Luke's pov
Credo di aver sempre avuto un debole per il periodo natalizio: i film di Natale, la cioccolata calda, le felpe e i maglioni con le renne o i fiocchi di neve, la neve in se per se, le vacanze e soprattutto svegliarmi con l'odore del pranzo che mia mamma preparava tutti gli anni.
Era per questo motivo che me ne stavo raggomitolato tra le coperte, una tazza di tè bollente e "Il calendario di Natale", un film stupendo.
Erano le tre di pomeriggio di una grigia domenica, fuori nevicava.
C'era solo un pensiero che dominava la mia mente: il Ballo di Natale.
Erano tre anni che andavo con Calum e Ashton e tre anni che mi ritrovavo da solo quando tutti ballavano; non lo avrei fatto anche quest'anno.
Forse Ashton aveva ragione e avrei dovuto chiedere a Michael se avesse voluto venire con me ma sapevo che non ci sarei mai riuscito: sarei morto dall'imbarazzo, e poi insomma sarebbe stato compito suo chiedermelo no?
Non avrei fatto la parte dell'uomo.
Tornai alla realtà quando sentì bussare alla porta di camera mia e sorrisi a mia madre quando entrò.
"Hey piccolo, ti ho preparato la merenda.", arrossì violentemente a quell'affermazione, avevo diciassette anni e mia madre mi trattava ancora come se non avessi avuti cinque.
"Mamma, andiamo ho diciassette anni non due.", dissi con una punta di imbarazzo e disappunto nella voce.
"E dove è scritto che i diciassettenni non fanno merenda?", mi lamentai ancora coprendomi il viso con la coperta di plaid presente sul mio letto.
"Ti ho preparato i pancakes con la nutella.", scattai a quelle parole e corsi verso la cucina mentre la risata di mia madre mi riempiva le orecchie.
Arrivato in cucina, divorai i pancakes e arrossì ancora quando mia mamma parlò di nuovo.
"Con il ragazzo che ti piace? come va?"
"Non va mamma, non mi guarda nemmeno."
"Vedi te sto coglione."
"Mamma!"
"Mica mi ricordavo di averti fatto così imbecille."