Difendendo Berk.

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Gothi si era appena allontanata quando il giovane Capo di Berk riuscì finalmente a vedere in che stato era Victoria. Era sdraiata sul suo letto, pallida.
Chiuse gli occhi ringraziando tutte le divinità di Asgard e si sedette vicino, almeno stava bene, o meglio era viva.
Astrid entrò poco dopo e appoggiò la mano sulla spalla del fidanzato, lui girò il viso e ne baciò le nocche. Rimasero in silenzio osservando la ragazza.
« Dovremmo farla diventare una vichinga onoraria, non credi? » Ruppe dal nulla il silenzio Astrid e Hiccup annuì sorridendo di lato. In fondo era rimasto molto colpito dal racconto di Astrid, non si sarebbe mai aspettato che Victoria, quella ragazza minuta e cosi simile a lui, fosse riuscita a uccidere ben tre guerrieri. Senza mai aver combattuto prima in vita sua. Per un momento si chiese se avrebbe fatto lo stesso, se sarebbe riuscito a uccidere qualcuno, poi scosse la testa non ci voleva pensare ora.
« Che è successo? » Una voce fina e stanca risvegliò i due ragazzi dai loro pensieri.
« Hai perso i sensi per la perdita di sangue » Le rispose dolcemente Hiccup mentre la ragazza cercava di sedersi sul letto in mal modo, il ragazzo l'aiuto mentre Astrid guardava la scena leggermente divertita.
« Sai una persona, normale dico, avrebbe detto subito di perdere un po' di sangue, sai cosi per rispetto a chi sta davanti, ma tu no... prima mi sanguini sopra e poi svieni» La ragazza guardò l'amica e le sorrise appena a mo' di scusa.
« Importante che tu sia viva. E che grazie a voi due Berk è salva » Rispose il ragazzo alzandosi dal letto.
« Che vuoi dire? » Chiese la castana confusa.
« Il possente attacco che avevano in mente di fare, beh è andato in fumo quando avete ucciso da sole i loro più possenti guerrieri. Ballragi, ha implorato una udienza per la sua resa. » Hiccup sorrise ancora di più verso lo sguardo sempre più perduto della giovane.
« Cosa? Sei serio? »
« Mai stato più serio in vita mia, dovrebbe arrivare in serata. »
« E se fosse una trappola? »
« Sarebbe uno stolto, avrebbe tutta Berk contro e non gli conviene. »
Victoria chiuse gli occhi appoggiandosi contro il cuscino, Astrid guardò i due e si avvicinò a Hiccup.
« Vado a confortare Fulmine, tu parlarle. » Il vichingo la guardò arrossendo appena, sapeva cosa lei intendesse dire, doveva chiedere scusa alla ragazza per prima. Astrid prima di uscire lo baciò sulla guancia e salutò Victoria.
« Victoria io...»
« Hic evita ti prego. » Il ragazzo rimase in silenzio ridacchiando a bassa voce prima di risedersi sul letto dove era prima, Victoria alzò lo sguardo su di lui sorridendo di lato.
« Mi lasci almeno chiederti scusa? » La ragazza scosse la testa ridacchiando e il giovane si mise vicino a lei appoggiando la schiena contro la testiera del letto.
« Non voglio essere come mio padre. »
« Nah sei fin troppo buono, tuo padre probabilmente mi avrebbe chiusa subito nelle stalle »
« Già...» Rimasero in silenzio, piano piano Victoria sentiva le forze tornare, ora aveva solo fame.

«Victoria? » Disse dal nulla Hiccup mentre Victoria pensava a cosa mai poteva mangiare per pranzo.
« Si? »
« Un giorno... ci racconterai da dove vieni? »
La giovane castana rimase in silenzio indecisa sul dal farsi. Una parte di lei voleva farlo, ma non era sicura di essere ancora pronta.
« Un giorno te lo giuro... ora posso farti io una domanda? »
« Certo dimmi pure »
« Che c'è per pranzo? »

-

Trovava rilassante forgiare il metallo. Cosa abbastanza divertente ora che ci pensava mentre asciugava il sudore con la manica. Da ragazzino, suo padre lo aveva sganciato letteralmente dal fabbro del villaggio, nella speranza di rendere utile anche lui, o semplicemente per toglierselo dai piedi. Odiava profondamente stare rinchiuso in quella fucina mentre gli altri si vantavano di gesta eroiche degne di un vichingo. Ed invece ecco là, che canticchiava a bassa voce mentre colpiva col martello il ferro ancora incandescente.
Sdentato dormiva pigramente al suo fianco, lui invece non ne era mai stato attratto dalla fucina.
Hiccup inclinò il capo di lato osservando il suo progetto prendere vita e dovette togliersi la camicia zuppa di sudore, e senza pensarci due volte lo tirò contro il muso del suo migliore amico, che ringhiando buttò via il indumento puzzolente.
« Sai, questa è una piccola vedetta per tutte le volte che mi hai leccato. » Il drago sbuffò contrariato e gli diede le spalle.
« Non avrò di certo offeso i tuoi poveri sentimenti di nuovo? Povero piccolo Drago...» Sdentato sbuffò di nuovo e si sdraiò dandogli ancora le spalle e il vichingo ridacchiando riprese il suo lavoro. Stava per allontanarsi per prendere dell'acqua quando un colpo al plasma polverizzò il bicchiere, Hiccup guardò in direzione dell'amico che rideva. « Ah ah simpatico. Molto. Avevo sete » Hiccup incrociò le mani sopra il petto e guardò male la Furia Buia. Sembravano che stessero facendo a gara di sguardi, come da bambini, perdeva il prima che si arrendeva.
« Mi scusi cameriera, credo che mi abbia portato un fidanzato sbagliato, ho ordinato un ragazzo extra alto, con braccia secche. Extra scemo e con qualche drago al suo fianco. Questo... Questo è un bel manzo di carne » Il ragazzo sentendo la voce della fidanzata si girò confuso, non poteva di certo sapere che la ragazza era rimasta tutto il tempo ad ammirarlo mentre forgiava.
Per un momento rimase in silenzio poi scoppiò in una fragorosa risata, attirò a sé la compagna per i fianchi e la baciò.
« Bleah sei sudaticcio... Bagno, necessiti assolutamente di un bagno » Astrid si allontanò da Hiccup ancora sorridendo.
« Tra poco, ho quasi finito. »
« È per Victoria, non è cosi? »
Il vichingo sorrise di lato alzando il prototipo disegnato per mostrarlo alla fidanzata.
« Interessante... e sarebbe perfetto per lei. »
« Lo spero tanto. » Sospirò guardando il punto dove c'era prima il bicchiere.
« Hic...Pensi mai...?? » Il ragazzo si girò verso la compagna sorridendo di lato.
« Tutto il tempo, sono un ottimo pensatore lo sai Astrid »
« Non era quello che intendevo, hai mai pensato...?»
« Si» La interruppe il castano mentre riprendeva a forgiare il metallo.
« La smetti? Sto cercando di dire una cosa importante! » Sbuffò la giovane.
« Allora chiedi » Si fermò girandosi per guardarla.
« Grazie!»
« Non c'è di che »
« Ugh, bene ho dimenticato quello che stavo per dire! » Disse uscendo fuori dalla fucina ringhiando a bassa voce, Hiccup alzò le spalle e riprese il suo lavoro, aveva quasi finito quando un urletto lo fermò.
« Gesù santo e santi sono i suoi apostoli, Haddock vestiti! » Hiccup si girò confuso ritrovandosi una Victoria ancora leggermente pallida, e che era sicuro di aver ordinato di stare a riposo.
« Prima di tutto, che diamine hai detto? Secondo, ma che diamine ci fai fuori dal letto? Hai sentito Gothi! »
« Prima di tutto, Gothi non parla non l'ho sentita... se vogliamo essere precisi...»
« Victoria...»
« E secondo, sto bene! Cammino, respiro, e ho mangiato. Valka mi ha mandato a chiamarti perché è stata avvistata la nave di Ballragi. » Hiccup si passò la mano sporca fronte e Victoria scoppiò in una fragorosa risata. Il ragazzo confuso si guardò riflesso su uno scudo vicino e rise anche lui. Aveva la fronte nera per via del grasso che aveva usato per forgiare l'arma
« Astrid aveva ragione devo farmi un bagno. » Rispose, sospirando mentre cercava la maglietta di prima, ma poco prima che la prendesse Sdentato la colpì con un altro colpo al plasma polverizzandola.
« Okay amico... questa è guerra! » Disse poco prima di saltare sopra il drago e venir steso dal drago che ridendo fingeva di colpirlo.
« Se avete finito di bisticciare... » I due si fermarono guardando la ragazza e si misero seduti velocemente.
« Sul tavolo c'è una cosa per te » Disse il giovane capo, indicando l'arma che aveva da poco finito. Victoria confusa la prese in mano guardandola.
« È una lancia... ma con entrambi i lati con la punta... » La giovane guardava l'arma cercando di capirla, era alta quanto lei, e principalmente non era da Hiccup fare un'arma semplice, infatti lei stava cercando qualche meccanismo segreto.
« E... da una potrebbe diventare due, guarda » Prendendo delicatamente l'oggetto dalle mani della castana, con un colpo secco divise l'asta, Victoria rimase sorpresa mentre riceveva di ora tra le mani bensì due armi. « Se dovessi lottare con più di uno... basta che con un colpo secco dividi la lancia e avrai due piccole armi...ad essere onesti mi sono ispirato un po' all'arma che aveva Heather... ma tu non sei la tipa da Ascia, non è cosi? Perciò... »
« Grazie mille Hiccup, ora però mi devi spiegare come rimetterlo insieme » Il ragazzo rise e passarono gli successivi minuti a discutere sull'arma fino a quando non furono interrotti da un Skaracchio abbastanza scorbutico.
« Che ci fate ancora qui? Cialtroni che non siete altro, e tu per la gloria possente di Odino, vestiti. » Hiccup rise alzando le braccia in segno di resa e prese dalla sella di Sdentato una giacca di riserva. Alcuni minuti dopo i due ancora chiacchierando si diressero verso la casa del giovane Capo, Valka li aspettava sbattendo il piede destro, con una faccia per nulla simpatica.
« Ti avevo detto o no di non uscire da questa casa? »
Victoria abbassò lo sguardo mordicchiandosi la guancia. Non voleva di certo dirle, che era scappata nella sala grande perché la zuppa che Valka le aveva fatto era un grumo di sale.
« Mamma, l'ho già sgridata io, vado a lavarmi per ricevere Ballragi, gentilmente mi prepareresti il mantello di papà? » La donna sorrise appena mentre il giovane vichingo saliva sul soppalco per prendere le sue cose per lavarsi, era ferma su un punto osservando la finestra e il tramonto.
« Sai non l'ho mai visto con il mantello » Disse Victoria raggiungendo la donna che era ferma ancora sullo stesso punto.
« Infatti, è la prima volta... beh devo vedere in che stato è, sai cosa intendo... insomma non viene usato da mesi...» Rimase in silenzio ascoltando la donna, le arrivava appena alla spalla. Victoria sapeva di essere bassa, ma in quella casa lei era davvero un nano al confronto dei due vichinghi. Con una calma che neanche lei sapeva di avere strinse la donna in un affettuoso abbraccio, Valka leggermente sorpresa le baciò i capelli sentendo un groppo in gola.
Un lieve bussare alla porta distrasse le due donne e Victoria andò ad aprire, rimase sorpresa di vedere una Astrid con l'armatura di combattimento, e tanto di martello di pelle di Yak nera.
« Ma perché...? » Victoria fece un passo indietro per farle spazio confusa.
« Generale Hofferson, ricordi? Non posso di certo presentarmi vestita come sempre » Spiegò la giovane mentre entrava nella casa.
« Ed io come mi devo vestire? »
« In che senso? »
« Beh... ha detto che sono la sua consigliera... come diamine dovrei vestirmi? » Astrid le sorrise divertita mentre Valka da dietro le metteva una martellina di pelliccia simile a quella dei capi tribù.
« Questa, un tempo era mia visto che ero la consigliera di Stoick... Astrid tu hai la tua ereditata da tuo padre immagino » La ragazza in questione annuì mentre da lontano vide Hiccup avvicinarsi con lentezza.
