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« quindi...questo tuo amico riesce ancora a parlare e a stare insieme a questo Jungkook? » chiese lo psicologo, sistemandosi i grossi occhiali rotondi

Jimin annuí « siamo tutti molto preoccupati che gli succeda qualcosa, dopo... » disse abbassando lo sguardo

« dopo cosa? » chiese ancora lo psicologo

« dopo che gli diremo cos'ha fatto Jungkook, ho paura che non riesca ad accettarlo e che lo imiti, facendo la stesso cosa.
Taehyung é sempre stato molto legato a Jungkook, si sono fidanzati dopo solo 3 mesi che si conoscevano, é stato amore a prima vista e loro...si completano » spiegó Jimin, continuando a tenere la testa bassa

« e allora perché dovreste dirglielo? » chiese l'uomo

« perché questa storia non puó continuare per molto.
Taehyung deve capire, deve sapere.
Lui non si rende conto della gravità della situazione, non si rende conto della gravità dell'errore commesso da Jungkook.
Voglio che Taehyung stia bene, lui é intrappolato, é bloccato da Jungkook.
Non esce di casa se non per andare a lavoro, sta tutto il giorno chiuso in casa a prendersi cura di Jungkook, inutilmente!
Voglio che sia felice, voglio che sia un ragazzo normale, voglio che esca il sabato sera e torni alle 5 di mattina senza preoccuparsi di niente!
Voglio che si trovi qualcuno, questa cosa non puó continuare, capisce?
Taehyung é completamente dipendente da Jungkook!
Dobbiamo fare qua- » Jimin fu interrotto dalla voce roca dell'uomo che aveva davanti.

Rabbrividí sentendo le parole che uscirono da quelle labbra cosí sottili e rugose.

« ti piace Taehyung, non é cosí? »

Jimin deglutí nervosamente e si appoggió allo schienale della sedia

« perché lo dice? » chiese, cercando di evitare il contatto visivo con quei piccoli occhi scuri, che lo stavano scrutando attentamente

« tu vuoi che Taehyung si allontani da Jungkook perché lo vuoi per te, o sbaglio? Signorino Park » chiese l'uomo togliendosi gli occhiali e appoggiando i gomiti alla scrivania di quella stanzetta buia

Jimin non rispose, probabilmente non lo sapeva nemmeno lui

« domani, alle 5:30.
Voglio anche Taehyung » lo psicologo scrisse la data e il luogo dell'appuntamento successivo e lo porse a Jimin

« sii puntuale.
Risolveremo la cosa » queste furono le ultime parole dette da quella voce roca prima che l'uomo uscisse dalla stanzetta

Jimin era pietrificato sulla sedia

« ti piace Taehyung, non é cosí? »

Ghost [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora