|Prologo|

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''Ele cazzo il caffè'' urlo alla mia migliore amica che esce dal bagno del nostro piccolo appartamento con l'accappatoio

''Ary è possibile che non sei neanche capace di spegnere un caffè in tempo dio santo'' mi dice mentre corre a spegnere il fornello

''Sto studiando e sai che ascolto sempre la musica perché se no non mi concentro '' ribatto

''Ma studi sempre amo, sono le 7 del mattino e tra un'ora sei di nuovo a lezione, prenditi una pausa ogni tanto'' mi rimprovera mentre versa il caffè salvato in due tazzine

''Sai com'è stasera lavoro e tra due giorni ho un'esame'' rispondo prontamente

''Con questo vuoi dirmi che devo andare a fare la spesa'' dice con la sua risatina di sottofondo che adoro ''O che mi dovrei trovare un lavoro ''

''Si devi andare a fare la spesa e no non trovarti un lavoro che poi chi farebbe la spesa che tanto odio '' affermo mentre porto la tazzina alla bocca piena di caffè rigorosamente senza zucchero

''Beh io vado a fare la spesa ma devo ancora capire come fai a bere il caffè senza zucchero '' mi dice mentre mette la sua terza zolletta di zucchero dento alla sua tazzina

''E io devo ancora capire come fai a mettere tutto quello zucchero senza ritrovarti con il diabete alle stelle '' ribatto ridendo

E scoppiamo entrambe a ridere come delle matte.

''Ele vado a lezione, ci vediamo a pranzo '' urlo mentre infilo le mie fantastiche Dr Martens nere con i lacci gialli che in questa stagione non mancano mai

''Va bene, arriva in orario però'' mi sento rispondere dalla camera da letto

''Certo amore mio'' dico mentre afferro la mia borsa appoggiata sul tavolino all'entrata ed esco di casa.

Appena salgo sulla mia compagna di vita, la mia Mini panna e nera, accendo la radio che mi tira su il morale in tutti i traffici cronici milanesi.

finalmente una gioia nella mia vita, non sono per niente una sportiva, anzi è già tanto che mi sia iscritta in palestra e che ci vada massimo 2 volte la settimana, ma fin da quando ero bambina mio padre e mio nonno mi hanno fatto seguire la serie A italiana e soprattutto la mia Juve

<Ricordiamo che questa sera si giocherà Juventus Palermo, quindi tutti davanti al televisore>

cavolo è vero me ne ero totalmente dimenticata, fortunatamente il mio turno finisce alle 20 quindi ho un'ora e mezza per tornare a casa e sedermi sul divano

<Inoltre questa partita interessa anche il calcio mercato, infatti girano voci che a giugno il giovane giocatore argentino Dybala stia puntando proprio alla Juventus per il salto di qualità, chissà magari un'opportunità per i procuratori di arrotondare le cifre e chiudere gli accordi>

Ho sentito parlare di questo Dybala, una storia delicata alle spalle e tanta voglia di crescere e di vincere, a Palermo ha fatto molto e alla Juve non dispiacerebbe per niente anzi.

Tra l'altro è anche un ragazzo molto bello a parere mio, in ogni caso questa sera lo vedrò in azione e saprò giudicare meglio

Arrivata al parcheggio di fronte all'università estraggo le chiavi dalla macchina con il mio portachiavi rigorosamente della Juve e scendo correndo dato il mio ritardo a causa del traffico

''Quindi ragazzi studiate che l'esame non sarà per nulla semplice senza approfondimenti opportuni''

ovviamente l'ansia nella mia vita non manca mai

''Aria ma tu ci hai capito qualcosa di sto chiffon?'' mi domanda Giulia, la compagna con cui ho legato di più nel mio corso

''Mmm mica tanto sai, ma come al solito con sto mongolo di Ferrari non capisco neanche quello che mi piace e quindi lo studierò da me'' gli rispondo

''Ecco se capisci qualcosa fammi uno squillo '' dice ridendo

''Certo Giulietta come al solito del resto ''

''Ma tu sai che sei un genio nato e che io ti amo tanto no?'' mi risponde dandomi un bacio sulla guancia come suo solito

''Mmm dici che ti posso registrare?'' affermo ridendo

''Allora genio ci vediamo domani''

''Certo Giulietta'' la saluto con due baci sulle guance ed esco dall'aula per dirigermi all'auto quando voltandomi lo vedo, ma che ci fa qua?

Faccio finta di non aver incrociato il suo sguardo e mi allontano velocemente mentre lui continua a fissarmi con un gruppo di ragazzi e ragazze che probabilmente conoscevo anche io 1 anno fa

cammino velocemente ma senza far notare il mio panico da chi mi conosce o per lo meno chi ci conosceva

Solo appena chiudo la portiera dell'auto mi sento al sicuro finalmente

ma perché era lì?

neanche quando stavamo insieme veniva a prendermi

e ora perché era lì?

lui odia studiare preferisce lavorare

lavorare per potersi permettere ciò che lo ha rovinato

ciò che mi ha rovinato

ciò che ci ha rovinato

''Eccomi Ele sono arrivata'' urlo appena arrivo a casa e mi tolgo le scarpe

''Alla buon ora menomale che ti ho anche detto di arrivare in orario'' mi rimprovera la mia migliore amica mentre mi siedo a tavola e lei posa la pentola in mezzo a noi

''Lo so lo so hai ragione sono un disastro che ci posso fare'' dico senza pensare

Elena si ferma e non mi versa più la pasta nel piatto

si ferma e mi guarda preoccupata

''Ary era da un sacco che non dicevi quella frase'' dice seria

''Che ho detto?'' rispondo senza capire

''Sono un disastro ecco cosa hai detto è da mesi che non dici quella frase'' urla

E' vero è da tanto che non dico quella frase

non la dico da quando finalmente ero uscita da quell'inferno

''Ary è successo qualcosa?'' mi domanda gentilmente sedendosi accanto a me e accarezzandomi il braccio appena vede la mia espressione incupirsi

''In realtà non è successo nulla più che altro quello che ho visto amo ''

''E che hai visto?'' mi chiede con il suo accento del sud che tanto amo

''Ho visto Ettore'' dico piangendo e subito sento le braccia di Elena stringermi nell'affetto più grande che potesse darmi

| Salvami tu |-Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora