•capitolo quindici•

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Aveva i capelli spettinati, e stava ridendo.
"Ma tu sembra divertente? E cosa ci fai a casa mia? Come sei entrato!" Chiesi arrabbiata.
"Oh, calma Anastasia, una domanda per volta" disse sistemandosi i capelli, e sedendosi sul letto.
Odiavo essere chiamata dalle persone per il mio secondo nome.
"Allora, sono entrato dalla finestra, l'hai lasciata aperta, sai che possono entrare i ladri!" Disse.
"Ma come sei arrivato?" Chiesi.
"Ho saltato l'ultima ora di lezione di francese, e sono venuto con la mia moto."  Disse tranquillamente.
"E nessuno ti ha visto?!" Chiesi sorpresa.
"Non c'era nessuno a casa, tuo fratello mi ha mandato un messaggio con scritto che non era a casa, perché pensava sarei passato a casa sua, ed infatti e quello che ho fatto." Disse.
"E ora preparati, che andiamo fuori."
Disse mettendo le mani nelle tasche dei suoi jeans.
Lasciandomi a bocca aperta.
"Se pensi che io esca con te, ti sbagli di grosso." Dissi, incrociando le braccia sul petto.
"Si, mica penserai di stare a casa tutto il pomeriggio a non fare nulla, poi i tuoi non ci saranno neanche" disse facendo spallucce.
E prendendo dalla sua tasca un post-it, con scritto:
Ciao ragazzi,
Ritorneremo domani mattina da lavoro, mi dispiace, ah, e niente feste, o robe del genere.
A domani.

Perfetto..
"Va bene, esco con te, ma cosa non va nel mio look?" Chiesi.
"La felpa di due taglie in più" disse indicando la mia felpa preferita rosa.
"Va bene,ma adesso esci dalla mia porta, che mi cambio" dissi sbuffando.
"Puoi farlo pure davanti a me, mica ti mordo" disse ghignando.
"Fuori da qua!" Gridai.
"Va bene, va bene, aggressiva.." disse, ricordandomi il primo giorno in cui ci siamo incontrati.
E uscendo fuori dalla porta.
Indossai un top bianco, ed una giacca di pelle nera.
Andai in bagno, e misi il fondotinta, e un rossetto rosa chiaro.
Uscii dalla camera.
E mi diressi verso il salotto.
Si girò.
"Ne hai messo di tempo-" disse fermandosi, squadrandomi tutta.
Lui sì che sa come mettere a disagio le ragazze.
"Ma tu.. tu.. mi vuoi morto" disse avvicinandosi.
"Perché?" Chiesi incrociando le braccia sotto ai seni.
"Perché con questi vestiti, sei estremamente sexy, dovresti metterteli più spesso" disse sorridendo maliziosamente.
Si avvicinò di più, stavo per scontrarmi contro la parete.
Quando feci per andare avanti, mi bloccò i fianchi con le mani, tenendomi ferma sul muro.
Mi guardò intensamente..
Il verde dei suoi occhi era diventato chiaro, rendendoli più magnetici, e aveva le labbra socchiuse.
Si avvicinò di più scontrando i nostri petti.
Chiusi gli occhi, per non so quale motivo.
E poi poggiò le sue morbide labbra, sulla mia guancia, lasciandovi un bacio.
E raggiungendo la porta.
"Allora.. rimani lì o andiamo?" Chiese aprendo la porta.
Quasi rimasi delusa.
Ma perché mi aspettavo di più?..
Perché forse ti stai innamorando?, non so Brook. Quante volte te lo devo sottolineare?..
Non mi sto innamorando. Anzi non lo so nemmeno io.
Lo raggiunsi pensierosa.
Prese il telefono e digitò qualcosa velocemente, e poi riporse il telefono nella sua tasca.
"Andiamo, i ragazzi ci stanno aspettando" disse quando raggiungemmo l'auto.
Aspetta..
I ragazzi?
Ah.
Pensavo fossi un'uscita da soli. Ma c'erano pure gli altri.
Ma cosa mi aspettavo?..

Spazio autrice
Scusatemi per questo capitolo brevissimo😅
Per colpa della scuola non ho tempo di scrivere, cercherò del tempo dedicato alla storia.
Un bacio😘
-Jane

My bad boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora