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Richard poteva vedere delusione, tristezza e odio nello sguardo di Christopher e non poteva che chiedersi che cosa avesse passato la sua famiglia, ma voleva rallegrarlo un pò.

-Mia madre a volte dice a me e ai miei fratelli che non sa più come sopportarlo, e con gli anni il suo russare si é fatto sempre più forte e per lei dormire é impossibile. Una volta ha pensato di soffocarlo, ma poi ci ha ripensato.-ridacchió e sul volto di Christopher spuntò un sorriso.

-Come é tua madre?-gli chiese

-Mia madre...-inizió Richard-É la donna più bella del mondo. Ha avuto me e i miei fratelli da molto giovane, si é sposata molto giovane con il suo vicino di casa. E non se ne pente. É felice della sua vita. Lei é il nostro tesoro più grande.-gli occhi di Richard si ammorbidirono-Per lei farei di tutto.

-Anche io per la mia. Sarei pronto a tutto per offrirle una vita migliore e esaudire ogni suo desiderio.-gli occhi di Christopher si incupirono leggermente-Per vendicarla di tutto il male e il torto che le é stato fatto.

Nella testa di Richard era come se si fosse acceso una lampadina.

-Fai questo per lei?

-Per lei. Per me... E tutto quello che verrà.-rispose guardandolo dritto nei occhi.-Accadranno tante cose. Pericolose e belle. Molto belle.


Rientrarono a Loja insieme a Richard, che era uffialmente un uomo di fiducia e che quindi lo doveva seguire ovunque, anche in casa di sua madre e sua nonna.

Sua madre voleva fargli delle domande sul ragazzo, ma lui le sviava e in più era molto concentrato sulla formazione della sua Familia. Yashua aveva trovato dei ragazzi validi e coraggiosi, ma tra tutti c'era questo ragazzo, era il più grande, e lo attirava molto. Non sembrava avere paura di nulla e lottava come una bestia. Sapeva come tenere in mano un'arma, forse non era la prima volta.

Si chiamava Johann Vera ed era ecuatoriano come lui. Erano gli unici, tutti gli altri erano un misto: Cuba, Colombia, Uruguay e Venezuela.

Qualcosa gli diceva che di Johann poteva fidarsi esattamente come ormai si fidava di Zabdiel e Richard.

Nel tutto mancava solo una cosa: la casa.

Chiamò Zabdiel, Richard e Johann affinché lo scortasseró fino a lì. Fece andare con loro Johann per fargli capire che lui era ad un passo in avanti rispetto agli altri.

L'ultima volta che aveva visto la villa era un pò distrutta per via dello stato di abbandono, ma in quel momento, quando lo rivide era completamente diversa. Anche i muri esterni erano diversi, Yashua li aveva fatti dipingere di bianco, prima era gialla. Quando entrarono era ancora meglio. I suoi ricordi da bambino della casa erano sbiaditi ma ricordava le pareti di pietra e il mogano sul pavimento, e Yashua aveva fatto cambiare tutto. La moquette e la carta da parati, la disposizione dei mobili e le porte. Non poteva che sorridere e battere le mani a Yashua.

-Bel posto-disse Zabdiel guardando sulle scale.

-Yashua é stato molto bravo.-disse solo Christopher sedendosi su una poltrona molto comoda, e in quel momento decise che sarebbe stato la sua poltrona e nessuno avrebbe dovuto toccarla.-Johann, vieni qui.

Il ragazzo lo raggiunse.

-Tu e gli altri non vivrete qui.-disse subito-Ma vi voglio vicini. C'è una villa a centro metri da qui, disabitato da anni. Verrà sistemato già da domani e ve ne occuperete voi. Fate mettere quello che vi pare basta che ci possiate dormire.

-Ok.

Si stava completando il suo regno, mancava solo una cosa.

Comunicarlo a sua madre.

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