« Capo »
« Generale... Lui è arrivato? »
« Si, è già nella Sala Grande, mancate solo voi »
Hiccup annuì mentre osservava sua madre posargli sulle spalle il mantello che un tempo era di suo padre, non si immaginava che fosse cosi pesante, un po' come il peso che ora aveva sulle spalle.
Osservò le tre donne davanti a se mentre lo guardavano curiose e preoccupate, e rise di cuore.
« Odino deve amarmi...»
Victoria guardò le due donne confusa.
« Ehm Hic, ma che dici? »
« Dico, che ho la fortuna di avere al mio fianco le tre donne più forti del intero arcipelago... ora andiamo non voglio fare brutta figura. » Astrid rise scuotendo la testa e aprì la porta. Hiccup fu il primo ad uscire seguito da sua madre e dalla sua compagna, Victoria che decise di rimanere dietro chiuse la porta dietro di se.

« Ho finalmente capito la caratteristica fondamentale degli Haddock » Astrid guardò l'amica castana e rise di lato, Hiccup e Valka era da alcuni minuti in silenzio ascoltando tutto quello che Ballragi diceva, erano seri, professionali.
« Che sono testardi, hanno la vena per il comando e sono dei fighi assurdi? » Le rispose e Victoria la guardò traumatizzata.
« Intendevo dire che sono diplomatici »
« Anche fighi »
« Su questo... beh non posso che confermare » Astrid stringe la spalla di Victoria con un braccio, sapeva quanto la giovane fosse ansiosa, era al fianco di Hiccup assieme a GambediPesce e mente lui sembrava assolto nel suo ruolo, lei si sentiva fuori luogo.
« Quindi in poche parole mi stai dicendo, che un tizio, ti ha detto che... » Hiccup parlò dopo tanto tempo attirando l'attenzione di tutti quelli che col tempo avevano perso interesse nel racconto di Ballragi.
« Che le regole servono per essere infrante » Gli rispose l'uomo mentre si sistemava l'elmo, non sembrava per nulla quello che poco prima lo aveva sfidato.
« Servono per essere seguire, niente è fatto per essere rotto » Hiccup si alzò dal trono dove era seduto e sospirò. I gemelli alzarono le mani e Hiccup diede loro la parola.
« Uh le Piñatas » La giovane vichinga sorrise divertita mentre pensava.
« Bastoncini » Le diede spago il fratello.
« Le ossa di Moccicoso » Questa volta fu Astrid ad intervenire mentre Victoria ridacchiava.
« Hey! » Moccicoso sentendosi chiamare in causa alzò il dito medio verso i gemelli suscitando una risata divertita da parte loro.
« Regole. » Sospirò Hiccup, passando la mano sulla fronte.
« Ha inoltre detto che non puoi proteggere la tua isola per sempre Haddock » Ballragi attirò la sua attenzione e Hiccup si fece serio.
« Davvero non posso picchiarlo? » Victoria guardò l'amica che stringeva i pugni fino a farli diventare bianchi.
« No non puoi » Le disse tranquillamente.
« Neanche se gli sposto il naso di poco? »
« NO. » Astrid sospirò e chiuse gli occhi contando fino a dieci. Ballragi nel frattempo stava porgendo a Hiccup il trattato per la sua resa e il Vichingo si mise seduto a leggere. Poco dopo la firmò.
« C'è una cosa che mi preoccupa » Disse dal nulla Hiccup mentre veniva raggiunto da Astrid.
« Solo una Hic? »
« No, ma non penso che mi lascerai parlare a lungo visto la quantità di cose che avrei da dire » La giovane lo guardò sorridendo di lato.
Ballragi che aveva assistito la scena si inchinò appena e si avvicinò a Hiccup.
« Per ringraziarti... per la tua magnanimità... Hiccup Haddock, l'uomo che ci ha incitato a attaccarvi si chiama Drago... »
Tutti i presenti rimasero in silenzio, ognuno scosso. Il primo che diede segnali di vita fu Hiccup che corse fuori dalla Sala Grande.

Le Eroiche Disavventure di Victoria Haddock. {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora