"Mia andiamo dalle zie! Muoviti!" mamma urla dal piano di sotto, e io, bofonchiando, salgo in macchina. Cuffie nelle orecchie, nessuno durante il tragitto mi romperà le palle.
Non è che non vada particolarmente d'accordo con i miei cugini, ma solo con uno in particolare: Edward. Eravamo molto uniti quando eravamo piccoli, poi è cambiato totalmente: è passato dall'essere un ragazzo tranquillissimo a un donnaiolo che se la tira come non so cosa. Si crede di essere chissà chi. Suo fratello invece è l'agitazione in persona: non riesce mai a stare fermo e a volte scatena delle risse. Si, avete ragione, vengo da una famiglia stramba.
Esco di macchina e sbatacchio lo sportello un po' troppo forte."PIANO!" mi sgrida lei, ma io non batto ciglio.
Mi dirigo verso casa loro, Marie, la mia cugina di 13 anni sta messaggiando al telefono con la sua nuova conquista. Ha avuto più ragazzi di me, ma come farà?
La saluto velocemente e la supero.
In casa mi accoglie Alexander con un caldo abbraccio, ma quando fa per tornare in soggiorno, urta un bicchiere che era sul tavolo facendolo andare in mille pezzi. Che imbranato. Lui però non perde l'entusiasmo e incomincia a spazzare ridendo.
Da camera sua spunta Edward. Sono sicura di aver fatto una smorfia.
"Come stai principessa?" Principessa? Sta passando da non considerarmi perché è troppo figo per parlarmi a provarci con me? Con sua cugina?
"Bello il tuo nuovo colore di capelli" va per prenderne una ciocca, ma io lo dileguo con un gesto.
"devo andare in bagno." e mi infilo nella prima porta a destra sbattendogliela in faccia.
Sto un po' lì al cellulare aspettando che se ne vada.
Esco dal bagno ma lui mi riporta dentro afferrandomi per un braccio.
"sei diversa" annuncia"e perché dovrebbe importartene?" ribatto, ma la mia voce trema: sono contro il muro. Prende una ciocca di capelli tra le sue dita e se la rigira. "Direi quasi che siano naturali."
"Cosa ne sai tu, non fai il corso di ingegneria?" lui per tutta risposta ride divertito.
"Sei diventata così bella... non mi ricordavo che le tue labbra fossero così carnose." Va bene che è un cazzone, ma adesso sta veramente oltrepassando il limite.
Con decisione prova a sbottonarmi il primo bottone della mia camicetta, ma io gli sferro un calcio nei punti bassi. Penso di averglielo tirato un po' troppo forte visto che si è spiaccicato nel muro opposto. Che ci posso fare, si è messo contro un lupo mannaro.
Esco dal bagno.
"Tutto ok? mi sembri scossa." Alexander mi guarda incuriosito.
"No, no. Tutto ok." dopo aggiungo "magari è Edward che non sta tanto bene. Penso che gli sia venuto un mal di testicoli atroce." Mi guarda un po' stupito, io li sorrido timidamente e lo saluto."Ciao" risponde lui stranito.
Una volta a casa voglio farmi una doccia tiepida. Apro il getto d'acqua e inizio a spogliarmi.
Mi guardo allo specchio. Sono veramente cambiata, adesso con questo colore di capelli posso definirmi veramente carina. Osservo inoltre la voglia che ho sul seno sinistro, assomiglia all'impronta che lasciano due labbra con il rossetto quando danno un bacio.
Ce l'aveva anche mia nonna, lei prima di morire mi ha detto che eravamo molto speciali io e lei, e che mi voleva bene. Dovevo essere coraggiosa e camminare a testa alta.
"Fiera di ciò che sei..."
"E non smettere mai di essere me stessa." finivo sempre io. E lei mi guardava compiaciuta e mi dava un bacio sulla fronte. Mi manca moltissimo, mamma dice che il mio carattere peperino l'ho preso da lei.Entro nella doccia, dove ormai le mie lacrime si confondono con le goccioline d'acqua che scendono dall'alto.
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ANIMA DI LUPO
FantasyIl mondo come lo conoscevo è stato accartocciato, stirato e poi fatto a pezzi. Giurerei anche che qualcuno ci abbia pestato sopra. Quando mi guardo allo specchio vedo il mio viso, e bene o male mi riconosco. Ma quando ascolto i miei battiti cardiac...