Jungkook è uno spacciatore e Taehyung un modesto studente che lavora in una caffetteria per avere qualche soldino.
Si conosceranno in un modo molto singolare e Jungkook farà di tutto per conquistare quel ragazzo che è riuscito a cogliere il suo inte...
Ok allora, non vorrei rompere le palle con un annuncio iniziale ma sono davvero incazzata al momento.
Se voi foste così carine da andare al primissimo capitolo, quello della intro e aprire i commenti della gif "pick your poison", capirete.
Questa ragazza dunque ha scritto cose abbastanza brutte e quindi io ci terrei a sottolineare una cosa.
Io NON ho mai obbligato nessuno a leggere questa storia, non ho mai detto a nessuno "la mia ship è più vera della tua", ok ammetto che a volte l'ho pensato ma non l'ho detto, e soprattutto non mi sono MAI permessa di andare su storie altrui iniziando ad insultare 1-la ship 2-la trama e 3-l'autrice.
Sono solo profondamente delusa, tutto qui, se vi va andate a leggere e scrivete anche voi una risposta, io il mio l'ho detto, per il resto....
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A voi il capitolo.
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"Stai tranquillo pasticcino, volevo solo il mio bacio del buongiorno"
Dico fermandomi davanti a lui siccome ha smesso di retrocedere a causa del lavandino dietro di lui
Lo prendo per i fianchi e lo alzo facendolo sedere sul marmo del lavandino appunto , mettendomi tra le sue gambe
"Ma come siamo eleganti oggi, aspettavi qualcuno in particolare?"
Chiedo avvicinandomi a lui mentre le sue mani bagnate si posano sulle mie braccia
"Beh prima di tutto sta fascetta per i capelli ti rende ancora più sexy del solito e la cosa non va bene perché attiri attenzioni indesiderate oltre la mia"
Sussurro sulle sue labbra passando una mano tra i suoi capelli e tirandoglieli indietro in modo da esporre il suo collo
"E poi sto cravattino mmh, fa molto "pornostar""
Come ormai d'abitudine gli mordo il collo facendolo soffocare un gemito
"Ieri sera avresti potuto fare un audio anche mentre gemevi il mio nome lo sai? Avrei apprezzato parecchio..."
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"T-ti ho dett-JUNGKOOK!"
urlo quando non mi ascolta, troppo preso a mordermi ancora il collo.
Prendo un lembo di pelle dalla sua pancia pizzicandolo per farlo allontanare ed in quel momento gli tiro un calcio nel punto critico di noi maschi.
