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"Nessun mortale può mantenere un segreto: se le labbra restano mute, parlano le dita."
Non ci siamo più visti per un po' di giorni. Io e Jungkook, intendo.
Non ho potuto contattarlo, perché non ho il suo numero e in più non conosco qualcuno che potesse farmi parlare con lui in questa settimana.
Nemmeno a scuola si è fatto vivo, ma in parte ho potuto capirlo. Magari si sente ancora troppo imbarazzato per quello che è accaduto, nonostante io gli abbia ripetuto più volte che per me, da quel maledetto gesto in poi, non ci sarebbero stati problemi di alcun tipo nella nostra amicizia. In fondo è stato solo un bacio... nulla di più.
È sabato sera, sono a casa da solo come un coglione, e mi sto rigirando i pollici perché non trovo niente di più interessante da fare. Ho rifiutato anche la proposta usuale di Hoseok, Jimin e Yoongi di "uscire", sempre se andare in diversi bar, uno più stravagante dell'altro, ad ubriacarsi fino all'alba possa definirsi così.
In televisione non c'è nulla da vedere, e non ho intenzione di passare tutta la serata in questa maniera. Potrei uscire e farmi un giretto da solo, per schiarirmi le idee su quello che è successo, e che, come ho constatato, non mi è affatto dispiaciuto. Perché no?
Ma poi, perché proprio lui mi sta provocando una tale confusione?
Prendo il mio cappotto ed esco, senza una meta precisa. Voglio solo camminare e camminare ancora, fino a quando non avrò capito perché dal giorno in cui ho incontrato quel ragazzo sono cambiato così tanto. È passata solo una fottuta settimana, anche meno.
C'è un leggero venticello stanotte, le stelle contornano a pennello la luna, più luminosa che mai sul suo telo color blu profondo. Neanche una nuvola, tutto è tranquillo e c'è una pace impressionante, l'esatto contrario del mio animo.
Passo dopo passo, ripercorro tutto questo periodo, dal primo momento in cui ho aperto gli occhi martedì, fino ad adesso, sabato sera. Sono stati, per qualche motivo, i cinque giorni più intensi della mia vita. D'altronde sono gli unici di cui ho qualche memoria precisa in questo momento. Ho ricordi ancora troppo offuscati, non riesco a ragionare bene, e non sono in grado di ricollegare assolutamente niente.
Questa sensazione di smarrimento non mi piace, mi fa sentire abbandonato e solo. È la stessa che sparisce e poi si ripresenta. La detesto.
Una persona non è veramente nulla senza la sua identità, e questo lo sto capendo solo adesso. La mia, per qualche ragione, sta svanendo nel vuoto senza che io riesca a controllarla.
