7. Sei bellissimo

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Ero seduta sulla poltrona nello studio di mia madre

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Ero seduta sulla poltrona nello studio di mia madre

Accarezzai con le dita il tessuto imbottito di quella seduta

chiusi gli occhi
Una piccola me di otto anni corse al piano di sotto per raggiungere lo studio di mamma

Aprí la porta lentamente, volevo farle una sorpresa

Sedeva sulla poltrona con il portatile sulle gambe, il viso corrucciato stonava con i suoi lineamenti dolci

Cercai di avvicinarmi di soppiatto, senza farmi sentire

Mi posizionai dietro la poltrona, allungai le braccia e con le mio piccolo manine le coprí gli occhi

"Chi sono?"  chiesi ridacchiando

Mia madre sussultò per poi rilassarsi nel sentire la mia voce

"Mh non saprei" rispose divertita, poggiando il computer sul tavolino a fianco

"Mamma sono Meg" risi felice saltandole in braccio

Lei mi abbracciò, affondai il viso nei suoi capelli profumati, in profumo che non avrei più scordato

Le porsi un bigliettino giallo con dei disegni a pastello fatti da me

"Buona festa della mamma"
Le dissi con voce sottile

Lei sorrise per poi baciarmi la fronte

"Grazie piccola mia" rispose guardandomi con amore

Mi accoccolai su di lei, cullata dai suoi respiri e dalle sue carezze mi addormentai

Spalancai gli occhi
Mi asciugai le lacrime

Chi avrebbe mai pensato che dopo alcuni anni sarebbe morta?

Mi diressi verso la mia camera
Mi stesi sul letto

Ripensai alla giornata

Al mio bacio con Johnny e la giornata di shopping insieme

Sorrisi spontaneamente

Avevamo comprato una marea di vestiti, Johnny non aveva problemi economici

La sua faccia esausta dopo ore di compere era adorabile

Poi nella mia testa comparve l'immagine del nostro bacio

Non avevo mai provato quelle emozioni con nessun altro

Per la prima volta dopo tanto tempo non mi addormentai pensando a mio padre o a mia madre, ma pensando a due occhi da cerbiatto e ad un paio di labbra morbide


La mattina seguente ero abbastanza di buon umore, passai a prendere Johnny a casa sua

Con mia grande sorpresa era già appoggiato allo steccato di casa sua ad aspettarmi

Indossava

Mi sorpresi nel vederlo vestito in quel modo

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Mi sorpresi nel vederlo vestito in quel modo

Mi avvicinai, gli diedi un piccolo bacio sulla guancia, lui arrossí

E mi soffermai in po troppo a guardare in suo collo scoperto

Lui abbassò lo sguardo imbarazzato
"Lo sò, sono ridicolo.
non mi sento ancora a mio agio"

Rispose strisciando le vans al suolo

Notai che indossava il cappellino che gli avevo regalato io

Sorrisi immediatamente

"Johnny sei bellissimo"

Un sorriso gigantesco si fece strada sul suo viso

In un secondo mi ritrovai in un abbraccio

Ricambiai stringendo il suo busto snello beandomi del suo profumo

"Grazie Mag per tutto quello che stai facendo per me, sei fantastica"

Il mio cuore fece una capriola

Ci staccammo per poi dirigermi in macchina

"Pensi che a Bonnie possa piacere questo look?"

Strinsi le mani sul volante

"Ma certo" risposi con un po' troppo nervosismo nella voce

Lui mi guardò confuso ma poi lasciò perdere

[...]

Eravamo a mensa
Ovviamente tutte le troie della scuola stavano guardando Johnny

Senza nessun preavviso mi alzai facendo ticchettare le mie decoltè lucide sul pavimento sudicio della mensa

Mi sedetti sulle gambe di Johnny che, intento a parlare con i suoi amici sobbalzò al nostro contatto

Mi sporsi fino ad appoggiare la schiena sul suo petto, spostai la testa sulla sua spalla e sorrisi, era cosí bello

"Ciao" mi sussurró sulla tempia

Io rabbrividí

"Tutte lo troie della scuola ti stanno guardando"sussurrai

Lo sentí ridacchiare

Avvolse i miei fianchi con le braccia

"Ma sei tu la mia ragazza, anche se per finta."

Gli schioccai un bacio sulla guancia

Ero nel mio mondo felice, circondata dal suo profumo e dal suo calore

Zac e Bill ci guardavano schifati, mentre Alex aveva occhi solo per Ally

Cercai di sistemarmi meglio sulle sue gambe e sentí una strana presenza sotto il mio sedere

Spalancai gli occhi

Mi girai verso Johnny, era paonazzo

Ridacchiai

"Stai bene?" soffiai sul suo collo divertita
Lui annuì freneticamente

Presi a dargli qualche bacio sul collo, sotto l'orecchio

Lui si lasciava andare in qualche sbuffo

Lo sentivo che era eccitato

Mi alzai dalle sue gambe, per poi sussurrargli un "ci vediamo dopo" lasciandolo li, rosso fino ai capelli e con una prorompente erezione tra le gambe

Gli altri ragazzi del tavolo mi guardavano con occhi spalancati.

Io sorrisi per poi girarmi e dirigermi fuori dalla mensa, sentivo sulla schiena uno sguardo bruciare

Ed ero sicura fosse il suo

Stella e commi?

𝔐𝔢𝔤 |Johnny DeppDove le storie prendono vita. Scoprilo ora