12· Goodbye.

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"Porca puttana!" esclamò Calum quando Niall gli raccontò tutto.

"Devi fare qualcosa, Cal."

"Provo a contattare Michael e Zayn, magari loro potrebbero aiutarci." suggerì il corvino.

"Ti prego Calum, ti prego, non voglio vedere per l'ultima volta il viso di Ryan su una lapide. Ti prego."

"Niall, calmati. Tutto andrà per il meglio." lo rassicurò l'amico.

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"Che ci fai qui?"

"Non ti sono mancato nemmeno un po' piccola Ray?"disse poggiando una mano sulla coscia della ragazza.

"Affatto, smettila di chiamarmi così e togli la tua mano sudicia dalla mia gamba!" scattò la mora.

Il ragazzo rise appena. "E dire che una volta imploravi perché io ti toccassi, non è così?"

Ryan respirò profondamente e scosse la testa. "Cazzate." disse il ragazzo. "Cazzate!" urlò stavolta, dando un forte schiaffo alla guancia sinistra della ragazza, la quale cadde a terra, con le lacrime agli occhi ma non le pianse per non farsi vedere troppo debole da quel mostro che una volta chiamava amore.

"Hai ucciso delle persone Ashton! Come pensi che possa amarti ancora?" urlò cominciando a piangere.

"Non ho ucciso nessuno poi così importante." parlò con non curanza.

"Sì invece, hai ucciso te stesso. Guarda a cosa ti sei ridotto." rispose alzandosi da terra. "Non toccarmi." parlò a denti stretti, alzando le braccia e mettendole davanti al petto - come difensiva, quando il ragazzo davanti a lei provò a toccarle una spalla.

"Ryan.." sussurrò Ashton.

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"Capito tutto?" chiese dopo aver spiegato per la seconda volta il piano. "Michael starai fuori di guardia, invece Zayn starà al piano di sotto, mentre io e Calum andremo al piano di sopra, sono più che sicuro che Luke tenga Ryan in una delle stanze da letto."

I quattro ragazzi scesero dal grande SUV Audi nero di Niall, posizionandosi nei vari punti della casa.

"Calmati." suggerì Calum notando il grande nervosismo del biondo. Appena giunsero al piano di sopra, cominciarono ad aprire ogni porta che gli si presentava davanti. Ormai rimaneva un ultima porta da aprire, era l'ultima in fondo al corridoio. Niall era sicuro che li dentro ci fosse Ryan, dato che dalle varie voci sentiva anche la sua.

Aprì la porta notando il corpo di Ashton fin troppo vicino a quello di Ryan. Niall non ci vide più, era accecato dalla rabbia, non poteva sopportare una delle uniche e poche cose a cui teneva davvero, sfuggirgli dalle mani così.

"Quella è la mia ragazza, stai lontano da lei, stronzo." disse entrando nella camera, prendendo Ashton per il colletto della sua maglia e sbattendolo contro il muro. Ryan sorrise, sorrise davvero, era così felice, ma presto la sua felicità svanì quando sentì uno sparo e vide la canottiera bianca di Niall diventare sempre più rossa nel petto. "Niall, no!" urlò andando verso di lui. Il suo corpo stava perdendo forza e presto si accasciò sul pavimento. "Niall, no ti prego, Niall." sussurrò piangendo. La mora alzò lo sguardo, notò Luke a pochi metri da lei con una pistola puntata sulla testa di Ryan. "Su avanti. Che aspetti, ammazza anche me." Parlò.

Le intenzioni di Luke erano chiare ed evidenti, voleva morta anche lei. Chiuse gli occhi, pensando a quei pochi, bei e brutti momenti passati con Niall. Udì dei colpi e aprì gli occhi. Luke era steso a terra con una leggera ferita sulla testa e davanti a lui vi era Ashton.

"Grazie." sussurrò.

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"Allora?" Ryan si alzò di scatto dalla sedia di plastica dell'ospedale, appena vide Calum uscire dalla stanza dov'era ricoverato Niall.

"Mi aveva detto che tutto sarebbe andato bene."

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Silence. - Niall Horan [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora