Chapter 5

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Quando mi svegliai mi accorsi che erano le 11:00 saltai dal letto per capire se mia madre mi aveva lasciata dormire saltando scuola oppure non ho sentito la sveglia e i miei sono andati a lavoro.

Mi alzai dal letto e mentre camminavo mi sentivo stanca e non so perchè. Andai in cucina e trovai mia madre che stava cucinando la salutai dandole un dolce abbraccio e lei ricambiò.

"Tesoro ti ho lasciata dormire stamattina non avevi sentito la sveglia e sembravi stanca"mi disse continuando a girare qualcosa nella pentola.
"Grazie non avevo voglia di andare a scuola oggi."mi guardò quasi intenerita e io me ne andai.

Presi il telefono e trovai un messaggio

DA AMBER:Eiiiii lo sai che la settimana prossima andiamo in gita? Si va in Italiaaaa😍.

In Italia?oddio non ci sono mai stata ed era da un pò che convincevo i miei genitori ad andare.
Un filo di felicità attraversò il mio corpo non vedevo l'ora,ma non ero sicura di voler andare soprattutto in questo periodo.

PER AMBER: Sei seriaa? In che città?

Ero troppo emozionata e aspettavo con ansia la sua risposta.

DA AMBER:Verona,la città più romantica d'Italia. Non vedo l'ora di partire.

Era già sicura di andare lei è scommetto che avrebbe convinto anche me in ogni caso.

PER AMBER: Avrei voluto visitare un'altra città ma già l'idea di andare in Italia mi entusiasma quindi penso di venire.

Posso il telefono sul letto e mi scaraventai giù per le scale.
"Mammaaa oggi hanno dato la comunicazione della gita la settimana prossima in Italia." Si girò verso di me e sorrise.
"Che bello tesoro tu vuoi andarci?"mi chiese continuando a sorridere.
"Dopo tutta questa sceneggiata hai dubbi??"Scoppiammo a ridere entrambe.

                                      ***

20:00
Ero sola in casa e annoiata feci per andare in bagno quando vidi una porta chiusa dove non ero mai andata per tutto questo tempo.

Mi avvicinai e provai ad aprila senza nessun risultato,era chiusa a chiave. Stavo per andarmene quando mi ricordai che tutte le porte hanno le stesse chiavi così andai a prendere la mia e riuscìi ad aprire questa porta.

All'interno c'era una semplice stanza da letto di un ragazzo. Pensai che fosse delle persone che ci hanno preceduto ma guardando in giro trovai un bigliettino anonimo.
Mi avvicinai per raccoglierlo all'interno c'era una frase. "Allison scopri la verità per favore" Cosa voleva dire,cosa dovevo scoprire. Sentìi le dei passi per le scale e mi scaraventai fuori dalla stanza chiudendola a chiave di nuovo.

Mi girai e trovai i miei genitori alle mie spalle.
"Mamma,papà di chi è questa stanza? Perchè è qui  VUOTA"scandìi bene quelle parole per farmi sentire.
"Beh sarà di qualcuno che non conosciamo e che è stato in questa casa"provò a convincermi mia madre.
"Stronzate,mi avete detto che questa casa era solo la nostra e che per un periodo di tempo ci abbiamo abitato quando ero piccola." Lo guardai più nervosa del solito aspettando la verità,ma nessuna risposta.
"Adesso basta Allison vai in camera tua." Mi ordinò mio padre. Strinsi i pugni nervosa "prima o poi scoprirò la verità che vogliate o meno dirmela." Urlai allontanandomi da loro e chiudendomi in stanza.

"Non ho fame non chiamatemi"Urlai da dietro la porta sperando mi avessero sentita.

Dopo un pò sentìi delle grida decisi di alzarmi dal letto e affacciarmi per sentire meglio cosa stessero dicendo.
Scesi pian piano le scale,le voci erano più vicine. "Brad non hai capito che se lo scopre da sola non ci parlerà più? Non può sapere la verità è può semplicemente sapere un bel pò se rientra in quella camera perchè.." quando sentìi le ultime parole rimasi scioccata e corsi di nuovo in quella stanza.

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