---NARRAZIONE DEL NARRATORE---
Appena girato, Bok vide un ragazzo:aveva pressapoco la sua stessa età e un aria sveglia (al contrario del nostro protagonista): il giovane aveva, oltre a quella sveglia, un aria irritata "...e l'erba viola... me la devi pagare" disse con uno sbuffo.
Capendo che non si sarebbe liberato facilmente di quella peste, Bok offrì la statuetta come pagamento e si stupì per la faccia contenta del ragazzo che poi disse "non ci posso credere! È assolutamente realistica e di certo vale molto di più dell' erb... Cioè, grazie".
Il ragazzo si chiamava Jack e lavorava per il negozio chiamato "NEGOZIO PER ALLENATORI ESPERTI: OGGETTI E POKEBALL INTROVABILI ALTROVE" con il padre.
Dopo le presentazioni, Jack decise di seguire Bok perché voleva assolutamente vedere una lotta pokemon dal vivo, nonostante il nostro protagonista non era entusiasta di avere un chiacchierone del genere (parlò per tutto il tragitto per la palestra riguardo a degli effetti secondari dell' erba viola e altre cose che Bok non aveva ascoltato) appresso.
Bok però, che aveva parlato molto poco, decise infine di chiedere al compagno cosa rappresentasse la statua in legno che lui gli aveva regalato: con un sorriso canzonatorio all'ignoranza del ragazzo, Jack rispose che quella statua era la rappresentazione del leggendario pokemon che viveva nella sorgente leggendaria sulle alte montagne rocciose: Bok fece finta di saperlo già dal prima, ma lo sveglio Jack non abboccò.
La palestra (o meglio il castello) si trovava fuori dalla città di almeno 4 chilometri e si ergeva in tutto il suo splendore (era fatto d'oro) davanti ai due ragazzi stupiti; all'entrata trovarono un Will vestito in abito settecentesco (con tanto di parrucchino buffo e monocolo) seduto al bancone di accettazione che leggeva un giornale.
Il pokemon emesse solo un monosillabo:"sii?" dopo svariati minuti di silenzio
"Sono Bok, e sono qui per sfidare la palestra di Ottavia" disse Bok in tono solenne, "un attimo solo" fu la risposta.
Quello che doveva essere un attimo si trasformò in una mezz'ora abbondante durante la quale la creatura continuò a leggere un enorme papiro con aria interrogativa; "che fortuna! Abbiamo un buco libero proprio adesso per la sfida!", Bok si sentì molto felice così come il suo compagno, che era stanco di aspettare, ma un occhiata seria del pokemon interruppe il momento di gioia "ragazzo, quanti soldi hai?".
"Stavolta non ho intenzione di pagare" pensò il nostro protagonista che disse poi "mi spiace ma non ho niente"
"Neanche un oggettino?"
"Niente"
Ma proprio niente di niente?"
"No"
Il pokemon si fece di nuovo serio "allora dovrò addebitare il prezzo a tua madre, dimmi il suo nome e il suo indirizzo"
Bok, ostinato a non voler sborsare nulla, inventò "Agatha Christie, via Viosa 7... Ehm...Maru city"
"Mmm... Bene, accomodati" disse il pokemon dopo aver annotato con cura le informazioni: un enorme portone si spalancò davanti ai due ragazzi che entrarono in un' enorme stanza dorata, a un certo punto si udì una voce di altoparlante che diceva...
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A crazy Adventure in the pokemon world-The adventures of Bok
AvontuurBok, un ragazzo di 12 anni della regione di Booken, inizia il suo cammino con un unico obiettivo: diventare il campione pokemon. BOK si farà strada tra mille situazioni stravaganti e no-sense, combatterà il perfido team Rocket ma non solo...