anima di lupo parte 5

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Mi alzo dal letto e vado in bagno. I capelli sono tutti ramati, ma non mi spavento, ora so la verità. 
Non so bene come non farmi vedere da mamma con questo nuovo colore, quindi mi sa che mi metterò una felpa aperta con il cappuccio. 

Oggi vorrei parlare con Camilla di ciò che so di lei. Spero che non abbia più questi istinti verso di me e che non voglia più farmi del male.

Mi sto abituando all'idea di ciò che mi sta accadendo anche se mi sembra tutto un sogno. 
Mi lavo i denti, mi lego i capelli e me li copro con la maglia. Scendo al piano di sotto con lo zaino in spalla scendo al piano di sotto. 

Mamma, come ogni mattina, chiede se voglio mangiare qualcosa, io le rispondo che sono apposto così. 
"Pronta per tornare a scuola?" mi chiede lei " non farti sospendere ancora." 

Mi incammino verso la porta sorpresa che non abbia notato che stranamente sto indossando il cappuccio dentro casa. Faccio per uscire fuori, ma mia madre mi ferma:

"Ah tesoro! Quasi dimenticavo: ne ho parlato con tuo padre." mi guarda con il suo sguardo penetrante di quando sta per dirmi qualcosa di brutto "Sei in punizione." 

Appunto. Cerco di dibattere e di trovare qualche scusa ma lei mi spinge fuori di casa con un sorriso mieloso "Buona giornata tesoro vado a sequestrarti il portatile" 

Mia madre è proprio bastarda! Non sono più tranquilla come lo ero appena alzata, adesso sono nervosa e frustrata. Dopo tutto quello che ho passato mi vuole mettere in punizione? Ma via!!! 

Poi però mi rendo conto che mia madre di tutta questa faccenda non ne sa proprio niente e, in effetti, sta facendo solamente la mamma. Però... il mio portatile!!

Arrivo a scuola e mi siedo nel banco accanto a quello di Camilla. Strappo un fogliettino dal quaderno di italiano e ci scrivo velocemente sopra:

TI DEVO PARLARE

Lo accartoccio e lo lancio sul suo banco. Lei lo apre subito, lo legge, deglutisce e poi scrive velocemente una risposta:

ANCHE IO.

Non è che mi piaccia particolarmente quel punto infondo alla frase però cerco di controllarmi. Devo rimanere calma, mi devo ricordare qual è il mio scopo: riallacciare i rapporti con lei. La mia amica. 

A pranzo ci sediamo una di fronte all'altra. Lei è composta e sta bevendo dell'acqua con la cannuccia, ma tutte le volte che deglutisce fa una smorfia, e so perché. 

Penso che dovrei iniziare il discorso io così prendo coraggio e sparo:
"So cosa ti prende e che cosa sta succedendo, vorrei ce tu mi ascoltassi e che non mi dia della pazza e che resti seduta finché non ho finito." dico tutto a un fiato. Lei annuisce silenziosamente, mi guarda dritta negli occhi con i pugni serrati come se si stesse trattenendo dal saltarmi addosso. 
Le racconto tutto per filo e per segno quello che ho letto su quell'articolo che ho trovato su internet. Le parole mi escono molto lentamente e a fatica, voglio che mi creda così tanto! 
"Ok"

OK? Cooooooosa? 

"Mi prendi per il culo?" ribadisco io in maniera, che devo dire, è veramente poco fine. 

Lei deglutisce e cerca di mantenere il controllo.
"Mi sto veramente contenendo nel fare cose di cui mi potrei pentire. Sono molto contenta che tu mi abbia svelato cosa mi stia accadendo in questo periodo, è così stressante." si muove un po' sulla sedia "sai mica quando mi passeranno queste... voglie?" 
"Devi bere del sangue, Camilla." 
"E secondo te dove lo posso prendere, Mia?" ribatte lei un po' seccata, scandendo tutte le parole. So che il suo modo di fare non dipende da lei, ma dalla sua sete, quindi cerco di non risponderle male. Non voglio farmi sospendere un'altra volta. 
A un certo punto ho un lampo di genio:
"Vieni a casa mia domani sera, a cena." Lei mi guarda sbigottita "Si! Non lontano c'è il bosco così puoi... fare quello che devi fare. Poi mio padre torna da New York e incomincerà con i suoi soliti discorsi e le sue domande imbarazzanti. Non posso farcela da sola!" sul suo viso vedo la traccia di un sorriso. 
"A mia madre farà piacere che io venga a casa tua, che riallacci i rapporti con te dopo quello che è successo. Ha detto che non mi avrebbe tolta dalla punizione se non l'avessi fatto" torce il collo come se qualcosa le desse noia.
Ma anche io sono in punizione! Devo escogitare una scusa per convincere i miei. Ma ce la farò sono sicura!

"Comunque i capelli così ti stanno veramente bene" mi dice lei con un sorriso ampio, naturale. Mi si riscalda il cuore, forse la mia amica sotto c'è ancora!


ANIMA DI LUPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora