PARTE 4

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PARTE 4

"Tu vuoi metterti quella...cosa addosso?" gli chiese Chanyeol, osservandolo divertito. "Ti arresteranno per atti osceni in luogo pubblico, sarà divertente." concluse, scrollando le spalle.

La cosa a cui si riferiva era la camicia che Jongin aveva deciso di indossare quel giorno, che più che altro era un pezzo di stoffa che copriva il busto. Una camicia di tessuto grigio trasparente, con riflessi lucidi, con balze intorno ai bottoni, intorno al collo e sulle maniche.

"E' bellissima, Chan." Jongin passò la mano sul tessuto del capo appeso all'armadio.

"Mai detto che fosse brutta, indossala, su. La giacca la metti?"

"Ma ti pare?"

Jongin sfilò la camicia dalla gruccia e la indossò, mentre metteva i bottoni grigio perlato nelle asole si avvicinò allo specchio che avevano accanto al letto. "Mi sta da Dio." commentò, finendo di abbottonarla e sistemandosi il colletto a balze.

Chanyeol rise. "La modestia l'hai dimenticata a casa o non l'hai mai avuta?"
"Mai avuta. Allora, ci sei?" il castano entrò in bagno mentre si sistemava la camicia nei pantaloni.

Chanyeol si infilò la giacca rossa, in pendant con i suoi capelli. "Comunque adesso puoi dire quello che ti pare, ma ti si vedono i capezzoli."

Jongin uscì dal bagno con i capelli tirati all'indietro. "Che cattivo ragazzo!"

"Puoi dirlo forte! Dai, usciamo, badboy."

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Le limousine erano parcheggiate una accanto all'altra davanti all'albergo, e non furono pochi gli occhi che si posarono sui due cantanti prima che questi salissero in macchina.

Jongin si sedette comodamente contro lo schienale. "Alle nonnine verrà una sincope."

Chanyeol richiuse la porta alle loro spalle. "Hai visto che facce? A me questa gente fa morire dal ridere!"

Jongin sorrise divertito. "Sì, sono uno spasso."

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Arrivarono di nuovo all'anfiteatro, e quando scesero le grida delle fan li accolsero immediatamente, grida eccitate e concitate.

Mentre percorrevano il tappeto rosso le ragazze gli scattavano foto e allungavano le mani per toccarli, oppure porgevano loro oggetti da autografare. I due afferravano qualche mano, firmavano qualche cappello, quadernino o cover del telefono, perchè ci tenevano alle loro fan.

Quando finalmente entrarono nel teatro, però, il silenzio lo apprezzarono tutto. Un giornalista venne loro incontro, seguito dal cameraman.

"Ragazzi!" li salutò. "Allora? Come è passato il primo giorno?"

Jongin sorrise. "Molto bene, ci siamo divertiti."

Chanyeol gli fece l'eco. "Altrochè se ci siamo divertiti!"

"E la musica? Cosa ne pensate degli autori che vi affiancano in questi giorni?"
"Tutti professionisti, sicuramente il meglio del nostro settore."

Poi il giornalista fece la domanda che Jongin si aspettava dall'inizio. " E questi outfit? Vi fate subito notare! Chi c'è da conquistare oggi?"

"Niente di particolare, mi andava di divertirmi, e lui ha già i capelli rossi, oramai non dovreste più stupirvi."

Il giornalista stava per rispondere quando notò qualcuno alle loro spalle. "Do Kyungsoo! Si unisce a noi? Ho qualche domanda anche per lei!"

Il compositore era vestito con un maglioncino bianco a collo alto e una giacca nera elegante con delle righe bianche che formavano sul tessuto dei grandi quadrati, sembrava molto serio, maturo, e più vecchio di quel che era. Si avvicinò a loro, abbassando quasi subito lo sguardo sulla camicia di Jongin, attirato dai riflessi del tessuto, e sbarrò impercettibilmente gli occhi quando si accorse di cosa si trattava.

Sex Songs -KaisooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora