CAPITOLO 9

51 8 0
                                    

"Mi spieghi perchè continui a dire che ti trascuro?"

Mi alzo di scatto dalla panchina e gli do uno spintone
"Perchè è così, cretino."

"Mi spieghi che vuoi?"
"luke io non voglio nulla da te... anzi una cosa si"

"E che cazzo aspetti a dirmi cosa?"
Incrocia le braccia e mi guarda in attesa di una risposta

"Un pò di considerazione in più, ecco cosa voglio."

Sul suo viso compare un sorrisino ironico e la voglia di tirargli un pugno in faccia aumenta sempre di più

"Oh avanti Sam non sei la mia ragazza"

5 parole
Sono state in grado di frantumarmi il cuore

Tutta la rabbia e l'audacia che avevo in corpo sono svanite nell'arco di pochi secondi, lasciando spazio solo ad un immenso dolore

Trattengo le lacrime a stento e abbasso la testa

"Lo so. Questo lo so"

Mi volto e comincio a correre verso una meta sconosciuta

Come se non bastasse, improvvisamente il cielo si scurisce ancora più del normale e delle goccioline mi cadono in testa

Quella che era una lieve pioggia si trasforma in una vera e propria tempesta e comincio a correre più veloce per raggiungere un posto al coperto
Ovviamente però, la sfiga non è mai troppa e nel preciso istante in cui 5 ragazzi mi passano davanti, il mio culo si trova spiaccicato al suolo

Grazie asfalto bagnato
Grazie

Resto qualche minuto a terra, troppo stanca per alzarmi, guadagnandomi delle occhiatacce da parte di alcune persone

Trovo finalmente un balcone che possa tenermi al coperto e, dopo averlo raggiunto, mi strizzo i capelli cercando di far scivolare via tutta l'acqua

Mi guardo intorno e noto che sono a pochi isolati da un posto in cui non vado da un pò di tempo.

Forse è arrivato il momento di farlo

Prendo un respiro profondo e cammino sotto la pioggia, fregandomene delle occhiatacce da parte delle persone, e mi ritrovo dinanzi ad un grande cancello

Lo oltrepasso e subito la tristezza si impossessa del mio corpo e dopo qualche altro minuto di camminata, finalmente giungo a destinazione

Mi piego sulle ginocchia e accarezzo la foto posta sulla lapide

"Ciao papà" sussurro
"Scusa se non mi sono fatta vedere, ogni notte l'incubo si ripete e avevo paura.

Ho paura.

Paura di accettare la realtà
Papà, per me è come se tu non te ne fossi mai andato, io non riesco ad accettarlo"

Delle gocce d'acqua mi cadono sul viso e non riesco a capire se sono lacrime o la pioggia stessa

"Luke continua a non amarmi, mentre io mi faccio in 4 per fargli provare un minimo d'interesse nei miei confronti... poi c'è questo ragazzo, hoseok, che ha trovato il mio diario segreto e ora sta provando ad aiutarmi. È patetico,lo so" ridacchio e alzo lo sguardo verso il cielo talmente scuro da far paura.

La pioggia bagna il terreno ai miei piedi e sono sicura che mamma mi farà buttare queste scarpe.

"Sai papà... alcune volte vorrei che la mia vita fosse come una fanfiction.
Dove il ragazzo perfetto arriva proprio nei momenti giusti, tipo adesso.
Vorrei che qualcuno venisse qui da me e mi desse un ombrello, un abbraccio e qualche parola di consolazione." Ridacchio "ma non sono in una fanfiction, ci siamo solo io tu e le altre tombe. Bello vero?
Tu come te la passi lassù? Spero bene... mi manchi tantissimo papà. Troppo."

Mi bacio le dita e poi le poso sulla foto di mio padre
Ritorno in piedi ed esco dal cimitero a passo svelto

Sono tanatofobica e il solo pensiero di trovarmi nello stesso luogo in cui si trovano persone morte, mi fa stare realmente male

Appena esco, tiro un sospiro di sollievo e mi passo le mani sul viso per scacciare via le gocce di pioggia

Chissà se mi hai ascoltato, papà

[...]

"Mamma ti prego basta"
"Smettila di piagnucolare, i massaggi fanno bene sia al corpo che all'anima"

Preme con il pollice su un punto dolorante del mio collo e caccio un urletto

"Si,fanno bene. MA NON QUANDO LA PERSONA CHE LI FA È DELICATA COME UN ELEFANTE IN UNA CRISTALLERIA"
Mi libero dalla sua presa e la metto le mani in avanti in segno di difesa,cosa che la fa ridere

"Sembri una bambina"
"Ci tengo al mio collo"
"Quante storie, è solo un collo"

Spalanco gli occhi e lei comincia a ridere come una pazza scatenata

"Ma che ho fatto di mal-" il campanello suona e per svignarmela dalla situazione creatasi, mi avvicino per aprirla

"Chi è?"
"Sono luke"

Mi do uno schiaffo sulla fronte piango internamente
Faccio un colpo di tosse e camuffo la mia voce

"Sam non è in casa"
"Non fare la stupida, so che sei tu. Esci e parliamo come persone normali"

Sbuffo e scuoto la testa, anche se lui non può vedermi

"Non voglio parlare. Non ho nulla da dire"
"Sam qui fa freddo e sta piovendo,fammi entrare allora"

"Sei sul portico, è al coperto. E poi mica è colpa mia se sei un coglione e non sei vestito in modo più caldo e non hai l'ombrello?!"
Sbraito e mamma si affaccia dal salone guardandomi sconvolta

Le mormoro un 'ti spiego dopo', prendo un respiro profondo e apro di poco la porta, giusto per vedere 1/4 del suo viso

Lo trovo zuppo dalla testa ai piedi e quasi mi sento in colpa per averlo lasciato fuori tutto questo tempo

"Avanti sam" sussurra e io, quasi a comando, apro la porta interamente ritrovandomelo davanti

Una lacrima scorre sul mio viso, seguita poi da altre

Perchè fa così male amare?
Perchè l'amore ci rende così vulnerabili?
Perchè ci si innamora delle persone che non ricambiano?

"Sam"
Le sue forti braccia mi stringono in un abbraccio che dice più di mille parole

"Scusami, non volevo trascurarti. Non te lo meriti e non voglio assolutamente essere la persona che ti fa stare male"

Un sorriso triste si fa spazio sul mio viso
"Scusa devo dirlo io. Ho esagerato, sono stata una bambina"

Le sue mani afferrano il mio viso e mi costringono a guardarlo negli occhi

"Io ti perdono sam, ti perdonerò sempre"

Comincia a mordersi il labbro
No ti prego
Non farlo.

Quasi come se avesse sentito, smette di torturarsi quelle labbra favolose e mi lascia, con esse,un bacio sulla fronte.
Come farebbe un fratello con sua sorella

Perchè alla fine, è ciò che io sono per Luke

House Of Cards|| Jung HoseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora