriso stampato in faccia
"Buongiorno,Foster,che fai mi segui?"
"Nah,sto andando a comprare qualcosa da mangiare"
"Posso venire con te?"
"Visto che sei tu a non riuscire a stare senza di me?"sempre con quel sorriso a 32 denti
"Mi annoio e non ho voglia di tornare già a casa"
"Va bene"Ci incamminammo verso il supermercato senza dire una parola iniziava ad essere una situazione abbastanza imbarazzante..
"Allora Stewart come mai ti sei trasferita a soli due anni dalla fine della scuola?"mi chiese girandosi verso di me.
"Mio padre ha trovato lavoro qui e poi avevamo voglia di cambiare vita così ne abbiamo approfittato.."gli dissi a testa bassa.Dopo circa un'ora e mezza mi ritrovo davanti la porta di casa mia saluto Justin ed entro sperando che mamma non si fosse arrabbiata.
"Eccomi"Grido cercando di farmi sentire
"Finalmente,è pronto"
"Mhh ha un bellissimo aspetto"
Dopo aver mangiato corro nella mia camera e mi butto sul letto.Prendo il telefono e trovo alcuni messaggi:
DA AMBER:Oggi vuoi venire a casa mia?PER AMBER:Certo vengo per le 16:30
Non avevo tanta voglia di andare per il semplice fatto che non la conoscevo bene e mi sarei sentita a disagio ma avrei fatto uno sforzo.
DA CRISTAL:Allison sei una stronza non mi hai ancora chiamata dal giorno della partenza.
PER CRISTAL:Hai ragione,sto bene ti voglio bene.
Cristal l'ho conosciuta qualche anno fa perchè stavamo nella stessa scuola elementare a Los Angeles e mi manca tanto.
DA ANONIMO:Allison ricorda..un pezzo per volta,come si dice chi cerca trova.
Continuavo a ripetermi quella frase nella testa cercando di capire chi fosse e cosa volesse dirmi ma non gli diedi tanto peso.
Buttai il telefono dall'altra parte del letto e mi preparai per andare a casa di Amber.
Indossai un paio di jeans chiari strappati,una felpa nera e le adidas. Presi la borsa,le chiavi della macchina e andai a casa sua.
Arrivata davanti casa sua suono il campanello e ad aprirmi non c'è Amber ma un ragazzo alto capelli chiari,occhi azzurri e palestrato.
Per un attimo ho pensato di aver sbagliato porta.
"Ciao,sei qui per Amber?"mi squadra da capo a piedi come se fossi la prima ragazza che vede.
"Si,sono una sua amica.."dico abbassando la testa dall'imbarazzo.
"Prego entra"mi fa cenno con la mano e mi avvicino.Casa sua era davvero bellissima vidi Amber correre per le scale e scaraventarsi su di me abbracciandomi,io ricambio l'abbraccio e lei mo tira facendomi ritrovare faccia a faccia con suo fratello.
"Lui è David mio fratello"disse con aria contenta.
"Piacere Allison"allungai la mano con la speranza che ricambiasse senza fare figuracce.
"Piacere mio"mi strinse la mano e se ne andò.Io e Amber ci sedemmo sul divano con il plaid,una serie tv horror e le patatine,cosa volevo di più.
Iniziavo ad annoiarmi perchè il film non era per niente horror e mi venne sonno chiusi gli occhi per un attimo quando all'improvviso sentìi dei colpi sulla mia spalla,era Amber
"Allisooon che fai dormi??"continuava a picchiarmi.
"Mmhh,mi annoia questo film fa più addormentare che spaventare."dissi mantenendole le mani per fermarla
"Hai ragione vabbè che fai ceni qui?" Mi fissò con gli occhi spalancati come se avesse visto un piatto di pasta muoversi.Si era fatto tardi Amber mi obbligò a restare da lei a cena ma rifiutai.
"Magari la prossima volta oggi non posso fare tardi domani mattina devo andare in ospedale"dissi tutto d'un fiato. Sentivo gli occhi di Amber e David addosso.
"Cos'hai perchè vai in ospedale?"mi disse preoccupata.
"Tranquilla solo dei controlli"annuì e dopo averli salutati me ne andai.Tornata a casa andai a farmi una doccia,misi il pigiama e andai a dormire.
SPAZIO AUTRICE!
Siate attivi per il prossimo capito scoprirete una cosa terribile.
Fatemi sapere se vi piace.
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PER VINCERE BISOGNA IMPARARE A LOTTARE
AdventureAllison Stewart si trasferisce in una nuova,città New York e li conosce Amber che diventerà a breve la sua migliore amica. Viene a sapere di avere una malattia forse non curabile e per questo ha paura di innamorarsi.