"Se trova quella foto nell'armadio siamo fritti"le ultime parole di mia madre.
Corsi verso quella stanza ed entrai senza farmi sentire chiusi a chiave e mi scaraventai nell'armadio.Guardavo dappertutto ma niente ad un certo punto intravedo un cassettino a sua volta chiuso a chiave più sù c'era una cassetta dove c'era la chiave troppo facile pensai ma rischiai.
Aprii il cassetto e trovai come prima cosa una foto dove c'ero io,mia madre,mio padre ed un ragazzo però con la faccia tagliata non potevo sapere chi fosse. Forse era questo che dovevo trovare per capire,forse l'anonimo è questa persona,forse questa persona fa parte della mia famiglia. Troppe domande ma non capivo niente continuai a cercare invano mi arresi e tornai in camera mia.
Controllai il telefono sperando mi fosse arrivato un messaggio da quella persona ma niente. Andai a dormire o meglio ci provavo.
***
7:30
Dopo circa qualche minuto che continuavo a spegnere la sveglia decisi di alzarmi e vedendo l'orario feci più in fretta che potevo.
Indossai un paio di jeans neri,una felpa dell'Adidas e delle vans nere ai piedi. I capelli li lasciai sciolti erano così biondi e lunghi la paura di perderli e di rimanerne senza mi faceva rabbrividire.Scesi le scale lanciai un veloce "buongiorno" e me ne andai senza neanche mangiare. Arrivata a scuola decisi di dire fermi alle macchinette per mangiare qualcosa.
Mentre camminavo sentivo delle persone che mi salutavano e che mi chiamavano per stare con loro ma io quella mattina non avevo voglia di vedere nessuno. Presi una barretta è un caffè finito di mangiare mi diressi direttamente in classe.
Mentre raggiungevo la mia classe sentìi una voce roca chiamarmi da dietro non gli diedi molto peso,ma all'improvviso sentìi tirarmi un braccio e mi voltaì di scatto e vidi quegli occhi cupi che mi guardavano. "Quando ti parlo devi rispondere,non mi piace essere ignorato"mi disse Justin. Ma chi si crede di essere io non ho calcolato nessuno stamattina dovevo rispondere proprio a lui.
"Rispondo a chi voglio e faccio quello che mi pare non puoi darmi ordini."dissi tutto d'un fiato continuando a fissarlo.C'era un sacco di gente che assisteva a quella scena è non capisco perchè non si facciano i fatti propri. Justin si avvicinò ancora di più a me è mi prese il viso con le dita "Non rispondermi così o.." lo bloccai subito "cosa? Mi picchi?"continuava a guardarmi con quegli occhi così neri pensava di intimidirmi ma non è così. "Lo scoprirai la prossima volta"mi disse senza staccarsi da me. Mi stava infastidendo così gli diedi un calcio in mezzo le gambe,mi girai per andarmene ma lui mi prese in braccio.
"Lasciamiii,Justiin "continuavo ad urlare mi buttò giù e mi tappò la bocca. Aveva un profumo bellissimo ma non poteva farmi del male. Pian piano sentivo che la mia schiena si avvicinava sempre di più all'armadietto e anche la sua faccia. "Sei fortunata siamo a scuola.."mi disse senza staccarmi gli occhi di dosso "cosa avresti fatto altrimenti?" Si staccò da me e se ne andò senza darmi risposta mi faceva imbestialire un sacco.
Nervosa entrai in classe e fortunatamente non conoscevo nessuno così non potevano chiamarmi o parlarmi.
"Hai visto quel è la ragazza che ha dato un calcio ad Justin Foster,ha un coraggio eh" ma cosa può mai farmi quell'essere che tutti hanno paura di lui solo gli occhi intimoriscono leggermente.
Ora avevo biologia la mia materia preferita almeno qualcosa di bello in questa giornata.
Trovai Amber e mi misi vicino a lei."Heeeii finalmente stamattina mi hai completamente ignorata." Mi disse senza neanche guardarmi "scusa è che sono un pò nervosa oggi"lei si girò verso di me e mi diede una leggera botta sulla spalla per tranquillizzarmi "si vedeva per dare un calcio ad Justin Foster" alzai gli occhi al cielo e presi i libri dalla borsa.
Finita la lezione andammò entrambe nella classe di letteratura dove c'erano anche Justin con il suo gruppetto.
"Ragazzi oggi ho una bella notizia per voi,vorrei formare delle coppie per un lavoro di letteratura preferibilmente un ragazzo e una ragazza. Me lo consegnerete dopo la gita" perfetto pensai tra me e me.
"Signorina Smith lei lo farà con il signor Miller " Amber era felicissima e non smetteva di stritolarmi il braccio. "Signorina Stewart lei lo farà con il signor Foster" un colpo al cuore,non ci credo ma tra tante persone proprio lui. Mi girai verso di lui e mi fece un sorrisetto malizioso LO ODIO. Alzai la mano "posso cambiare compagno?" La professoressa mi guardò male "Signorina se lei poteva cambiare compagno non avrei fatto scegliere a voi?" Annuìi capendo che fosse un NO, sbuffai e tornai con la testa sui libri.
SPAZIO AUTRICE!
Per il prossimo capitolo non dovrete aspettare molto spero vi piaccia.❤️
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PER VINCERE BISOGNA IMPARARE A LOTTARE
AdventureAllison Stewart si trasferisce in una nuova,città New York e li conosce Amber che diventerà a breve la sua migliore amica. Viene a sapere di avere una malattia forse non curabile e per questo ha paura di innamorarsi.