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L'aria era davvero calda, molto più che in Ecuador. Se lo doveva immaginare, ma anche era pronto, anche perché non si immaginava di poter mettere piede nella meravigliosa Cuba, ma era lì.

Quel viaggio era dovuto ad un affare grosso che gli avrebbe portato più che bene. Tre giorni prima era stato contattato da un certo Christopher Jaureguai che aveva un urgente bisogno di incontrarlo per parlare di affari.

Aveva fatto fare delle ricerche da Richard e Zabdiel, che insieme all'aiuto dei ragazzi scoprirono che si trattava di uno dei più grandi clan in Cuba. In passato era comandata da Mike Jaureguai, ma dopo la sua morte era passato tutto nelle mani del primo genito, cioè quel Christopher.

Una volta giunti all'hotel prenotato in precedenza da Zabdiel stendono un piano sul come presentarsi, dato che i cubani erano famosi per la loro doppia faccia.

-Zabdiel verrai con me, Richard e Johann controllerete gli uomini in casa, mentre tutti voi starete dietro a controllare tutta l'area. Chiaro?

-Si Jefe.

-Bene, andate a prepararvi.

Uscironi tutti dalla stanza e rimasero solo Christopher e Zabdiel.

-Sei sicuro?-chiese Zabdiel

-Me lo hai chiesto almeno 13 volte e la mia risposto é sempre lo stesso. Si, sono sicuro.

-Christopher, siamo riusciti a trovare quelle poco informazioni con grandi difficoltoso. Non sappiamo praticamente niente su di loro e nessuno ne vuole parlare. Chi sono?

-Proviamo a capirlo.-concluse Christopher con una pacca sulla spalla.

Lasciarono l'hotel qualche ora dopo per raggiungere la villa Jaureguai. Non c'era nessuno ad attenderli il che era strano. Si guardarono tra di loro.

-Dobbiamo bussare?- fece Richard

Un rumore li distrae. La porta venne aperto piano da qualcuno.

-Entrate.-disse una voce femminile

-Ci sono i fantasmi?- chiese in un sussurro Zabdiel

Fecero contemporaneamente un passo in avanti, e poi un altro finché non si ritrovarono dentro. Si guardarono intorno per capire se c'era qualcuno.

-Seguitemi.

Sobbalzarono tutte e due quando la figura femminile si paró davanti a loro. Era bassina, capelli corti biondi castani. Non poterono vedere altro perché lei dava le spalle e camminava dritta senza guardare indietro. Li condusse in un soggiorno sfarzosamente arredato. La ragazza indicò il divano.

-Sedetevi, la Signora arriva subito.- disse per poi sparire poco dopo.

-La Signora?- quasi gridò Christopher- Non avevate detto che era un primo genito?

-Ehm...Noi...

-Non so perché ma credono tutti la stessa cosa.

Si voltarono verso la voce. Era una ragazzina, avrebbero scommesso che avesse l'età di Zabdiel. Aveva i capelli lunghi e neri come la pece, una postura fiera e arrogante.

Aveva la pelle bianca che faceva risaltare i suoi occhi verdi. Ed erano quelli che misero qualcuna in guardia.


Uscire da quella casa era stato la cosa più bella della giornata. Si sentiva soffocato lì dentro, soprattutto con lo sguardo di lei addosso. Una volta fuori si sentì molto meglio.

-Ha qualcosa che non mi convince.- disse Richard

-A me non piace.-decretó Zabdiel

-Ma ci potrebbe essere utile un giorno.

-Ti fidi di lei?-gli chiese Richard

-No.

Si fermò di colpo. C'era qualcosa che si muoveva in un vicolo semi buio. Gli  pareva una persona... quasi un bambino.

Iniziò ad avvicinarsi, ignorando i richiami di Zabdiel. Piú si avvicinava e più poteva riconoscere la sagoma di un bambino denutrito e sporco.

Si inchinó davanti al corpo. Sente dei singhiozzi. Sta piangendo.

-Ehi...-disse toccando la spalla con una punta delle dita.

La testa scatta e un paio di occhi verdi lo guardarono pieno di paura.

-Stai bene?- sapeva che era una domanda stupida. Si vedeva che non poteva stare bene.

-É andata via.-disse con la voce rotta dal pianto.

-Chi?

-Sono da solo. Non c'è più.- Christopher non riusciva a capire cosa volesse dire. Lo osservò meglio.

Aveva addosso degli stracci sporchi e strappati. Puzzava e la sua pelle era... inesistente.

Era magrissimo, vedeva le ossa uscire e il suo cuore si strinse forte.

-Ho tanta fame.- disse il bambino con un filo di voce prima di svenire tra le braccia di Christopher.

Buon 2019! Io non ho propositi e non ne faccio neanche perché non valgono niente per me. Siete riusciti a prendere i biglietti? Mi é toccato prendere solo quelli per Milano perché ancora non sono sicuro di riuscire ad andare a Napoli.

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