11) ALLA MIA ANIMA GEMELLA

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Ciao chiunque tu sia,
noi non ci conosciamo. Non so se tu sia già nato o ancora no, quale sia il tuo sesso, il colore dei capelli o degli occhi. Non so la tua nazionalità, non conosco il suono della tua voce né il colore della tua pelle. Non so se ti piace leggere, se apprezzi la musica classica o preferisci il metal, se tu abbia dei fratelli o dei tatuaggi di cui ti penti. L’unica cosa che so è che non sei astemio. Non puoi esserlo, è scientificamente impossibile. Non ci sarebbe chimica tra noi. Comunque… Non so nulla di te e tu non sai nulla di me. Non posso nemmeno essere certa della tua esistenza, però ci credo. Credo che un giorno, quando sarà il momento per entrambi, noi ci incontreremo e quello che succederà poi diventerà storia, la nostra storia. Mi racconterai le tue sofferenze, le cazzate che hai fatto e io farò altrettanto e ci accetteremo così come siamo. Imperfetti, umani e cinicamente romantici. Tu sarai quel qualcosa che mi farà ricredere e, se ce ne sarà bisogno, io farò ricredere te. Ma non chiedermi mai di ammetterle certe mie debolezze, perché negherò fino alla morte anche solo di averle pensate. Ci tenevo a farti sapere che ti aspetto e che potranno passare anni, svariati ragazzi, potrò soffrire di nuovo e il mio cinismo raggiungere un punto di non ritorno. Una parte di me continuerà sempre a credere.

Tua, Paul.

Diario di una romantica cinicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora