4장

14 1 0
                                        

POV'S [E]
Sentii una mano accarezzare la mia testa, quando aprii gli occhi davanti a me c'era il letto vuoto di Bae.
Mi stava accarezzando la testa con una dolcezza e delicatezza impressionante ed io rimasi qualche secondo a bearmi di quel momento.

B: Sei così dolce.

Spalancaii gli occhi e mi alzai prendendolo per il braccio e bloccandolo sotto di me.

E: Lo sono ancora?
B: Si, strana ma dolce.

Sbuffai e mi appoggiai allo schienale del lettino.
B: Stavo pensando, ti va di fare una specie di pigiama party?
E: E poi sono io quella strana.
B: Sei sicura? Amica?

Mi guardò e sorrise. Nessun mio coetaneo mi aveva mai chiamata amica e questa cosa mi scioglieva molto.

E: Va bene, ma a solo una condizione, mi farai i grattini.
B: Maledetta, ok.
E: Allora, cosa si fa in un pigiama party?
B: Beh, tante cose, possiamo parlare, lanciare cuscini, parlare e ... Parlare?

In effetti potevamo fare ben poco in una stanza così vuota.
E: Ho capito parleremo.

Bae prese un lenzuolo, si sedette affianco a me e lo mise sopra di noi come una tenda. Poi accese una torcia che aveva nel suo zainetto e la puntò verso l'alto per illuminare il più possibile.

B: Bene, raccontami un segreto.
E: Senti coso, intanto ti calmi, poi inizia tu grazie.
B: Pff ok... Io ti racconterò un segreto e tu me ne racconterai un altro.
E: Eh, se devo...
B: Allora, leggo Fan fiction perchè, siccome non avrò mai una ragazza, mi limito ad immaginarlo.
E: Questa cosa è alquanto scioccante, ma perchè non dovresti avere una fidanzata?
B: Sono malato e non ho amici al di fuori di te. Come è possibile che ne abbia una?
E: Ami-ci?

Tossii per schiarirmi la voce e arrossai.
E: Grazie...
B: Di che?
E: Di considerarmi tua amica.
B: Grazie a te che ci sei.
E: Mi sciolgo così smettila.

Misi le mani sul viso per nascondere l'imbarazzo evidente.
E: Comunque un giorno troverai la ragazza giusta per te.
B: Chi lo sa, magari l'ho già conosciuta senza saprerlo.

Sorrise guardando le sue mani e giocherellando con il laccio dei pantaloni. Scossi la testa per riprendermi dalla rivelazione del ragazzo e risi imbarazzata.
E: Io-io so suonare la tastiera...
B: Davvero?!
E: Sì.
B: Un giorno mi dovrai suonare qualcosa.
E: Ne dubito.
B: È invece sì!
Mi arruffò i capelli e poi si distese coricato. Io lo raggiunsi coricandomi vicino a lui per poi sbaragliare.
B: Beh, se me lo dici così, buonanotte Fiorellino.
E: Come mi hai chiamata?!
B: Shh...
E: Notte carciofo.

Dopo averlo guardato soddisfatta mi appoggiai al cuscino iniziando a sonnecchiare. "Comunque ha un bel sorriso... Ma cosa ti salta in mente Eiko?"
E: Ah e comunque mi devi fare i grattini.
B: Pensavo non te ne ricordassi uffa.
Lui iniziò a fare su e giù sul mio braccio mentre io mi addormentai lentamente.

UT●PIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora