13장

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*attenzione succedono coseh*

POV'S [B]
La presi in braccio e mi sedetti sul letto, lei non si scrollò nemmeno di un secondo.

B: Lo so che in fondo mi vuoi bene.
E poi il mio cuore si fermò.

E: Ora starai zitto?

Non mi mossi di un centimetro, non diedi segni di vita, stavo sognando... e invece no, era tutto reale.

B: T-tu...

Lei arrossì e si nascose tra le mie braccia.
Tutto questo... per un bacio.
"MI HA BACIATO NON CI CREDO!"
Cambiò subito il ritmo del mio cuore ed iniziò a battere sempre più forte talmente tanto che ne ero sicuro che lo avesse sentito pure lei.

B: E-eiko ho b-bisogno della tua at-tenzione.

Dissi balbettando.
Lei strinse ancora più forte il mio petto come se fossi ormai di sua proprietà.

E: Parla...
"Uno, due, tre... tre... DILLO!"
B: Eiko tu mi piaci!

Dissi quasi urlando per poi iniziare a tremare.
La tensione era così tanta che si poteva tagliare con un coltello.

B: Scusa mi dispiace non volevo essere... Ma che dico!

Deglutì e pian piano si girò verso di me guardandomi negli occhi.

E: Hahaha dai sei simpatico quando vuoi.

"No non ci posso credere"
La ragazza si alzò e iniziò a girare nervosamente per la stanza.

B: Smettila ti supplico.
Non mi ascoltò.
B: Ti prego basta.
E: Cosa devo fare? Nessuno mi ha mai detto nulla del genere e la mia reazione quale dovrebbe essere secondo te?
Sbuffai al suo commento.
B: Sei strana. Non so se sia un bene o un male quello che provo per te.
Dissi per poi mettere gli auricolari e far partire la musica.

Ma subito dopo me li tolse.

POV'S [E]
"Vai ora."
Gli tolsi gli auricolari.

E: Fanculo se è bene o male.

E da lì partii diretta.
Non so qual era la causa: magari erano gli ormoni da sedicenne.
L'unica cosa che sapevo è che le nostre bocche erano unite e le sue braccia mi tenevano stretta senza farmi scappare.
Quando mi staccai dal suo viso vidi il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente.

E: Sento un strana cosa nello stomaco... come se ci fosse il vuoto.
B: È normale tranquilla.

Mi accarezzò il viso delicatamente ed io mi rilassai a questo suo gesto.
E successe di nuovo.
Misi la mano fra i suoi capelli che subito dopo tirai leggermente.

E: Ahi! Mi hai morso il labbro.
B: Lo so.

Disse malizioso per poi riattaccarsi al mio viso.
Sentivo il calore espandersi per tutto il mio corpo e più lui mi sfiorava più questa mia sensazione aumentava.
Si spostò dalla bocca togliendomi i capelli dal collo per poi iniziare a dare dei baci su di esso alternandosi con dei morsetti.

E: No aspetta f-fermo.

Non mi ascoltò e continuò il suo lavoro.
Con l'altra mano strinsi la pelle della sua schiena respirando affannosamente.
La situazione stava andando sempre più avanti e la cosa mi spaventava un po' perchè, più lui continuava, più il mio cervello andava a farsi benedire.
A un certo punto sentii la sua mano sotto la mia maglietta-

X: Ei ragazzi come va-

UT●PIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora