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La porta della camera di Stiles sbattè sonoramente, provocando l'irritazione di Aiden, che non si stancava mai di ripetere a quel ragazzino di smettere di maltrattare quei poveri infissi. Non che si aspettasse davvero che i suoi rimproveri venissero presi in considerazione. Stiles era dotato di un'eccezionale sordità selettiva quando gli faceva comodo.
Aiden scosse la testa, aggirando il divano su cui il loro nuovo inquilino sedeva rigido e squadrandolo da capo a piedi. A Ethan sarebbe piaciuto, questo era sicuro.

-Scusa i suoi modi. Non è sempre così.-disse. Derek si limitò ad annuire e ad alzarsi per stringergli la mano. Dopo il rituale scambio di convenevoli Aiden gli indicò la sua stanza.
-Ti chiamerò per la cena. Nel frattempo sentiti libero di sistemarti. Hai una valigia con te?-

-In macchina, sì.-annuì Derek.

-Allora ti lascio subito le chiavi di casa, così sei libero di andarla a prendere quando vuoi.-
Aiden pescò dalla tasca dei suoi jeans un mazzo di chiavi e ne staccò due, indicandogli quella per il cancello e quella per la porta.

-Beh, benvenuto a casa Stilinski.-sorrise alla fine.

                             *****

La camera di Derek era ampia e spaziosa, collegata a quella di Stiles da una porta comunicante così che potesse accorrere in qualsiasi momento. Il signor Stilinski gli aveva già comunicato che quella porta non possedeva alcuna chiave e che quindi Stiles non avrebbe in alcun caso potuto chiuderlo fuori. Non che Derek avesse un particolare interesse nel non essere chiuso fuori da un diciassettenne un po' strambo. Semplicemente non gli piaceva l'idea di dover sfondare la porta in caso di pericolo e a quanto pare non piaceva granchè nemmeno a Noah Stilinski.

Derek passò il pomeriggio a sistemare le sue cose nella sua nuova stanza e pensò con un pizzico di rammarico al suo loft in centro.
La casa degli Stilinski era più silenziosa, sembrava quasi che non ci vivesse nessuno. Dalla camera di Stiles, poi, non proveniva alcun suono, nè alcuna luce da sotto la porta.
Il suo loft, al contrario, era sempre illuminato dalle luci dei grattacieli che aveva di fronte e non c'era un momento in cui i suoni della vita di New York non irrompessero nella sua quiete. A Derek non davano fastidio. Spesso la notte, quando non riusciva a prendere sonno, ascoltava i suoni dei clacson, gli schiamazzi di qualcuno che usciva da un pub, l'allarme di qualche auto che suonava. Erano suoni familiari, lo rassicuravano quasi, cullandolo nel mondo dei sogni e dando una sfumatura abitudinaria ai suoi incubi ricorrenti. New York era sempre viva, pulsante, era sempre lì pronta a bussare alla porta della sua mente e risvegliarlo dall'ennesimo incubo.
Quella casa in quel quartiere residenziale, da ricchi, sembrava invece avvolta in un silenzio irreale, anche a quell'ora della sera. Derek sentiva già che i suoi incubi sarebbero aumentati.

Quando scese per cena, Derek si sorprese di non vedere Stiles. Aiden aveva apparecchiato anche per lui, ma non sembrò stupito dalla sua assenza. Si limitò a mandare Ethan a bussargli un paio di volte, ma quando questo non ottenne risposta si scambiò un cenno di assenso con il fratello e iniziarono semplicemente a mangiare.
Ethan era incredibilmente loquace e parlò per tutta la sera, ricevendo sporadici cenni di assenso da parte di Derek e qualche risposta secca da Aiden, che sembrava stanco.

Derek, tornando in camera, gettò uno sguardo alla porta di Stiles. Ancora nessuna luce e nessun rumore. Indugiò un paio di istanti, chiedendosi se non fosse meglio andare a controllare che fosse tutto apposto, ma lo fermò dal bussare una mano poggiata sulla sua spalla.

-Non preoccuparti, tra qualche giorno gli sarà passata.-Aiden.
Derek annuì, storcendo leggermente la bocca in una smorfia di disapprovazione. Rimase in silenzio ma, nel buio della sua camera, prima di addormentarsi, pensò che Stiles doveva proprio essere un ragazzino insopportabile per essersela presa in quel modo per la partenza di suo padre. Non potè fare a meno di rimproverarlo mentalmente, pensando che almeno lui un padre ce l'aveva.

Bodyguard ~ SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora