-C'è un after party, a casa di Dani, ci andiamo?- ci chiede guardandoci una alla volta negli occhi.
-Avevamo comunque in mente di rimanere sveglie tutta la notte, no?- domando, dando automaticamente la mia risposta, almeno non ero l'unica a dire di si. Chissà solo se torneremo a casa entro l'ora di colazione.
-Bene, non c'è molta strada da fare ma è comunque un po' distante da qua, dobbiamo uscire ora e camminare, lui è già andato- spiega, e successivamente ci ritroviamo per le vie di Roma a cantare qualcosa, in attesa di arrivare a casa del un nostro compagno di scuola.
-Guardate, eccola la- ci indica Nadia con il dito, una grande casa con le luci tipiche da festa e la musica che si sentiva ad una certa distanza.
-Miseria che roba...menomale che non abita molto vicino al centro- sussurro lanciando sguardi ovunque a quel posto.
Dopo aver attraversato il giardino ci avviciniamo alla porta, mentre un dubbio mi assale.
-Nadia, chi ci ha invitate a venire qua?- domando fermandomi sui primi scalini, guardandola dal basso mentre aveva già bussato.
-Dani, quando eravamo ancora al locale, poco prima che ve lo dicessi- risponde, ma ancora non mi quadravano le cose.
Nadia è una delle ragazze più considerate della scuola, oltre che rappresentante della sua classe, ma la cosa strana e che Dani abbia invitato tutte noi.
-Nadia, Dani è...- inizio a dire, ma la porta si rivelandoci il viso del proprietario, che saluta Nadia come se fossero migliori amici, facendoci poi entrare.
Camminiamo ad un passo lento ed estenuante, come quando fai una fila lunghissima e che praticamente non si muove, ma per il semplice motivo che ognuna di noi sta rivolgendo la parola al ragazzo sulla porta.
-Ciao anche a te Dani- dico rivolgendogli uno dei miei migliori sorrisi improvvisati, magari non finti ma comunque veri, almeno in parte.
-Siete le prime, avete camminato così velocemente?- domanda mentre chiude la porta, visto che sono l'ultima ad esser entrata in casa sua.
-A dire il vero non ci ho fatto caso, ma siamo in sei, non abbiamo pensato al tempo- rispondo, mi veniva così naturale rispondergli, e mi sembrava così strano considerata la piega che avrebbe preso quella festa.
-Meglio, si sa che il primo quasi sempre ha un servizio migliore no? Da bere, da mangiare e...la possibilità di scegliere la musica, almeno è così che si farà oggi- dice accompagnando me e le altre in salotto, dove c'è più spazio.
Appena giro l'angolo e vedo la stanza senza nessun altro, sospiro sollevata, senza nemmeno sapere di star trattenendo il fiato.
-Sistematevi pure, la ci sono gli amplificatori, in cucina da bere e da mangiare, io vado a sistemare altre cose- dice, sparendo nella direzione della cucina, o dell'ingresso...chi lo sa.
-Anche a te è sembrato strano che non- inizia a domandarmi Anna.
-Si, anche io ho notato la sua assenza, credo di aver trattenuto il fiato per tutto il tempo- spiego accennando una risata mentre vado verso la postazione della musica.
-E come ti senti?- mi domanda seguendomi, le altre erano andate a prendere da bere.
La gente ancora non è arrivata, perché ci mettono così tanto? Noi siamo venute a piedi e ci abbiamo messo di meno, o forse volevano aspettare un po' perché sono più...notturni.
-Alla grande, anzi, il termine adatto è sollevata se devo essere sincera- rispondo alzando le spalle e cercando un'altra canzone, toccando con il dito la parte dello schermo in cui compare il titolo Mayores di Becky G.
-Vuoi che vada a chiedergli se verrà?- mi domanda, il suo tono non era divertito, ne aveva intenzione di esserlo, ma solo di reale interesse.
-Meh, va bene, io tanto non penso mi muoverò da qua- dico in risposta alla mia migliore amica con un sorriso. Dopo un po' lei si volta e va a cercare Dani, lasciandomi sola.
La musica è abbastanza alta, di conseguenza non avrei sentito nessuna parola, figuriamoci se fossero stati in un'altra stanza.
Inizio a canticchiare la canzone, sicura che non si sarebbe sentito nulla visto il volume.
Prendo il telefono e mi appoggio al tavolo della console, osservando una foto del proprietario e del suo migliore amico, non so esattamente perché, ma mi è venuta in mente e come per non dimenticarne i dettagli, l'ho osservata. È così spontanea, una delle poche che abbia mai visto.
-Dove diavolo è finita- mormoro, bloccando lo schermo dopo pochi secondi, lascio il telefono sul tavolo e vado a cercare la mia migliore amica.
Non appena supero il muro divisorio della stanza per andare verso la cucina, mi ritrovo la persona che cercavo uscire da quest'ultima e la persona che cercavamo, scendere dalle scale.
-Trovato- dice Anna, vedendo me ferma e Thomas sugli ultimi scalini in alto con Dani.
-Non sei di aiuto- mormoro dopo averle afferrato il braccio e aver attraversato il corridoio per tornare da dove è arrivata lei.
-Pensavo fossi andata a cercare Dani- dico prendendo una bottiglia di birra.
-Lo stavo facendo, ma non sono salita al piano di sopra, sarebbe stato imbarazzante se l'avessi trovato in chissà che condizioni- risponde rubandomi quello che ho in mano e bevendone un sorso, tornandomi poi l'oggetto.
-Credevo fossimo noi le prim...ehi!- esclamo alzando infine le sopracciglia.
-Scusa, ma è il suo migliore amico, non saremmo mai arrivate prima di lui, neanche volando- risponde accennando una risata alla prima parola.
-Le altre dove sono? Sembra che sia la nostra l'unica presenza in questa casa- domando inclinando la testa su un lato, bevendo anche un sorso dalla bottiglia.
-Nel giardino sul retro, dai andiamo, non puoi evitarlo per sempre, no?- domanda prendendomi a braccetto e andando verso la porta per poter raggiungere le nostre amiche.
-Si chiama osservare da lontano, ma non credo nemmeno che farò più quello, devo solo interessarmi ad un'altra persona- rispondo quasi con convinzione, stupendo anche me stessa.
Dopo nemmeno un minuto arriviamo dall'altro lato della casa e ci sediamo su alcuni divanetti insieme a Nadia e il resto del gruppo, già in compagnia di Dani e Thomas.
-Dani, non stai alla porta?- domanda Nadia accennando un sorriso.
-Un altro nostro amico se ne occupa, dovrebbe arrivare a minuti con la prossima carrellata di gente- risponde a tono e con la stessa espressione.
-Andate alla festa di Halloween insieme?- domanda invece Thomas a tutte noi.
Le ragazze mi guardando mentre bevo un sorso di birra.
-Che c'è?- domando sottovoce e aggrottando le sopracciglia, se solo pensano che risponderò si illudono.
Oh e va bene.
-Si, andiamo insieme- rispondo, riportando l'attenzione sulla bottiglia verde petrolio.
Ricevo da parte di Anna, Nadia e Giada un'occhiata confusa e una stupita dai due ragazzi davanti a noi.
-Mi sono ritrovata due prevendite nella borsa dopo le ore di ginnastica, credo di sapere chi sapere chi sia stato...Nadia, Anna, avete presente Gioele Baciga? Il GB di cui vi parlavo? Ha la classe sotto la mia, credo sia lui- dico, non sapendo se i due ragazzi hanno sentito o meno.
-Davvero? Non è quello con l'orecchino a sinistra?- domanda Anna stupita dalla mia constatazione.
-Si, lui, vieni dentro? Così prendo altro, ho finito la birra- dico alzandomi, sentendo le gambe come gelatina.
Fortunatamente non vengo seguita solo da lei, ma anche da Nadia.
-Grace sei sicura che sia stato Gioele a darti le prevendite?- mi domanda Nadia mentre verso un altro drink in un secondo bicchiere.
-No, ma ho fatto una riflessione, e ne ho anche la prova- rispondo bevendo un sorso di quello che ho in mano.
-Sta mattina ero con Anna ai bagni del piano inferiore del tuo piano, stavamo parlando di quello che è successo e qualcuno era fermo al piano di sopra ad ascoltarci, infatti era ancora la quando sono salita per tornare al laboratorio- spiego muovendo lentamente la mano per creare delle onde nel bicchiere.
-E quindi? Hai scoperto chi è? Di conseguenza è lo stesso GB del bar poco fa- mi chiede la mia migliore amica avvicinandosi.
-Gioele non era al bar sta sera, lo so perché me ne sarei accorta, io e Anna parlavamo di Thomas definendolo il golden boy, GB sta per quello credo, furbo a firmarsi così, se è stato veramente lui- spiego alzando le spalle.
Di certo non era uno scherzo della birra, ho mangiato come non mai, l'alcol non mi è ancora andato alla testa.
-Fammi rivedere il biglietto- mi chiede Nadia porgendomi la mano, sulla quale appoggio il foglietto che lei poi guarda.
-Allora? Dici che è la sua?- domandiamo in coro io e Anna.
Nadia annuisce, confermando i miei "sospetti". GB era Thomas De Luca.|ANGOLO AUTORE|
Buon lunedì! Oggi pubblico a quest'ora perché sta sera non riuscirei, essendo fuori casa e senza il pc a portata di mano, lo so, potrei fare dal telefono, idem con la playlist, ma sono più veloce e attenta in un altro modo.
Alcuni mi hanno scritto che avevano dei sospetti su chi fosse la persona, bingo! Avete indovinato, eccovi qua il capitolo e la playlist già pronta, l'account è sempre quello: Michela Schistad.
STAI LEGGENDO
Not an ordinary day
Novela JuvenilC'è un solo tipo di shock peggiore rispetto all'imprevisto: il previsto per il quale ci si è rifiutati di prepararsi. -Mary Renault "Non lo credevo possibile, arrivare fino a questo punto e ritrovarmi con la mente catapultata indietro nel tempo, imm...